Luciano Spalletti

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Serie che non guardero' *mai*.

In Italia abbiamo il brutto vizio di non saper separare artista (in senso lato) e uomo. Anzi, tendiamo a volutamente unire i due creando super personaggi pop che assurgono allo stato di semi-divinita'.

Gattuso con il suo fascino Neanderthaliano e' un cucciolone
Pirlo e' il maestro, sempre e comunque, anche quando scoreggia
La Pellegrini ha il suo fascino da dolcemente complicata
Rossi e' un ragazzotto simpatico, anche quando evade il fisco

E ovviamente Totti, che puo' fare una carriera piena di uscite da burino antisportivo (Manninger, sputo, Balotelli) e restera' sempre un idolo nazionale per partito preso.

Poi almeno fosse morto (non te lo auguro, France'). Ma fare una docu-fiction ad uno che ha 44 anni mi sembra folle..
 
la sto guardando più per curiosità che per vero interesse.
da quel che vedo si sta confermando l'impressione che ho sempre avuto su Totti: uno che si è sempre sentito almeno un gradino sopra la Roma.

lui era il sole dell'universo Roma, tutto doveva girare attorno a lui, doveva sapere tutto, doveva essere interpellato su tutto e guai a chiedergli di impegnarsi come gli altri in allenamento, mica era un "pischello" della primavera.

assurdo il fatto che da giocatore avesse un ufficio personale.

infine, per quel che ho "conosciuto" Spalletti nei suoi anni all'Inter, credo proprio che per trattare Totti in quel modo avesse più di una sensazione sul fatto che lui avesse contribuito ad allontanarlo dalla Roma.
 
per spalletti non è stato facile gestire il trapasso agonistico di un mito che non voleva accettare la realtà, cioè che era ora di andare verso la dorata pensione, che poi si è puntualmente verificata una volta che è andato via l'allenatore toscano.
dopo quello che è successo ammiro ancora di più il comportamento esemplare di giocatori come zanetti, che hanno lasciato il campo con onore e a testa alta.
 
Francamente trovo inutile commentare la serie sul merito della vicenda reale: in fondo, è tratta dal libro di Totti e Condò, quindi riporta chiaramente una sola versione.

Si può giudicare questa serie solo dal punto di vista artistico, ma non è questo il thread.
 
Spalletti aveva ragione sia su Totti che su Icardi, entrambi pensavano solo a se stessi a discapito della squadra, è un dato di fatto, poi nella serie Tv di Totti è ovvio che vedrai solo il punto di vista del calciatore che dopo anni non ha ancora accettato il ritiro, ma parliamo di uno che pensava di poter fare il direttore sportivo della Roma solo perché era Totti :cod
Spalletti è un ottimo allenatore che ci ha portato in CL con squadra modesta e continui casini interni tra giocatori infami e dirigenza assente come al solito.
 
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