E chi se ne frega.

Canè fu acquistato in fotografia
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E’ accaduto anche questo: Faustinho Canè, l’attaccante brasiliano diventato napoletano d’adozione dopo tanti anni di successi in maglia azzurra, fu acquistato in fotografia dal Comandante, senza chiedere consiglio a nessuno. Andò così. Lauro chiamò Gigino Scuotto e gli disse che un procuratore di giocatori brasiliani, tale Josè de Gama, gli aveva scritto proponendogli l’acquisto di alcuni calciatori carioca, inviandogli anche delle foto, come fossero delle pin-up girl. Sarebbero venuti a Napoli a provare senza alcun impegno, con la sola spesa della metà del prezzo del viaggio. Lauro mostrò a Scuotto le foto dei giocatori e indicandogli quella di Canè, gli disse : “Vedi, Gigì, io voglio prendere chisto, perché è ‘o cchiù brutto. Chist’è niro, gli avversari si spaventeranno e lui farà i gol. Pigliàmmelo”. Fu così che Canè (che era sì di colore nero, ma non era per niente brutto nei suoi lineamenti) venne a provare col Napoli. Convinse l’allenatore Pesaola e fu acquistato per 40 mila dollari. Ma ebbe un avvio difficile: nelle prime sette gare non segnò un solo gol e subì molte critiche. Poi convinse tutti. Era il secondo coloured del Napoli, dopo il boliviano La Paz. Alla fine della sua carriera napoletana, dopo aver giocato dieci stagioni in azzurro, totalizzò 217 presenze e 56 gol. Pochi sanno che il nome Canè è solo il nomignolo datogli in Brasile quando era piccolo e che vuol dire proprio “piccolo”. Il suo vero nome è Jarbas Faustinho.
 
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