Massimo Moratti

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Intervenuto ai microfoni di Rai Sport, l’ex presidente nerazzurro, Massimo Moratti, ha commentato il momento negativo che sta attraversando la squadra di Luciano Spalletti. “Il carattere dipende anche da come sta andando la partita, credo che si siano spaventati e abbiano perso l’ordine necessario per stare in campo. Il derby è importantissimo, bisogna prenderlo serenamente considerando che il Milan non è il Real Madrid. Icardi? La cosa è partita male quindi è difficile metterla a posto, adesso dipende dalle persone. L’importante è un chiarimento tra giocatori che invece è stato un po’ troppo richiesto e adesso ognuno sta orgogliosamente sulla propria posizione. Spalletti? Faccio fatica a entrare nella testa degli allenatori perché è un mestiere difficilissimo. È un momento certamente di crisi, adesso bisogna avere pazienza. Io chiederei di puntare la Champions con tutta la professionalità necessaria, mettendo da parte tutti questi motivi per cui hanno spaccato la squadra a metà. È molto più importante la parte dei tifosi, la storia dell’Inter, l’Inter che tutti i loro motivi del cavolo“.


sono d'accordo con moratti,le sue sono parole da preidente,parole che un zhang dovrebbe dire direttamente a tutta la squadra,icardi compreso.
steve se ci sei batti un colpo,altrimenti passa la mano,che di una figurina a farsi dei selfie non ci serve.
Praticamente non ha detto niente, discorso retorico.
 
I segreti di Moratti: "Sneijder all'Inter grazie a un barman. Iniesta era intoccabile. Ibrahimovic e Cambiasso, che dualismo! E Zlatan avrebbe scelto noi invece del Milan. Cantona sarebbe venuto, ma era sfiduciato"

Alcuni colpi di mercato nascono per "caso" e Massimo Moratti lo sa bene. L'ex presidente dell'Inter ne ha fatti molti e li ricorda tutti con piacere, come quello di Sneijder: "A Forte dei Marmi, mi fermò un barista: "Presidente, ci manca un unico giocatore. Quello che darà le accelerate decisive in mezzo al campo. Sneijder". Parlò con tale forza persuasiva che io, per non commettere errori, chiamai Branca chiedendogli di sentire Mourinho. Branca richiamò e disse che Mou aveva esclamato: "Magari". Partimmo con la trattativa, che si sbloccò anche perché al Real, Sneijder non trovava spazio. Quel barman non l’ho più rivisto. Lo volevo ringraziare... A pensarci bene... i bar...".

L'olandese ha fatto la storia nerazzurra vincendo il triplete, mentre Iniesta è rimasto un sogno: "Fu subito chiusura totale. Non da parte del giocatore, a lui nemmeno arrivammo. Incontrai i vertici del Barcellona, avevamo forza economica e persuasiva... Parlai di parecchi giocatori. Ma quando pronunciai il nome di Iniesta, l’atteggiamento mutò radicalmente. Avrei potuto fare qualsiasi offerta e sarebbe stato inutile. Non lo avrebbero mai venduto", ricorda Moratti al Corriere della Sera Milano.

Aneddoti tanti, come quello dello scontro tra Ibrahimovic e Cambiasso: "Ci fu un periodo in cui Zatlan chiedeva con frequenza di venire in sede a parlare... Partiva prendendo il discorso alla larga, ma era evidente che avesse qualcosa di impellente da comunicarmi. E io: "Forza, dimmi". Al che lui diceva che, tutto sommato, la squadra avrebbe anche potuto fare a meno di Cambiasso… Io strabuzzavo gli occhi: "Cambiasso?". Passava qualche giorno, e anche lo stesso Cambiasso arrivava in sede... Pure Esteban partiva da lontano... I minuti trascorrevano... E io: "Forza, dimmi". Cambiasso si premurava di farmi sapere che, tutto sommato, la squadra avrebbe anche potuto fare a meno di Ibrahimovic…". Che infatti venne ceduto. "No, no, un conto era quel dualismo, del quale parlo con un simpatico ricordo e che è uno dei tanti che giocoforza nascono negli spogliatoi, quando si incontrano calciatori di enorme personalità. Fu Ibra a desiderare ardentemente il Barcellona, nella certezza che avrebbe avuto maggiori possibilità di vincere la Champions...".

Altro retroscena sullo svedese: "Quando Ibra passò dal Barca al Milan, mi chiamò. Mi comunicò la trattativa e mi disse che se avessi avanzato una controfferta, avrebbe scelto noi. Un'offerta pure al ribasso, sottolineò. Ma le strade erano tracciate e non aveva senso forzare gli eventi".

Poi anche l'interesse per Cantona: "Con lui le nostre vite si incrociarono nella giornata sbagliata. Quand’era in programma Manchester-Crystal Palace, la partita del calcio di Cantona al tifoso... Ero coi miei figli in tribuna… Ince lo seguivo già, e proprio in quell’incontro mi fece ulteriormente impazzire, per l’ardore con il quale si scagliò contro chiunque incontrasse… Ci vidi uno slancio, una generosità, un coraggio… Per carità, anche da parte di Ince ci fu un atteggiamento censurabile, con lui che menava le mani… massima condanna… ma io ci vedevo non la ricerca della violenza per far male quanto la voglia di difendere in ogni modo e a ogni costo lo stesso Cantona finito sotto assedio… Andai a casa di Ince per dirgli che doveva venire all’Inter. Accettò. Speravo che, finita la squalifica, avrebbe accettato anche Cantona. Ma era sfiduciato, senza energia, provato".
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cioè questo poteva portare Ibra di nuovo con noi e non lo fece....

la mossa che ci è costata il declino.
 
cioè questo poteva portare Ibra di nuovo con noi e non lo fece....

la mossa che ci è costata il declino.
Che razza di risposta è "Ma le strade erano tracciate e non aveva senso forzare gli eventi", quando a parti invertite sappiamo benissimo che ce l'avrebbero messo lì senza pensarci un'istante.
Ricordo quando anni fa lessi una sua intervista, a domanda qual è il tuo cibo preferito rispose che preferiva mangiare cibo in scatola perchè era più veloce... Moratti sta proprio in un altro state of mind
 
Che razza di risposta è "Ma le strade erano tracciate e non aveva senso forzare gli eventi", quando a parti invertite sappiamo benissimo che ce l'avrebbero messo lì senza pensarci un'istante.
Ricordo quando anni fa lessi una sua intervista, a domanda qual è il tuo cibo preferito rispose che preferiva mangiare cibo in scatola perchè era più veloce... Moratti sta proprio in un altro state of mind

secondo me il pensiero che si è fatto è stato: benitez gioca con il 4-2-3-1 e da quel modulo non si schioda nemmeno se arriva Messi, ho Eto'o ala e Milito prima punta, cosa faccio, impongo al Mister il 4-3-3? E se pure fosse chi torna in fase di non possesso? Ibra farebbe l'ala destra? No, farebbe il 3/4ista? No. Allora è inutile.

Avessimo avuto da subito Leonardo, poteva cambiare la musica
 

Jigen10

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  Bannato
Intervenuto ai microfoni di Rai Sport, l’ex presidente nerazzurro, Massimo Moratti, ha commentato il momento negativo che sta attraversando la squadra di Luciano Spalletti. “Il carattere dipende anche da come sta andando la partita, credo che si siano spaventati e abbiano perso l’ordine necessario per stare in campo. Il derby è importantissimo, bisogna prenderlo serenamente considerando che il Milan non è il Real Madrid. Icardi? La cosa è partita male quindi è difficile metterla a posto, adesso dipende dalle persone. L’importante è un chiarimento tra giocatori che invece è stato un po’ troppo richiesto e adesso ognuno sta orgogliosamente sulla propria posizione. Spalletti? Faccio fatica a entrare nella testa degli allenatori perché è un mestiere difficilissimo. È un momento certamente di crisi, adesso bisogna avere pazienza. Io chiederei di puntare la Champions con tutta la professionalità necessaria, mettendo da parte tutti questi motivi per cui hanno spaccato la squadra a metà. È molto più importante la parte dei tifosi, la storia dell’Inter, l’Inter che tutti i loro motivi del cavolo“.


sono d'accordo con moratti,le sue sono parole da preidente,parole che un zhang dovrebbe dire direttamente a tutta la squadra,icardi compreso.
steve se ci sei batti un colpo,altrimenti passa la mano,che di una figurina a farsi dei selfie non ci serve.
Steven è un bravo ragazzo,ma ci sono situazioni in cui ci vuole polso.Il vero numero 1 è suo padre.Da lui parte tutto.Sogni,delusioni,etc,etc...Moratti,come noi avrebbe risolto la grana con buon senso.Evitiamo la classica battuta che gli avrebbe dato 10mln annui...Zhang sr deve capire che una squadra di calcio su alcuni aspetti non sarà mai un azienda.
 
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