Lothar Matthäus

Beh... è chiaro che abbiamo due età diverse io e te .... ho qualche ...ehm...mese in piu'....;).

A mio personalissimo avviso Maicon ha rappresentato un modello di terzino di fascia già noto, inventato da Facchetti, e proseguito poi con fior di campioni come Carlos Alberto, Dialma Santos, Burgnic o Cafu o, ai nostri giorni, Marcelo.

Maicon era un vero "pazzo", nel senso di anomalo, non nella norma, geniale, senza binari canonici, che ad un mondiale spara una bomba nella porta avversaria esattamente dalla linea di fondo e fuori area, senza manco un centimetro di porta davanti .... e con tre compagni in area pronti a ribadirla in rete. :eek:hhh

O quello che si fa la fascia destra a tutta birra e arrivato quasi sul fondo perde la palla per un inciampo e .... lui rincorre a tutta birra, in direzione opposta, quello che gliel'ha tolta, e gliela riprende ai limiti della nostra area. :eek:hhh

Maicon era quello che crossava col pallone a trecento allora che partiva altissimo e sembrava uscire dallo stadio, ma poi scendeva come un missile in picchiata sul dischetto del rigore ..... Ed era quello che in media due volte in una partita andava a coprire Lucio al quale partiva l'embolo e doveva scendere palla al piede per tutto il campo : lui lo incoraggiava, lo copriva e quando lucio ritornava dalla sfuriata, ogni volta, gli sollevava il pollicione di consenso.

Insomma Maicon era il "pazzo" che se si trovava sulla fascia sinistra non aveva bisogno di girarsi e cambiare piede, ma crossava di esterno destro preciso, molto preciso, in corsa..... ma come difensore, a mio avviso, era appena sufficiente, per via della assoluta assenza di rapidità nel breve, del passo lungo e della sua struttura erculea.

O quello che batte una punizione dal limite a 150 all'ora, la barriera respinge e lui al volo la ri-spara a 400 all'ora nell'angolino in alto a destra...... Ok, ci vuole anche un po' di buona sorte, d'accordo : ma se non hai quel pizzico di follia da pensare di ritirare al volo un missile su rinvio della barriera.... quel gol non lo puoi fare, perchè rischi la figuraccia colossale.:giusto:giusto:giusto

Personalmente come terzino che difende, che morde e che non fa passare "manco il sole" (come diceva Boscov....) il piu' forte che io abbia mai visto negli ultimi 50 anni è stato senza dubbio Vogts, seguito dal gobbo Gentile. Parlo di marcatore sull'uomo. Poi i grandi difensori che gestiscono la linea difensiva e tutto il resto sono altri, come l'inglese Terry per esempio. Ma siamo sempre sulle opinioni personali ovviamente.:D

quando ho scritto "qualcosa di mai visto" non mi riferivo alle caratteristiche o alla tipologia di terzino, certamente ce ne sono stati altri.

Mi riferivo al fatto che all'Inter, terzini di quella forza, potenza, tecnica, esplosivitá ed imprevedibilitá non credo ne avessimo mai visti, non io almeno.

Ma poi Maicon aveva qualcosa di piú che lo rendeva speciale, che traspare dalla tua descrizione: era un giocatore che emozionava.
Proprio perché folle, dai mezzi atletici e tecnici straordinari, aveva quel non so che di eroico che hanno solo i giocatori che ti restano impressi per sempre.

Braccato e pressato nella sua trq, provava un paio di finte, sembrava non avesse scelta che passare via il pallone o dare le spalle per coprire palla e passare al portiere...e all'improvviso guizzava via in un mix di agilitá, potenza ed incoscienza, lasciando gli avversari sul posto, e arrivando nell'area avversaria.

Aveva qualcosa di magico, ti dava un senso di no limits, lo vedevi partire palla al piede improvvisamente e in una frazione di secondo percepivi che sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa nei momenti successivi...ed é in quegli attimi di suspence che, per quanto mi riguarda, sta molta della magia di questo sport.
Pochi sanno regalartela, e lui, pur se un terzino, per me é stato uno di quei pochi eletti.

Purtroppo era un vizioso fuori dal campo, o potrebbe essere il numero 1 ancora adesso considerati i pochi infortuni seri avuti e il fisico pazzesco che aveva/ha.
Triste vederlo spegnersi oggi, nell'anonimato brasiliano, propiziando autogol, ombra dell'ombra della magia che fu.
 
Anche io ho questo ricordo, e provo quindi una specie di senso di colpa: perché l'ho vissuta come la naturale fine di un amore, tra un'Inter che doveva rilanciarsi e cambiar pelle dopo un campionato orrendo (via tutti i tedeschi!), e un giocatore che aveva dato tantissimo, e che avrebbe dovuto vivere il suo crepuscolo presso lidi domestici. Solo che questo crepuscolo l'ha portato a giocare la finale di Champions' 7 anni dopo (e a vincerla, finché è rimasto in campo). Abbiamo scelto per la separazione la via di una cinica e civile eleganza, quando invece avremmo potuto (come società e come ambiente, io stesso come tifoso), far valere le ragioni irrazionali del sentimento per continuare la strada insieme. Noi, l'Inter, lasciandolo andare abbiamo sicuramente perso qualcosa di importante. Ci sarebbe voluto un Moratti...

pensa nel biennio '97-99' avere Matthaues capitano e direttore della difesa, Simeone a centrocampo, e quel Ronaldo...

Erano 2 scudetti sicuri, Moggi o non Moggi.
 

mourinhonumero1

Pulcino
  Bannato
quando ho scritto "qualcosa di mai visto" non mi riferivo alle caratteristiche o alla tipologia di terzino, certamente ce ne sono stati altri.

Mi riferivo al fatto che all'Inter, terzini di quella forza, potenza, tecnica, esplosivitá ed imprevedibilitá non credo ne avessimo mai visti, non io almeno.

Ma poi Maicon aveva qualcosa di piú che lo rendeva speciale, che traspare dalla tua descrizione: era un giocatore che emozionava.
Proprio perché folle, dai mezzi atletici e tecnici straordinari, aveva quel non so che di eroico che hanno solo i giocatori che ti restano impressi per sempre.

Braccato e pressato nella sua trq, provava un paio di finte, sembrava non avesse scelta che passare via il pallone o dare le spalle per coprire palla e passare al portiere...e all'improvviso guizzava via in un mix di agilitá, potenza ed incoscienza, lasciando gli avversari sul posto, e arrivando nell'area avversaria.

Aveva qualcosa di magico, ti dava un senso di no limits, lo vedevi partire palla al piede improvvisamente e in una frazione di secondo percepivi che sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa nei momenti successivi...ed é in quegli attimi di suspence che, per quanto mi riguarda, sta molta della magia di questo sport.
Pochi sanno regalartela, e lui, pur se un terzino, per me é stato uno di quei pochi eletti.
I brasiliani o i sidamericani in genere, se sono campioni, sono quelli che possono darti quelle emozioni di cui parli. Altri, magari molto piu' forti, non ci riescono perchè o non sono campioni dello stesso spessore o non sono brasiliani.

Purtroppo era un vizioso fuori dal campo, o potrebbe essere il numero 1 ancora adesso considerati i pochi infortuni seri avuti e il fisico pazzesco che aveva/ha.
Triste vederlo spegnersi oggi, nell'anonimato brasiliano, propiziando autogol, ombra dell'ombra della magia che fu.

Qua mi permetterei di dissentire : un giocatore con quel fisico, quelle prestazioni e quelle caratteristiche di potenza e progressione, se non sta al top della forma, è tristissimo da vedere. Cioè a 36 anni è assolutamente prevedibile che non puoi continuare piu'.

Altro è un Baggio, un Totti o un Iniesta, con fisici inferiori, con altre frecce all'arco, con classe immensa e con prestazioni che non si basano sulla debordante esuberanza fisica. Maicon credo abbia superato di gran lunga i normali limiti anagrafici per uno col suo gioco.

Messi per esempio o Cristiano Ronaldo, che basano tutto il loro gioco, oltre che sulla classe esagerata, anche e soprattutto sulla rapidità del movimento, del palleggio, del pensiero, del dribbling, dello spostamento palla ecc.... appena questi requisiti si incrinano leggermente per via di un periodo di forma non al 100% diventano mediocri calciatori.

Non so delle dissolutezze private di Maicon, ma nell'ultima gara vista con la Roma un anno fa circa mi è parso ancora il vecchio leone che andava ben oltre la prestazione decorosa, nonostante l'anagrafe impietosa.

Ho negli occhi una sua partita ai mondiali in Sud Africa contro i coreani quando dalla trequarti brasiliana lui parti veloce, il coreano cerco' di contrastarlo e lui gli fece un tunnel mortificante, gli prese una decina di metri, crosso' in area e l'azione svani in un rinvio. Lui cerco' il giocatore coreano, si scuso' con un sorriso e gli diede la mano come dire " non te la prendere dai...." .....:D
 
I brasiliani o i sidamericani in genere, se sono campioni, sono quelli che possono darti quelle emozioni di cui parli. Altri, magari molto piu' forti, non ci riescono perchè o non sono campioni dello stesso spessore o non sono brasiliani.



Qua mi permetterei di dissentire : un giocatore con quel fisico, quelle prestazioni e quelle caratteristiche di potenza e progressione, se non sta al top della forma, è tristissimo da vedere. Cioè a 36 anni è assolutamente prevedibile che non puoi continuare piu'.

Altro è un Baggio, un Totti o un Iniesta, con fisici inferiori, con altre frecce all'arco, con classe immensa e con prestazioni che non si basano sulla debordante esuberanza fisica. Maicon credo abbia superato di gran lunga i normali limiti anagrafici per uno col suo gioco.

Messi per esempio o Cristiano Ronaldo, che basano tutto il loro gioco, oltre che sulla classe esagerata, anche e soprattutto sulla rapidità del movimento, del palleggio, del pensiero, del dribbling, dello spostamento palla ecc.... appena questi requisiti si incrinano leggermente per via di un periodo di forma non al 100% diventano mediocri calciatori.

Non so delle dissolutezze private di Maicon, ma nell'ultima gara vista con la Roma un anno fa circa mi è parso ancora il vecchio leone che andava ben oltre la prestazione decorosa, nonostante l'anagrafe impietosa.

Ho negli occhi una sua partita ai mondiali in Sud Africa contro i coreani quando dalla trequarti brasiliana lui parti veloce, il coreano cerco' di contrastarlo e lui gli fece un tunnel mortificante, gli prese una decina di metri, crosso' in area e l'azione svani in un rinvio. Lui cerco' il giocatore coreano, si scuso' con un sorriso e gli diede la mano come dire " non te la prendere dai...." .....:D

beh, gente cmq fisica ed esplosiva come Cafu e Roberto Carlos pure a 34-35 anni diceva la propria, dosando chiaramente il numero di partite

Magari non a 36, ma penso Maic poteva durare un po' di piú..di fatto é finito a 30 anni
 

mourinhonumero1

Pulcino
  Bannato
beh, gente cmq fisica ed esplosiva come Cafu e Roberto Carlos pure a 34-35 anni diceva la propria, dosando chiaramente il numero di partite

Magari non a 36, ma penso Maic poteva durare un po' di piú..di fatto é finito a 30 anni

Cafu' pesava 60 chili ed era alto circa 1,70, e Carlos ancora meno di Cafu'...... Maicon era quasi 1,90 piu' o meno come Vieri, una bestia quasi quanto me che sono un poco piu' di due metri. Cioè Maicon è grosso e alto, e da 80 chili in forma. Il che lo rendeva molto piu' "debole" di Cafu e Carlos che, a pari età, avevano una stazza nettamente inferiore, una potenza muscolare inferiore, un peso inferiore ed una velocità probabilmente simile. Lui era una pala meccanica con un motore Aston Martin, Cafu' e Carlo erano due fuoristrada..... :stor:D
 
pensa nel biennio '97-99' avere Matthaues capitano e direttore della difesa, Simeone a centrocampo, e quel Ronaldo...

Erano 2 scudetti sicuri, Moggi o non Moggi.
Tasto dolentissimo, perché, a parte gli ultimi ruggiti di Bergomi, in quegli anni abbiamo schierato dei difensori da ... quarta serie. No, esagero, lo so, però il tanto sbertucciato Hodgson aveva costruito l'impalcatura del suo 4-4-2 sulla coppia Festa-Paganin :dep, Simoni contava sull'affidabilità :ghigno: di Taribone West, sulla cazzima di Galante, la classe di Colonnese :ghigno:, la leadership del papà di Ranocchia (Totò Fresi :facepalm:). In mezzo a questi Lothar poteva farsi valere non solo come padre, ma anche come nonno, e avrebbe potuto raccordare meglio i reparti di una squadra che a centrocampo e in attacco, viceersa, non difettava di talento.
 
quando ho scritto "qualcosa di mai visto" non mi riferivo alle caratteristiche o alla tipologia di terzino, certamente ce ne sono stati altri.

Mi riferivo al fatto che all'Inter, terzini di quella forza, potenza, tecnica, esplosivitá ed imprevedibilitá non credo ne avessimo mai visti, non io almeno.

Ma poi Maicon aveva qualcosa di piú che lo rendeva speciale, che traspare dalla tua descrizione: era un giocatore che emozionava.
Proprio perché folle, dai mezzi atletici e tecnici straordinari, aveva quel non so che di eroico che hanno solo i giocatori che ti restano impressi per sempre.

Braccato e pressato nella sua trq, provava un paio di finte, sembrava non avesse scelta che passare via il pallone o dare le spalle per coprire palla e passare al portiere...e all'improvviso guizzava via in un mix di agilitá, potenza ed incoscienza, lasciando gli avversari sul posto, e arrivando nell'area avversaria.

Aveva qualcosa di magico, ti dava un senso di no limits, lo vedevi partire palla al piede improvvisamente e in una frazione di secondo percepivi che sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa nei momenti successivi...ed é in quegli attimi di suspence che, per quanto mi riguarda, sta molta della magia di questo sport.
Pochi sanno regalartela, e lui, pur se un terzino, per me é stato uno di quei pochi eletti.

Purtroppo era un vizioso fuori dal campo, o potrebbe essere il numero 1 ancora adesso considerati i pochi infortuni seri avuti e il fisico pazzesco che aveva/ha.
Triste vederlo spegnersi oggi, nell'anonimato brasiliano, propiziando autogol, ombra dell'ombra della magia che fu.

In realtà era passato qualche anno prima sull'altra fascia un certo Roberto Carlos le cui doti si erano già intraviste ma a qualcuno non piaceva come difendeva...
 
Alto