Dialetti

GioanBreraFuCarlo

Prima squadra
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Chè indla basa al parlôm ancora. Me al parli anca cun i me fiôi, ac tegni chi l'impara anca lur ...
Te la traspongo nella mia lingua (bresciano cittadino intra mura venete):

Ché zö nela basa el sa parla amò, e de gran léna.
Aisembé le ga capit nigot, me go proat cole me fiole, ma nient da fa.

... ades öna la sta a Bagnol e l'otra a Poncaral.
:LOL:
 
Lo so perchè son cresciuto con i nonni, che come prima lingua hanno/avevano il dialetto, e pure quando si sforzavano di parlare in italiano .. niente, la punta di dialetto era inmancabile
ma vale per tutti quelli della mia generazione, che appunto hanno vissuto un legame diretto con i nonni (e quindi con i loro genitori, i figli dei nonni) , roba che nei bar il mix tra italiano e dialetto lo respir(av)i
io in pubblico no, nemmeno in questi contesti , i miei amici magari si , il sincretismo tra lingua italiana e dialetto
penso che questo filo ereditario sia destinato a spezzarsi, perchè piu' si va avanti di generazione, piu' il dialetto è meno parlato e quindi tramandato
Ritengo che comunque sia una forma di patrimonio storico da preservare in qualche modo, la particolarità del dialetto lo noti anche dal fatto che può variare anche spostandoti di pochi km
 

GioanBreraFuCarlo

Prima squadra
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Cerco di farla corta, tipo roadmap da seguire, poi ognuno va per cavoli suoi.

Cercate "sostrato":

Poi Padre Dante nel suo "De vulgari eloquentia", opera non compiuta, ma dall'inizio si capisce dove vuole andare a parare l'Alighiero. Qui uso Wiki, male non fa.


Infine andate qui:


... bon, a questo punto siete pronti.
 
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