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:ciao :ciao :ciao

(AZZURRA):sciarpa
 
concordo 100%
autore incredibile e fonte di enorme ispirazione per il sottoscritto

Non saprei dirti il mio preferito...forse proprio A Scanner Darkly

Un romanzo che mi ha sconquassato, ricordo nitidamente che leggendo le ultime pagine letteralmente piangevo -e m'è accaduto forse solo due o tre volte durante la lettura di un libro.

Opera intrisa dell'inconfondibile inchiostro tragico di Dick ai suoi massimi livelli, con passaggi di una comicità geniale e prorompente (ogni volta che mi sovviene il pane di hashish che diventa un gigante meccanico che avanza imperterrito dichiarando senza sosta "no, niente" mi assale un'ilarità incontenibile :D)...
 
:giusto
dick è un autore che approfondirò senz'altro, pur non essendo un grande patito del genere, che, ripeto, tuttavia mi interessa...

ora sul comodino ho "il grande Gatsby", che conto di iniziare stasera. Ho appena finito "avere e non avere" di Hemingway.
Bel libro. Soprattutto quando Hemingway racconta le "sue" storie di mare: i marinai contrabbandieri, i pescatori incapaci, le s*****ttate davanti alla rada e il bacardi consumato in porto come antidepressivo... perde un po' quando va sull'introspettivo, da buon reporter recupera quando rappresenta i fatti, la cronaca della vita degli ultimi, quelli che non hanno...

- Te lo caldeggio con quanto più ardore possibile ;) I tre che ti ho citato sono semplicemente dei capolavori...

- Hemingway, mmm, la farò breve: ho letto le sue opere più significative, e non vi farò mai più ritorno. Una scrittura che non digerisco, un afflato letterario che non digerisco.
 
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