Erick Thohir

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Le dichiarazioni di Erick Thohir

Credo che ora che è ufficiale meriti anche lui un topic di questo tipo, in caso contrario chiudete pure :giusto

Ventola il suo preferito :ghigno:
 

.Filippo.

Primavera
  Bannato
Il giocatore preferito e` in primis un fatto affettivo.
C'e' gente che ama i giocatori forti, quindi avrebbe potuto dire banalmente Baggio o Ronaldo.

Chi ama invece giocatori per altri motivi.
Da ragazzino mi piaceva Denilson, per esempio, pur essendo una testa d`asino.

Il nome Ventola non e` banale, e potrebbe averlo detto per mille motivi.
Magari aveva semplicemente simpatia del personaggio.

Le PI stan facendo un rumore assurdo su questa intervista, additandolo gia` come incompetente ed incapace.
In primis andrebbe detto che Ventola non e' stato un pippone come volevano farlo passare.
Comunque, forse sarebbe stato piu` furbo dire Ronaldo, per esepmio, e non dare credito a speculazioni.

Comunque mi sembra una persona simpatica.
 
Thohir annuncia: "In Italia a metà novembre. Il mio preferito dell'Inter..."


24.10.2013 13:25 di Christian Liotta

Non solo il saluto ai tifosi: ai microfoni di Sport Mediaset, Erick Thohir, il magnate indonesiano che ha rilevato il 70% dell'Inter insieme ai connazionali Handy Soetedjo e Rosan Roeslani, rivela da Giacarta sogni e prospettive per quella che sarà la sua nuova avventura in Italia. Una chiacchierata informale, in attesa della prima intervista ufficiale che intende rilasciare a metà novembre, una volta chiuso definitivamente l'affare.

Thohir, come riferisce Anna Capella, dichiara di non volersi porre in maniera aggressiva perché ha molto rispetto per Massimo Moratti col quale vuole costruire un rapporto fruttuoso. Amante dello sport, ha apprezzato la Nazionale olandese da ragazzino quando in Indonesia si vedevano solo i Mondiali e col fratello scommetteva sulle partite, mettendo in palio dei peperoncini da mangiare senza bere acqua per 15 minuti. Il suo giocatore preferito nella storia nerazzurra, che ha parecchio a cuore, un po' a sorpresa, è stato Nicola Ventola (la cui suocera è indonesiana, ndr), perché son tutti buoni a dire Karl-Heinz Rummenigge ma poi bisogna conoscere anche gli altri. Dei giocatori di oggi non vuole parlare perché è presto per esprimere giudizi.

Afferma anche di non essere uomo da vita notturna, la notte tifa Inter ma lo fa a bassa voce per non svegliare i suoi figli, soprattutto quello che tifa Juventus e appiccica adesivi bianconeri alla macchina. Thohir ha anche aggiunto che sarà in Italia almeno quattro volte l'anno, ammira il gioco di Walter Mazzarri; vorrebbe un maggior numero di italiani in campo e che secondo la sua visione l'espansione di un team deve avvenire su un livello glocal, come a dire che bisogna far crescere talenti italiani e posizionarsi al meglio come club a livello internazionale, modello già importato nelle franchigie Usa da lui possedute. In America come in Indonesia e nel resto dell'Asia, afferma, tantissime persone sono pronte a tifare Inter, soprattutto i ragazzini che sanno tutto della Serie A perché ogni sera ci si raduna per vedere le partite. Per fare business, conclude, servono passione e valori.
 
Thohir saluta gli interisti: "See you soon"


24.10.2013 13:02 di Christian Liotta

Erick Thohir saluta i tifosi dell'Inter. Intercettato da Sport Mediaset, il tycoon indonesiano nuovo proprietario del pacchetto di maggioranza del club nerazzurro manda un messaggio di saluto ai sostenitori con un messaggio in parte in italiano: "Ciao tifosi di Inter, see you soon".
 
Think glocal: ecco l'imperativo di Thohir per l'Inter


24.10.2013 14:20 di Christian Liotta

Valorizzare i talenti locali, ma al tempo stesso posizionare la società ad alti livelli in ambito internazionale. In poche parole, think glocal: il neologismo nato dalla crasi delle parole global e local sintetizza al meglio quello che è il pensiero sportivo e imprenditoriale di Erick Thohir. Come raccontato da Sport Mediaset, il nuovo proprietario dell'Inter ha ben chiari quelli che sono i presupposti della sua opera di crescita e rinnovamento per la società nerazzurra, basati sì sullo sviluppo del brand in ambito mondiale, ma anche sull'impiego e la valorizzazione dei talenti nostrani. Un'idea già importata nelle sue squadre statunitensi, in Nba coi Philadelphia 76ers e nella Mls con i D.C. United.
 
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