Consiglio futuro lavorativo

Dando per scontato non si possa vivere solo di Inter, ma che vi siano anche dubbi sul futuro e perplessità sul presente, chiedo un consiglio , specialmente ai membri più anziani e con più esperienza di vita e lavoro.

Ho quasi 39 anni , 2 figli piccoli, felicemente sposato e gestisco un bar da 18 anni.

Ora il settore non dà più certezze per il futuro, la mia paga da operaio non manca e non mi è mai mancata, ma da un paio d'anni non avanza altro, non si riesce a mettere da parte un euro come gratificazione per la totale mancanza di diritti, come 13a, malattia, TFR , ferie regolari, disoccupazione etc.

Il lavoro in sé per sé ancora lo faccio abbastanza volentieri, non è che sono allo stremo emotivamente, però sono invalido al 75% senza beneficio alcuno perché ho sempre lavorato.

La malattia renale congenita è purtroppo degenerativa e presto o tardi farà i suoi danni e , dopo aver avuto una brutta ma breve ( 3 mesi ) esperienza oncologica 3 anni fa, inizio a pensare che sia il caso di cercarmi qualcosa di più tutelato.

Qualcosa che mi tolga dall'impaccio economico ed organizzativo di dovermi dividere tra cure , lavoro e famiglia, sostanzialmente guadagnando poco o nulla , solo per continuare ostinatamente a fare impresa.

Dovrei mettere un altro dipendente , che per fare 40 ore settimanali mi costerebbe più quanto mi costo io ora per farne oltre 50 , appunto senza tutele, che un costo indiretto lo hanno.

Fare impresa, con queste mie prospettive, coi danni che il Covid ha fatto al mio settore e che forse non sono del tutto finiti qui, per me forse è diventato più un voler continuare un qualcosa a cui sono affezionato , che una reale convenienza.

In altri tempi non avevo assaggiato la malattia , l'imprevisto, inoltre giravano cifre che mi hanno consentito di pagarmi casa e una vita decorosa.

Ora è cambiato molto, devo pensare anche alla famiglia, a star bene fisicamente e se non fosse possibile ad affrontare il più tranquillamente possibile le avversità.

Sto valutando di mollare le mie quote, in modo da potermi cercare un lavoro nelle liste protette , statale o privato che sia.

Anche se sono conscio che le mie quote della società qualcosa valgano ( niente di esagerato quando c'hai pagato il 43% di tasse ) e che non abbiamo 1 euro di debiti, lascerei tutto al socio a patto di essere esentato da ogni pendenza futura della ditta.

Secondo voi faccio un errore?
 

carlo314

Fuoriclasse
  Moderatore
  Supporter
Innanzitutto qualsiasi scelta tu faccia ti auguro tutto il meglio :)

Non so darti consigli, ti dico quello che é il mio punto di vista: io non sono mai stato imprenditore ma ho sempre lavorato a stretto contatto e ho sempre pensato che non avrei avuto "huevos" per fare quello che fanno loro, mettendo in gioco tutto ogni giorno. Quindi io non ho e non ho mai avuto il coraggio credo che al posto tuo venderei e scapperei a gambe levate :D Peró naturalmente contano anche altri fattori di soddisfazione personale, orgoglio del proprio lavoro etc. e lí é davvero difficile dire quanto possano pesare per ciascuno di noi
 

Anarco

Prima squadra
  Bannato
lascerei tutto al socio a patto di essere esentato da ogni pendenza futura della ditta.

Secondo voi faccio un errore?
Premesso che il tuo discorso fila, e se sta bene a te allora non sbagli, non mi è chiara quest'ultima frase, se la vostra è una società, nel momento in cui ne esci cedendo le tue quote automaticamente sarai esentato da tutto, cosa intendi per pendenza futura?
 
io rispetto a carlo ho fatto il percorso opposto: dopo circa tre anni da dipendente in una grande azienda, avendo messo da parte i soldi per sposarmi ed iniziare un'attività nostra con un collega, sono scappato via a gambe levate.
se sei in cerca di tutele fai tutti i concorsi possibili nel pubblico impiego, non che siano molti ma provare non costa nulla, oggettivamente ti cambierebbe la qualità della vita dandoti la possibilità di goderti meglio la famiglia.
comunque avessi fatto rivalutare il valore della società entro il 30 giugno avresti pagato 11% altrimenti cedolare del 26% sulla plusvalenza.
 

ferpes

Titolare
Dipende se hai già la possibilità di andare a lavorare come dipendente.
Se la hai dovresti farlo, giusto per avere più tutele.
Ma se ancora devi cercarlo prima guardati attorno e poi molla solo se sei sicuro del nuovo impiego.
 
Dipende se hai già la possibilità di andare a lavorare come dipendente.
Se la hai dovresti farlo, giusto per avere più tutele.
Ma se ancora devi cercarlo prima guardati attorno e poi molla solo se sei sicuro del nuovo impiego.

Non avrei grossi problemi a star senza lavorare qualche anno, non è nelle mie intenzioni perché se perdo il ritmo è finita ?.

È proprio che per entrare nell'ordine di idee di fare questo grosso passo dopo 18 anni devo essere convinto.

Al momento l'ultimo dei criteri su cui scelgo sono i soldi, i primi sono , a parimerito, salute, tutele e tempo per la famiglia.
 

ferpes

Titolare
Con la tua situazione non penserei a stare fermo qualche anno, perchè i soldi ti serviranno, o serviranno alla tua famiglia, non credo che tu possa permetterti una sitauazione "avventurosa".
Puoi però cominciare a cercare lavoro, anche se a 39 anni non è così facile, quando avrai una possibilità di cambiare la valuterai.
 
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