La squadra ha tanti problemi, ma siamo comunque anni luce avanti rispetto al deprimente 2012-2017 e una spanna netta sopra al biennio spallettiano.
Parlare di fallimento è sbagliato. Ogni progetto richiede tempo e pazienza. Altrimenti non ha senso poi, in preda ad un delirio esterofilo, esaltare la lungimiranza del Liverpool che non ha esonerato Klopp anche in annate in cui perdeva con Swansea, Crystal Palace e Wolverhampton in casa ed arrivava a -15 dalla vetta.
Conte deve rimanere almeno fino alla fine della stagione 2020-2021 (salvo catastrofi tipo 10 sconfitte consecutive: abbastanza improbabile), così come Marotta deve restare almeno un quinquennio. Dobbiamo stare calmi e non lasciarci prendere dai soliti isterismi autolesionistici ed esiziali.
Un po’ di ottimismo ci vuole: siamo 3º con buone speranze di chiudere al 2º posto. Se dovessimo uscire dall’Europa League ma arrivare 2º, io sarei contento. Rosa alla mano, più di questo non si può fare. Ma anche dovessimo arrivare 3º con eliminazione precoce dall’Europa League, parlare di fallimento sarebbe comunque esagerato. La parola “fallimento” la userei solo se arrivassimo 5º o di nuovo 4º per il rotto della cuffia all’ultima giornata.
I bilanci si fanno alla fine. Giudicare ora non ha senso: la squadra ha tanti problemi, ma buttare tutto via cambiando guida tecnica e parlare di fallimento denota (scusate la franchezza) poca lungimiranza sportiva: per fare grandi cose, soprattutto dopo il decennio più cupo e deprimente della nostra storia, ci vogliono tempo, pazienza, tenacia, soldi e soprattutto competenza nell’usarli.
Amiamola sempre.