Milan - INTER 0-3 [Serie A]

Eriksen non rendeva ed era gia' certificato da Marotta che se ne sarebbe andato nel mercato invernale , quello era il contesto.
Le cose cambiano.

Parlando di contesti in cambiamento:
Come va il vostro hashtag #Conteout ragazzi?
Tira sempre bene?

Insomma ...NON ROMPETE I COGLIONI...perché se c'è un personaggio medio interista che in questo momento dovrebbe stare muto e darsi alla dama , quello è proprio il militante del #Conteout

Ho seguito molto la vicenda perchè sono da sempre calcisticamente innamorato di Eriksen. Ci sono state posizioni esagerate, frutto di emotività e faziosità, da entrambe le parti, che però nascondevano un fondo di verità.

I "Conte-Out" esageravano nel chiedere la testa di Conte, che ha sempre lavorato bene per garantire l'equilibrio tattico e la compattezza della squadra, e che ci sta portando a livelli sconosciuti dai tempi di Mourinho. Io personalmente mi sono molto arrabbiato quando lo faceva entrare nel recupero pensando alla volontà di umiliazione ma visto come sono andate le cose non è da escludere che si trattasse di un tentativo "estremo" di scuotere psicologicamente il giocatore. E' però vero che in molti casi Conte ha dimostrato una certa rigidità tattica nell'abdicare alle sue convinzioni (ora si sta ammorbidendo un pò) e una certa difficoltà nell'entrare nella testa di tutti i calciatori, non solo di quelli che hanno un certo profilo combattivo (Vidal, Sanchez) o soldatino-diligente (Gagliardini, Darmian). Ieri Conte ha parlato di "calciatore nordico": tempo fa scrissi qualcosa sull'incompatibilità tra un leccese e un danese. A mio avviso hanno giocato un ruolo importante figure "terze" come Stellini o Lukaku.

Gli "Eriksen-Haters" esageravano nel dipingerlo come Joao Mario bianco, ectoplasma, bidone, sperando in uno scambio con un medianaccio qualunque, quando era evidente a tutti che, pur nei momenti di difficile inserimento nel mondo Inter, il giocatore avesse qualità fuori dal comune che mostrava comunque a sprazzi, ma mostrava (basta guardare i video su Youtube di Eriksen nei primi mesi all'Inter, nei quali fa comunque delle cose eccezionali), pur nell'evidente spaesamento tattico generale. Avevano però ragione nel lamentare la scarsa disponibilità del giocatore a integrarsi all'interno di codici per lui sconosciuti (calcio contiano, calcio italiano, mondo Inter), quel famoso "passo verso di noi" di cui parla Conte.

Felicissimi che le due parti si siano incontrate.
 
Se un giocatore non rende ci sta cercare qualcuno che si adatti meglio. Poi se il blocco del mercato ha costretto entrambi a venirsi incontro meglio per noi.
Ma che Eriksen era impalpabile per 5, 10 o 60 minuti era sotto gli occhi di tutti. Ha cambiato passo, ha accettato di contribuire alla fase di non possesso come gli altri e gioca di piú.
la verità sta nel mezzo.
e vero che partecipa di più alla fase di non possesso, ma e anche vero che prima di palloni ne vedeva pochini.
il gioco partiva dalla difesa e si andava immediatamente con il lancio per gli attaccanti o lo scarico sugli esterni, i centrocampisti dovevano fare gli inserimenti, le sovrapposizioni e garantire i rientri difensivi.
ovvio che uno con le sue caratteristiche non è proprio il massimo.
invece ora con la modalità doppio play, ha la possibilità di abbassarsi e di partecipare attivamente alla costruzione della manovra..
 
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