Lothar Matthäus

Penso che all'Inter abbiamo avuto piu' di un trascinatore, intendendo per tale appunto il calciatore forte, esperto, che ha ascendente sugli altri, che ha carisma ecc.... Recentemente Cambiasso e Zanetti. Andando a memoria indietro ricordo Baggio, Passarella, Mattaus appunto, Zamorano, Guarneri. Mario Corso, Suarez .....questo pero' lo puoi dedurre guardando le partite allo stadio, non in TV.

Gli unici che potevano avvicinarsi a lothar sono stati Suarez (un gradino sotto) e Cambiasso (due gradini sotto).
Gli altri stavano veramente indietro.
Un giocatore che non hai citato e che invece ha contato per carisma e come leader nel nostro spogliatoio è stato Veleno Lorenzi (ma qui ci perdiamo nella notte dei tempi).
 
Come capacità di condurre la squadra non ho più visto nulla di simile, gerrard effettivamente è un ottimo paragone, maradona in parte.
Marc, anche Maradona, in tutto e per tutto. Ai Mondiali in Messico, durante Italia-Argentina, prende da parte a brutto muso Bagni, che era diventato isterico per non ricordo quale motivo - rischiava di farsi espellere -, e gli impone di calmarsi (una cosa mai vista, perché l'Argentina si sarebbe giovata dell'allontanamento di Bagni); nel campionato 87-88, girone di ritorno, si carica letteralmente sulle spalle una squadra a pezzi (si arriverà all'ammutinamento contro Bianchi) e la porta comunque a giocarsi fino all'ultimo lo scudetto col Milan di Sacchi; ho negli occhi l'immagine in cui conforta Ferrara in lacrime, che lo abbraccia come e più di un fratello maggiore, dopo la vittoria della coppa UEFA a Stoccarda. Nonostante la sua nota idiosincrasia per gli allenamenti, non c'è stato mai un solo compagno che non gli abbia riconosciuto un carisma superiore. Anzi, uno c'è: Passarella (ma stiamo parlando di un altro 'caudillo', che uscì sconfitto dallo scontro con Maradona per l'egemonia nello spogliatoio).
 
Marc, anche Maradona, in tutto e per tutto. Ai Mondiali in Messico, durante Italia-Argentina, prende da parte a brutto muso Bagni, che era diventato isterico per non ricordo quale motivo - rischiava di farsi espellere -, e gli impone di calmarsi (una cosa mai vista, perché l'Argentina si sarebbe giovata dell'allontanamento di Bagni); nel campionato 87-88, girone di ritorno, si carica letteralmente sulle spalle una squadra a pezzi (si arriverà all'ammutinamento contro Bianchi) e la porta comunque a giocarsi fino all'ultimo lo scudetto col Milan di Sacchi; ho negli occhi l'immagine in cui conforta Ferrara in lacrime, che lo abbraccia come e più di un fratello maggiore, dopo la vittoria della coppa UEFA a Stoccarda. Nonostante la sua nota idiosincrasia per gli allenamenti, non c'è stato mai un solo compagno che non gli abbia riconosciuto un carisma superiore. Anzi, uno c'è: Passarella (ma stiamo parlando di un altro 'caudillo', che uscì sconfitto dallo scontro con Maradona per l'egemonia nello spogliatoio).

Hai assolutamente ragione, io dicevo "in parte" perchè per quanto sia vero ciò che dici gli atteggiamenti di maradona erano spesso "irosi" mentre quelli di lothar erano "grintosi"e in questo lothar era più condottiero e meno "in*****so", anche ibra in un certo senso era come maradona ma incredibilmente più fastidioso e cattivo verso i compagni, e non lo chiamerei mai condottiero anche se aveva carisma da buttare. lothar non è mai stato "cattivo" ma sempre condottiero.

però tu e dave avete assolutamente ragione.
 

mourinhonumero1

Pulcino
  Bannato
non mi esprimo sugli ultimi 3 nomi che hai fatto e su Passarella, ma gli altri...no dai, non c'entrano nulla con Matthaus...

Cambiasso ok, era un leader, grande personalitá e tutto, ma non era un generale come Matthaus

Zanetti non é mai stato un leader, era capitano per anzianitá e perché era un'immagine pulita, ma doti di leadership non ne ha mai avute

Baggio meno che mai, era proprio l'antileader per eccellenza :D
Grande artista e tutto, ma trascinatore no dai.

Zamorano...si, vero, aveva carica e cazzimma.
Ma a Lothar avrebbe chiesto il permesso anche per andare a pisciare, e se Lothar diceva no, piuttosto se la faceva addosso...con tutto rispetto ed affetto per Bam Bam
Puo' darsi. Che Baggio fosse bravo e risolutivo è un fatto, ma forse come leader col piglio giusto a farsi rispettare.... hai ragione.:ghigno:

Su Zanetti avrei qualche dubbio perchè in campo e negli spogliatoi pare fosse meno "buono" di quanto appare e piu' leader degli altri. Almeno stando ad alcune considerazioni fatte qua e la' da alcuni calciatori e allenatori come Stramaccioni per esempio.

Rivedendo un po' questi giocatori fa impressione davvero vedere la potenza impressionante di Brehme e la sua totale facilità nel calciare di destro o sinistro con la stessa potenza e precisione. Parliamo di 25 anni fa e di tecniche di allenamento, alimentazione e "cocktail Agricola" molto diversi. Nonostante tutto oggi uno come Brehme, esterno di difesa, con i due piedi molto buoni e la sua incredibile potenza fisica non mi pare di vederlo nel calcio attuale.
 

tranvai

Fuoriclasse
È stato il primo a capire che Pellegrini per stare dietro al milan di Berlusconi stava facendo il passo molto più lungo della gamba e purtroppo ha abbandonato prima che la nave affondava del tutto
 
Hai assolutamente ragione, io dicevo "in parte" perchè per quanto sia vero ciò che dici gli atteggiamenti di maradona erano spesso "irosi" mentre quelli di lothar erano "grintosi"e in questo lothar era più condottiero e meno "in*****so", anche ibra in un certo senso era come maradona ma incredibilmente più fastidioso e cattivo verso i compagni, e non lo chiamerei mai condottiero anche se aveva carisma da buttare. lothar non è mai stato "cattivo" ma sempre condottiero.

però tu e dave avete assolutamente ragione.

condivido quell' "in parte" del post di prima se riferito a Ibrahimovic, che aveva grande ascendente sui compagni, alzava l'asticella di ambizioni, attenzione e impegno con la sua esigenza e perfezionismo e quindi era anche lui una sorta di trascinatore in campo...ma in parte, appunto, perché per quanto io Ibra lo abbia venerato follemente, giocatore secondo me sublime e per certi versi unico, era uno stronzetto egoista.
Del gruppo e dei compagni gli fregava relativamente, era un vincente e voleva vincere, si, ma era anche il primo a scaricare le colpe sui compagni per toglierle a sé stesso quando conveniva...e un leader vero non fa questo.
Per cui Ibra non lo metterei in lista.

Maradona, beh no, lui era proprio anzi per me il generale in campo per definizione.
Del Maradona non-giocatore si puó dire quel che si vuole, ometto piccolo piccolo e perdente.
Ma quando giocava, in campo, era Napoleone.
Carica, carisma, leadership naturale, riprendeva i compagni, li incitava, li abbracciava, baciava, coccolava, faceva discorsi prepartita, era l'amico di tutti, aveva un gran cuore. E Tutti i compagni avuti da Maradona ti confermeranno questo.

Poi chiaro era un lazzarone, non gli piaceva allenarsi e tutto quel che sappiamo, ma in campo era davvero il generale che parte all'attacco con la spada alzata e tutti quanti dietro
Poi oltretutto, era addirittura...Maradona, voglio dire, giá solo per questo una sua parola e chiunque dei suoi si sarebbe lanciato nel vuoto senza contare 1 né 2, a sua richiesta.

Lothar era una cosa molto simile, come effetto, ma in modo diverso, come del resto incomparabilmente diversa puó essere la cultura ed il background di un latino rispetto ad un germanico o un nordico.
 
È stato il primo a capire che Pellegrini per stare dietro al milan di Berlusconi stava facendo il passo molto più lungo della gamba e purtroppo ha abbandonato prima che la nave affondava del tutto

puó darsi, ma noi lo credemmo finito quando si ruppe il ginocchio, a 32 anni.
Ci avessimo creduto e lo avessimo fatto sentire importante come meritava, sono convinto che sarebbe rimasto, chissá
 
Marc, anche Maradona, in tutto e per tutto. Ai Mondiali in Messico, durante Italia-Argentina, prende da parte a brutto muso Bagni, che era diventato isterico per non ricordo quale motivo - rischiava di farsi espellere -, e gli impone di calmarsi (una cosa mai vista, perché l'Argentina si sarebbe giovata dell'allontanamento di Bagni); nel campionato 87-88, girone di ritorno, si carica letteralmente sulle spalle una squadra a pezzi (si arriverà all'ammutinamento contro Bianchi) e la porta comunque a giocarsi fino all'ultimo lo scudetto col Milan di Sacchi; ho negli occhi l'immagine in cui conforta Ferrara in lacrime, che lo abbraccia come e più di un fratello maggiore, dopo la vittoria della coppa UEFA a Stoccarda. Nonostante la sua nota idiosincrasia per gli allenamenti, non c'è stato mai un solo compagno che non gli abbia riconosciuto un carisma superiore. Anzi, uno c'è: Passarella (ma stiamo parlando di un altro 'caudillo', che uscì sconfitto dallo scontro con Maradona per l'egemonia nello spogliatoio).

:giusto
 
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