L'Euroengland

Le ultime due semifinali di Europa League hanno emesso l'ennesimo verdetto che parla chiaro: quest'anno le coppe europee andranno in Inghilterra. Ognuno di noi si chiede il perché di questo successo e vengono fuori i tanto fastidiosi luoghi comuni che fino a qualche ora fa celebravano il fenomeno Ajax, di colpo sostituito dal sorprendente Tottenham. Tralasciando appunto i luoghi comuni, faccio questa disamina:
Premesso che é innegabile come in Europa le partite vadano giocate con più intensità, proprio quella che manca alle squadre italiane, penso che la causa degli insuccessi italiani vada ricercata soprattutto nella nostra mentalità, al di là dei valori tecnici espressi in campo (che non sono secondi a nessuno). In Italia fallire in campionato, riferendomi a Napoli - Inter - Roma -Milan - Lazio (quelle che hanno partecipato all'Europa League per intenderci) è quasi frustrante e deprimente; aver deluso la aspettative nel proprio campionato nazionale crea quell'alone di sfiducia in tutto l'ambiente e mancanza di autostima da parte dei calciatori che poi si traduce in campo con la mancanza di mordente e superficialità nell'affrontare le partite. Si pensa subito al calciomercato ed alla prossima stagione. Da noi se non fai un campionato ad alto livello hai fallito a prescindere perchè probabilmente, inconsciamente, per cultura e quotidianità, amiamo di più il campionato che ci tiene svegli dal lunedì alla domenica (al netto delle "odiate" soste per le nazionali).
A conferma di ciò abbiamo la sola Juventus che proprio perché ha sempre avuto nel campionato nazionale il proprio "habitat naturale", ha quell'autostima che le consente di giocare partite di alto livello in Europa ma di non raggiungere poi l'obiettivo anche a causa della pochezza del nostro campionato - per i motivi prima espressi - che non diventa nemmeno allenante per la prima della classe che si trova, appena mette piede in Europa, a doversela vedere con il furore agonistico e l'intensità messa in campo da avversari che difficilmente trova in patria.
Le squadre inglesi, in primis, grazie anche ad un senso "patriottico" diverso, per cultura scindono il campionato dalle competizioni europee e quando giocano nel palcoscenico internazionale non risparmiano energie e giocano con un entusiasmo, incredibile per noi italiani; da noi l'Europa League è considerata come la "Coppa Italia", un declassamento, a maggior ragione quando ci arrivi dalla Champions League (mancato superamento del girone). Anche i mugugni e il fastidio per le soste delle nazionali sono sintomo che il nostro campionato, soprattutto per i tifosi, ha un'importanza superiore a tutte le altre competizioni, proprio per la quotidianità delle emozioni (notizie, indiscrezioni giornalistiche, calciomercato, scoop ecc..) che ti offre.
 
Basta un grafico per spiegare tutto


Scendete giù e guardate quanto prende l'ultima del campionato inglese. Poi guardate la prima del campionato italiano.Allora???

Quest'anno dovrebbe essere la regola per loro che incassano così tanto, non l'eccezione. Mi meraviglio di come non vi meravigliate che gli altri anni hanno fatto schifo.
 
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