Marco Materazzi

HBL

Stella
  Bannato
credo sarebbe giusto dare spazio a chi meriti ma che senza dubbio abbia dato prove di saper svolgere una certa mansione. Mi spiego, ben vengano gli ex giocatori per missioni con Intercampus, ospitate ecc..ma quando parlaimo di ruoli tecnici e di campo ci vuole davvero l'esperienza di saper gestire. Un conto è essere in campo, un conto dall'altra parte.
Poi non parliamo di altri ruoli decisionisti e decisivi...
Mi spiace Materazzi stia destabilizzando l'ambiente con queste sparate, che probabilmente a suo modo di vedere sono pure giuste;ma non sarebbe stato meglio aspettarlo fuori e dirglielo in faccia piuttosto? Eppure Marco lo sa che siamo una società vulnerabile ad ogni attacco e fatichiamo a manternere l'ambiente fuori dalle polemiche...
boh.

Quest anno é facile destabilizzare il club: siamo allo sbando da 10 mesi con 2 cambi di allenatori.
 
Materazzi: “Aspetto ancora una chiamata di Ausilio. Conte? Se ci fosse la possibilità…”

Alle 12.30 si giocherà il primo derby cinese tra
Inter e Milan. Una partita che sarà vista in tutto il mondo e che offrirà un grande spettacolo. A parlare del momento delle due squadre e della stracittadina, ci ha pensato un grande ex difensore dell’Inter del Triplete: Marco Materazzi. Queste le sue dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport:

Materazzi: se due mesi fa le avessero detto «Il Milan arriverà al derby a +2» cosa avrebbe pensato?
«Avrei avuto dei dubbi, ma non avrei risposto “Voi siete matti”: è da inizio stagione che Montella fa un gran lavoro, con giocatori giovani e qualitativamente inferiori alle squadre che stanno davanti, ma anche dietro».

Presunzione e/o fragilità mentale, difetti di organico, errori dell’allenatore: qual è il male dell’Inter?
«Nessuno dei tre è il male principale. Se batti la Juve, te la giochi a Torino e fai 7 gol all’Atalanta non sei fragile. L’Inter di Crotone ha dato l’idea di presunzione, ma se vedo che mio figlio è presuntuoso sono io che lo metto sulla strada dritta. E la strada dritta dell’Inter non è mai stata il calcio champagne, ma il lottare su ogni pallone. L’avere personalità. A me hanno insegnato ad averla uomini come Facchetti e Oriali, li ascoltavo e stavo a bocca aperta: oggi chi si ascolta a bocca aperta, nell’Inter?».

Quindi può essere un male non estirpato. E gli altri due?
«Organico sbagliato non direi: l’Inter ha un sacco di giocatori di qualità, e presi a 30-40 milioni, non gratis. E tre partite sbagliate non possono cambiare il giudizio su un allenatore, fra l’altro arrivato in corsa: un passaggio a vuoto ce l’hanno tutti».

Dunque questo male dove bisogna cercarlo?
«Lontano. Anzitutto nel tourbillon di rivoluzioni societarie, da Moratti a Thohir a Zhang: una serie di passaggi, ognuno diventato forse inevitabile per motivi diversi, che ha prodotto l’onda lunga di molti cambi pure a livello di guida tecnica e rosa di giocatori. Anche se il sarto è lo stesso da sette anni».

Anche questa, come quelle dei giorni scorsi, è un’allusione molto poco mascherata a Piero Ausilio: ma perché ce l’ha così tanto con lui?
«Non dico queste cose perché ce l’ho con lui. Anche se sono ancora in attesa di una telefonata di chiarimento: mi ha fatto smettere un anno prima dicendomi “Vieni a lavorare con me” e sto ancora aspettando».

Ma se fosse successo e oggi lei fosse all’Inter, cosa farebbe per rilanciarla?
«Periodo ipotetico dell’irrealtà: oggi non tornerei. E comunque vorrei far parte di una squadra di persone fidate e che vogliono solo il bene dell’Inter. L’identikit di Oriali, se devo fare un nome».

Non è che all’Inter ha fatto male «sentire» il nome di Conte?
«Non credo. Sarebbero poco maturi e non lo sono, altrimenti dopo l’esonero di De Boer sarebbe stata una catastrofe».

Da tifoso interista: avrebbe voluto Conte? Lo vorrebbe in panchina?
«Ho detto che Pioli meriterebbe la riconferma e non lo nego. Però se nella tua squadra arriva un fuoriclasse, che fra l’altro non avrebbe problemi a battagliare contro il suo passato, devi essere solo contento. Secondo voi se ai miei tempi fosse arrivato Nesta mi sarebbe dispiaciuto?».

Pioli ha sette partite per giocarsi la conferma o è meglio cambiare a prescindere?
«È giusto che fino all’ultima partita abbia il pensiero, e la possibilità, di giocarsela. Però una grande squadra si programma adesso, e con il parere dell’allenatore, dunque la scelta va fatta adesso».

E lei cosa sceglierebbe?
«Se non può arrivare un fuoriclasse, dunque Mourinho, Guardiola o Conte, io terrei Pioli».

*
 
C'avevo quasi creduto, poi leggo la parte su Ausilio che non gli da lavoro, vedo che fa sta dichiarazione dopo le sconfitte con Samp e Crotone e capisco che si tratta di semplici e pure questioni personali sulla pelle degli interisti
 
Materazzi: “Aspetto ancora una chiamata di Ausilio. Conte? Se ci fosse la possibilità…”

Alle 12.30 si giocherà il primo derby cinese tra
Inter e Milan. Una partita che sarà vista in tutto il mondo e che offrirà un grande spettacolo. A parlare del momento delle due squadre e della stracittadina, ci ha pensato un grande ex difensore dell’Inter del Triplete: Marco Materazzi. Queste le sue dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport:

Materazzi: se due mesi fa le avessero detto «Il Milan arriverà al derby a +2» cosa avrebbe pensato?
«Avrei avuto dei dubbi, ma non avrei risposto “Voi siete matti”: è da inizio stagione che Montella fa un gran lavoro, con giocatori giovani e qualitativamente inferiori alle squadre che stanno davanti, ma anche dietro».

Presunzione e/o fragilità mentale, difetti di organico, errori dell’allenatore: qual è il male dell’Inter?
«Nessuno dei tre è il male principale. Se batti la Juve, te la giochi a Torino e fai 7 gol all’Atalanta non sei fragile. L’Inter di Crotone ha dato l’idea di presunzione, ma se vedo che mio figlio è presuntuoso sono io che lo metto sulla strada dritta. E la strada dritta dell’Inter non è mai stata il calcio champagne, ma il lottare su ogni pallone. L’avere personalità. A me hanno insegnato ad averla uomini come Facchetti e Oriali, li ascoltavo e stavo a bocca aperta: oggi chi si ascolta a bocca aperta, nell’Inter?».

Quindi può essere un male non estirpato. E gli altri due?
«Organico sbagliato non direi: l’Inter ha un sacco di giocatori di qualità, e presi a 30-40 milioni, non gratis. E tre partite sbagliate non possono cambiare il giudizio su un allenatore, fra l’altro arrivato in corsa: un passaggio a vuoto ce l’hanno tutti».

Dunque questo male dove bisogna cercarlo?
«Lontano. Anzitutto nel tourbillon di rivoluzioni societarie, da Moratti a Thohir a Zhang: una serie di passaggi, ognuno diventato forse inevitabile per motivi diversi, che ha prodotto l’onda lunga di molti cambi pure a livello di guida tecnica e rosa di giocatori. Anche se il sarto è lo stesso da sette anni».

Anche questa, come quelle dei giorni scorsi, è un’allusione molto poco mascherata a Piero Ausilio: ma perché ce l’ha così tanto con lui?
«Non dico queste cose perché ce l’ho con lui. Anche se sono ancora in attesa di una telefonata di chiarimento: mi ha fatto smettere un anno prima dicendomi “Vieni a lavorare con me” e sto ancora aspettando».

Ma se fosse successo e oggi lei fosse all’Inter, cosa farebbe per rilanciarla?
«Periodo ipotetico dell’irrealtà: oggi non tornerei. E comunque vorrei far parte di una squadra di persone fidate e che vogliono solo il bene dell’Inter. L’identikit di Oriali, se devo fare un nome».

Non è che all’Inter ha fatto male «sentire» il nome di Conte?
«Non credo. Sarebbero poco maturi e non lo sono, altrimenti dopo l’esonero di De Boer sarebbe stata una catastrofe».

Da tifoso interista: avrebbe voluto Conte? Lo vorrebbe in panchina?
«Ho detto che Pioli meriterebbe la riconferma e non lo nego. Però se nella tua squadra arriva un fuoriclasse, che fra l’altro non avrebbe problemi a battagliare contro il suo passato, devi essere solo contento. Secondo voi se ai miei tempi fosse arrivato Nesta mi sarebbe dispiaciuto?».

Pioli ha sette partite per giocarsi la conferma o è meglio cambiare a prescindere?
«È giusto che fino all’ultima partita abbia il pensiero, e la possibilità, di giocarsela. Però una grande squadra si programma adesso, e con il parere dell’allenatore, dunque la scelta va fatta adesso».

E lei cosa sceglierebbe?
«Se non può arrivare un fuoriclasse, dunque Mourinho, Guardiola o Conte, io terrei Pioli».

*

Sono d accordo su tutto
 
a)abbiamo capito che è una questione personale tra materazzi e ausilio

b)non capisco cosa voglia dire "Anche se il sarto è lo stesso da sette anni":
1)7 anni fa era il 2010, quindi il merito del triplete è da accreditare ad ausilio?
2)branca ha vinto il triplete e per premio gli hanno tolto tutti i poteri?
3)branca ha fatto cacciare oriali per avere più poteri e dopo aver cacciato oriali hanno dato tutto in mano ad ausilio?
boh non capisco proprio...
 
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