Matias Vecino

Semplicemente Vecino è uno di quei calciatori che fanno la differenza (quando sono in forma) senza risaltare.
Matias non ha ne' il gol ne' la tecnica dalla sua parte, ergo non risalta in un ruolo come il centrocampista che in Italia e' quasi visto come naturalmente rapportabile ai 35 metri del campo avversario, dove liberare il tiro da fuori o dribblare e inserirsi per finalizzare.
Matias e' sicuramente un profilo diverso...non che sia imbarazzato a calciare da fuori o inserirsi, anzi ha sempre fatto bene, punendo la Roma ben due volte da questo punto di vista. Ma la sua vera forza sta appunto nella facilita' con cui, in presenza di un'intesa con l'altro centrocampista (Valero di solito), riesce a far 'respirare' la manovra senza cambi di gioco cinematografici o dribbling da vertigine. Un ruolo quasi ingiusto per un giocatore, soprattutto perche' ti costringe a cercare spesso il passaggio all'indietro o in orizzontale per disinnescare il pressing, far stancare gli avversari e far rifiatare la mediana dalla sfiancante pressione. Un ruolo ingiusto perche' i riflettori sono sempre puntati sul dopo-di-te, sul passaggio o la finalizzazione succesiva...

Ma se guardi molte partite(compreso il derby) della prima parte di stagione, e tieni gli occhi fissi su Vecino, uno che riesce sempre a distendere lo spazio e il respiro dell'azione, ti rendi conto di quanto viene sempre comodo avere un giocatore del genere in campo. Proprio per controllare il tempo e le 'partite all'interno delle partite'
Semplicemente un giocatore che in una grande squadra deve stare in panchina....
 
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