quando si è giovani, molto giovani, secondo me è facile che nella propria testa pensi, sono il più forte qui, il più giovane e più forte, e poi magari commetti degli errori che ti costano .
Perfettamente d'accordo e precisamente per questo motivo sarebbe opportuno avere le squadre B dove mandare a maturare i giovani calciatori. A volte accade che un ragazzo a livello di Primavera è fortissimo e si convince di essere un crack, adottando atteggiamenti di conseguenza, solo che poi a contatto del calcio "dei grandi" si rende conto che a quel livello non solo non spacca ma addirittura gli manca ancora molto per essere un calciatore nel vero senso del termine. Per molti questo impatto genera uno shock e non tutti reagiscono positivamente, cioè vengono stimolati da questo, ma subiscono la situazione con il risultato di essere inadeguati per la prima squadra e non poter tornare indietro con i giovani. Una volta la figura dell'allenatore era una specie di santino, si faceva quello che lui diceva e si arrivava a modificare i comportamenti in base alle sue indicazioni. Oggi l'iconoclastia regna sovrana e spesso l'allenatore non riesce ad imporsi come guida per i ragazzi, non per sua colpa ma per la scarsa considerazione di cui gode. In una squadra B ci sarebbero più margini per sbagliare, un ragazzo verrebbe fatto giocare per farlo maturare anche se non ancora pronto, non essendoci l'ossessione della ricerca del risultato ad ogni costo come nelle prime squadre.