Al 31 dicembre la previsione era già di -100 a cui si sono aggiunte nuove svalutazioni di crediti di sponsor che non pagano per una ventina di milioni. Nulla di strano
Quando sapremo le cifre del bilancio al 30 giugno, e non la previsione della trimestrale al 31 marzo, si potrà capire qual è il problema e avere delle cifre che non siano semplicemente previsioni
Oltre alle svalutazioni di crediti di sponsor che non hanno pagato, ci saranno siscuramente la svalutazione di Eriksen che pesa per 15 milioni, e probabilmente il costo delle rescissioni di Sanchez e Vidal (sugli 8 milioni). Potrebbero anche aver previsto nuove rescissioni con relative minusvalenze (Dalbert? Lazaro?) sulla scia di quanto fatto un anno fa per Joao Mario e Nainggolan: l'Inter ha l'urgenza di abbattare i costi dei calciatori l'anno prossimo - quando questo valore conterà anche in ottica Uefa, appunto - e potrebbe continuare a usare metodi estremi.
Se ci aggiungiamo che il costo della rosa quest'anno è sui 230, quando dovrebbe essere sui 200, capiamo come una cinquantina di milioni di passivo arrivano, alla fine della fiera, proprio dai giocatori
Bisogna anche tenere conto che nel bilancio da -250, oltre alle varie svalutazioni di crediti e le risoluzioni pesanti di Conte, Joao Mario e Nainggolan, c'erano anche dei ricavi extra dovuti a parte dei ricavi dei diritti tv dell'anno prima che erano stati posticipati, che quest'anno invece non ci sono
La strada verso il pareggio di bilancio è sempre la stessa:
1. una rosa che costi effettivamente quello che vale (non come quest'anno dopo si sono di nuovo strapagati giocatori con un'importanza marginale), in linea con i ricavi del club. Ecco perché anche senza questo "settlement" la filosofia sarebbe comunque stata la stessa
2. nuovi sponsor che possano sostituire i vecchi sponsor in cina