Marco Materazzi

Marco Materazzi ‏ @iomatrix23
Gigi sei proprio un disonesto truffatore ������ http://t.co/cBhwzJK8

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Almeno non esultare Gigi !!! pic.twitter.com/us0TYp8p

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Ops non me ne sono accorto !!!!������ http://t.co/DMqjr1L8

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Dai non esulto allora !!!!!�������������� http://t.co/RsgLLVWc

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:heart
 
Grande Materazzi.

L'unico che ha capito esattamente quando era il momento di ritirarsi: l'anno scorso.

Avrebbero dovuto fare la stessa scelta insieme Stankovic, Zanetti e Cordoba.
 
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
MATERAZZI GUIDA I RAGAZZI ITALIANI A "THE CHANCE"
12.03.2012 09:57 di Lorenzo Roca articolo letto 154 volte
Fonte: Gazzetta dello Sport
Parte oggi anche in Italia The chance, progetto di scouting di giovani talenti (di almeno 16 anni), con la supervisione di Pep Guardiola: l’ambasciatore Materazzi guiderà la spedizione italiana. Da marzo ad agosto, ragazzi di 55 Paesi del mondo si contenderanno 16 posti: per i vincitori un tour di quattro settimane di allenamento con i migliori club del mondo, tra cui Barcellona e Manchester United. Ci si può iscrivere con l'applicazione The Chance alla pagina Facebook di Nike Football Italia, o nei Nike Store.
 
Materazzi bis: "Ho la porta aperta di Moratti, valuterei il ritorno. E AVB..."

L'Olympique Marsiglia - "L'Inter sono dieci anni che fa la Champions. Se negli anni passati, pur perdendo 1-0 a Marsiglia, mi avessero detto di potercela giocare a San Siro ci avrei messo la firma. Bisognerà trascinarsi a vicenda tra giocatori in campo e tifosi fuori".
Il ritorno di Diego Milito - "Lui è tornato a star bene fisicamente, poi quando uno è un giocatore vero lo è sempre. L'anno scorso si è fatto spesso male e ha perso certezze con le ricadute, ma sta dimostrando di essere un giocatore importante".
José Mourinho - "Lo sento sempre, è normale. Posso considerarmi il suo primo tifoso. Abbiamo un gran rapporto e spero arrivi in finale di Champions. Gli auguro di vincerla ancora, a meno che non affronti l'Inter: in tal caso, forza nerazzurri ovviamente".
André Villas-Boas - "All'Inter non era un uomo di campo, ma era un tattico e noi due avevamo un ottimo feeling. Credo che un che vince quello che ha vinto lui non si possa discutere. Uno che fa l'allenatore sa che è un mestiere con alti e bassi. L'anno che andò via, gli scappò anche qualche lacrima. Lui mi disse: 'E' giusto che vada', anche se gli chiedevo di restare e che avremmo vinto tutto. Pure Mou, che teneva tanto a lui, spinse affinché andasse ad allenare da solo. Arrivò in Portogallo a metà campionato con una squadra presa in zona retrocessione e la condusse a metà classifica. Poi con il Porto tutti sappiamo i traguardi che ha raggiunto. Lui all'Inter? Da questo esonero al Chelsea può aver capito tante cose. E' uno che ci ha messo la faccia e si è preso anche responsabilità pesanti, come andare contro alcuni giocatori importanti come Lampard o Drogba. Almeno questo è quanto leggo in giro. Certamente all'Inter dovrebbe cambiare tanto. Ma non dipende da me, dovete chiedere a chi prende decisioni nel club".
Un ritorno all'Inter - "Ho la porta aperta del presidente e non avrei alcun problema a poter rientrare. Valuterò la possibilità qualora mi venisse concessa".
Il destino all'Inter - "E' stato molto bello che il destino mi abbia affiancato ai colori nerazzurri, sin dal giorno del debutto con il Perugia. All'Inter ho vinto tutto e passato 10 anni fantastici. Non mollare mai era la nostra prerogativa fin quando sono stato lì. Mi auguro che siano stati sette mesi difficili finalizzati a un grande finale di stagione".
Futuro da allenatore - "Non ci penso, magari potrei essere il nuovo Mourinho (ride, ndr). Scherzi a parte, andrò a prendere il patentino poi vedremo cosa accadrà".
 
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