non capisco i rinvii onestamente.
La situazione, da un punto di vista epidemiologico, e' grave, ma giocare a porte chiuse e' una soluzione piu' che accettabile, dato che non coinvolge molte piu' persone rispetto ad un normale allenamento.
Ma non possono giocare più a porte chiuse, Agnelli e company si sono messi nel classico "cul de sac".
Adducendo come motivazione ai rinvii delle partite il virgolettato " danno d'immagine incalcolabile per il calcio italiano giocare a porte chiuse", si sono dati la zappa sui piedi, in quanto l'unica soluzione sanitaria oramai praticabile per terminare le competizioni nazionali era proprio solo quella.
Ora, se passa il decreto del Governo dei 30 giorni, non possono venirsene con il fatto "ora giochiamo a porte chiuse".
Hanno creato un precedente legislativo a cui qualsiasi società si potrà appellare in futuro.