NBA 2019-2020

l ho visto..l ho anche registrato...toccanti le parole e le lacrime di Jerry West...

Visto anch'io...
Per fortuna a sto giro niente fazzoletti.

Anche se il video di Kobe e Jordan che si punzecchiano all'All Star game é da consegnare alle generazioni future con la lacrimuccia.

Tra l'altro: All Star game 2003, quello della celebrazione di Jordan che chiude la partita con un canestro da fantascienza.
Resettano il cronometro: in realtà mancano 3 secondi.

Tranquillo che esalta Jordan "Ma no, va bene così! Chi vorrà rovinare questo finale?"

Buffa ridacchiando "Bryant Kobe"

Bryant ovviamente la pareggia e poi la Western Conference la vince ai supplementari.

Ecco, queste cose ormai sono ancora di più nella leggenda di questo sport.

?
 
Un lungo post su Instagram. Così, dopo ore di comprensibile silenzio, LeBron James affida ai social le sue prime parole sulla tragedia che ha messo fine alla vita di Kobe Bryant e di sua figlia Gigi. “Non sono pronto, ma ecco qua”, scrive in apertura del suo post, quasi a giustificare immediatamente l’inadeguatezza delle parole in momenti come questi. “Sono seduto davanti al pc cercando di scrivere qualcosa su questo post ma ogni volta che ci provo inizio a piangere al solo pensiero di te, di Gigi e dell’amicizia, del legame e della fratellanza che ci univa! Ho letteralmente sentito la tua voce domenica mattina prima di lasciare Philadelphia per tornare a Los Angeles. Non avrei mai e poi mai pensato che quella sarebbe stata la nostra ultima conversazione. WTF! Ho il cuore a pezzi, sono distrutto fratello mio!!! Ti amo come un fratello maggiore, i miei pensieri ora vanno a Vanessa e alle bambine. Ti prometto che raccoglierò io il tuo testimone! Hai voluto dire così tanto per tutti noi qui — noi della #LakersNation — per cui sento come una mia responsabilità quella di caricarmi sulle spalle la tua eredità e continuare quello che hai fatto!! Chiedo al cielo di darmi la forza e di assistermi in questa missione: a NOI ora ci penso io. Ci sono tante altre cose che vorrei dire ma ora proprio non ci riesco, non riesco ad andare avanti! Fino alla prossima volta in cui ci rivedremo, fratello”. Proprio un giorno prima del fatale incidente, LeBron James aveva superato Kobe Bryant al terzo posto all-time tra i migliori marcatori NBA e l’occasione era stata perfetta perché il n°23 dei Lakers spendesse parole di grande ammirazione per il “Black Mamba”. La terribile notizia della morte di Bryant è stata comunicata a LeBron e ai Lakers in aereo durante il viaggio di ritorno da Philadelphia, e un James visibilmente scosso era stato visto in lacrime abbracciare altri membri dello staff dei Lakers. Ora le sue prime parole pubbliche, un addio tanto difficile quanto sentito da parte di un grande giocatore verso un altro grande giocatore.
 
Un lungo post su Instagram. Così, dopo ore di comprensibile silenzio, LeBron James affida ai social le sue prime parole sulla tragedia che ha messo fine alla vita di Kobe Bryant e di sua figlia Gigi. “Non sono pronto, ma ecco qua”, scrive in apertura del suo post, quasi a giustificare immediatamente l’inadeguatezza delle parole in momenti come questi. “Sono seduto davanti al pc cercando di scrivere qualcosa su questo post ma ogni volta che ci provo inizio a piangere al solo pensiero di te, di Gigi e dell’amicizia, del legame e della fratellanza che ci univa! Ho letteralmente sentito la tua voce domenica mattina prima di lasciare Philadelphia per tornare a Los Angeles. Non avrei mai e poi mai pensato che quella sarebbe stata la nostra ultima conversazione. WTF! Ho il cuore a pezzi, sono distrutto fratello mio!!! Ti amo come un fratello maggiore, i miei pensieri ora vanno a Vanessa e alle bambine. Ti prometto che raccoglierò io il tuo testimone! Hai voluto dire così tanto per tutti noi qui — noi della #LakersNation — per cui sento come una mia responsabilità quella di caricarmi sulle spalle la tua eredità e continuare quello che hai fatto!! Chiedo al cielo di darmi la forza e di assistermi in questa missione: a NOI ora ci penso io. Ci sono tante altre cose che vorrei dire ma ora proprio non ci riesco, non riesco ad andare avanti! Fino alla prossima volta in cui ci rivedremo, fratello”. Proprio un giorno prima del fatale incidente, LeBron James aveva superato Kobe Bryant al terzo posto all-time tra i migliori marcatori NBA e l’occasione era stata perfetta perché il n°23 dei Lakers spendesse parole di grande ammirazione per il “Black Mamba”. La terribile notizia della morte di Bryant è stata comunicata a LeBron e ai Lakers in aereo durante il viaggio di ritorno da Philadelphia, e un James visibilmente scosso era stato visto in lacrime abbracciare altri membri dello staff dei Lakers. Ora le sue prime parole pubbliche, un addio tanto difficile quanto sentito da parte di un grande giocatore verso un altro grande giocatore.

Io spero con il cuore che tu vinca l’anello per tanti motivi.
 
Shaq ha parlato di Kobe nel suo programma NBA on TNT.

"Domenica mi stavo allenando in casa, quando è arrivato mio nipote e mi ha mostrato il telefono, piangendo. Mi sono arrabbiato con lui, gli ho detto di togliermi da davanti quel telefono: viviamo in un mondo dove tutto si può ritoccare con Photoshop e allora non volevo crederci. Mi sembrava uno scherzo stupido. Poi però sono arrivate le varie chiamate di conferma. Non ho mai provato un dolore così. E ho 47 anni. Ho perso due nonne, una sorella, e ora un fratello minore.
I nostri nomi saranno legati per sempre per quello che abbiamo fatto insieme. Spesso la gente ci ha chiesto del nostro rapporto. E' come quello che ho qui in tv con Charles (Barkley): due forti personalità, che si scontrano per fare le cose a modo loro, ma senza mai perdere il rispetto uno dell’altro. E quando è il momento di vincere, vincono.
E' stata una coltellata tripla, perchè una volta capito che la tragedia fosse vera, sono andato su internet e ho letto che sull'aereo c'era anche Rick Fox. L'ho chiamato e non mi ha risposto... Mi sono chiesto cosa diavolo stesse succedendo. Poi è arrivata la mazzata finale: la piccola Gigi... Ogni volta che incontravo Kobe con le sue bambine dicevo 'Ecco lo zio Shaq', provando a farle ridere. È devastante...
Tutto questo mi ha fatto pensare come nella vita trattenere dei pensieri, non dire delle cose, non abbia alcun senso. Lavoriamo tanto, diciamo di non avere mai tempo e diamo tutto per scontato. Anche con voi non parlo tanto, non quanto sia invece necessario.
Una delle cose che mi fa più male è che non potrò più scherzare con lui, come ad esempio alla cerimonia del suo ingresso nella Hall of Fame. Lui non potrà sfottermi dicendo 'Ehi, io ho cinque anelli, tu solo quattro'. Non potremo più dirci che se fossimo restati insieme avremmo potuto vincerne 10 di anelli.
Non si può tornare indietro. Dannazione. Non avete idea di quanto desidererei avere ancora la possibilità di parlargli.
Tutto ciò mi ha cambiato. Lavoro moltisismo, probabilmente più della persona media, ma devo trovare il tempo per dire alle persone che gli voglio bene.
Ah, alla fine Rick Fox mi ha richiamato, e gli ho detto che gli voglio bene.
D'ora in poi cercherò di dire alle persone care che gli voglio bene, invece di rimandare ogni volta, perchè non si sa mai cosa possa accadere in questa vita".

Shaq ha pianto per tutto il tempo. Ma quando è uscito dagli studi televisivi e si è ritrovato davanti un gruppo di tifosi dei Lakers, è tornato per un attimo lo Shaq che conosciamo. Ha richiamato l'attenzione dei presenti dicendo "One more time!", e ha lanciato il coro "Kobe! Kobe!", saltando e cantando con tutti i presenti.

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Shaq ha parlato di Kobe nel suo programma NBA on TNT.

"Domenica mi stavo allenando in casa, quando è arrivato mio nipote e mi ha mostrato il telefono, piangendo. Mi sono arrabbiato con lui, gli ho detto di togliermi da davanti quel telefono: viviamo in un mondo dove tutto si può ritoccare con Photoshop e allora non volevo crederci. Mi sembrava uno scherzo stupido. Poi però sono arrivate le varie chiamate di conferma. Non ho mai provato un dolore così. E ho 47 anni. Ho perso due nonne, una sorella, e ora un fratello minore.
I nostri nomi saranno legati per sempre per quello che abbiamo fatto insieme. Spesso la gente ci ha chiesto del nostro rapporto. E' come quello che ho qui in tv con Charles (Barkley): due forti personalità, che si scontrano per fare le cose a modo loro, ma senza mai perdere il rispetto uno dell’altro. E quando è il momento di vincere, vincono.
E' stata una coltellata tripla, perchè una volta capito che la tragedia fosse vera, sono andato su internet e ho letto che sull'aereo c'era anche Rick Fox. L'ho chiamato e non mi ha risposto... Mi sono chiesto cosa diavolo stesse succedendo. Poi è arrivata la mazzata finale: la piccola Gigi... Ogni volta che incontravo Kobe con le sue bambine dicevo 'Ecco lo zio Shaq', provando a farle ridere. È devastante...
Tutto questo mi ha fatto pensare come nella vita trattenere dei pensieri, non dire delle cose, non abbia alcun senso. Lavoriamo tanto, diciamo di non avere mai tempo e diamo tutto per scontato. Anche con voi non parlo tanto, non quanto sia invece necessario.
Una delle cose che mi fa più male è che non potrò più scherzare con lui, come ad esempio alla cerimonia del suo ingresso nella Hall of Fame. Lui non potrà sfottermi dicendo 'Ehi, io ho cinque anelli, tu solo quattro'. Non potremo più dirci che se fossimo restati insieme avremmo potuto vincerne 10 di anelli.
Non si può tornare indietro. Dannazione. Non avete idea di quanto desidererei avere ancora la possibilità di parlargli.
Tutto ciò mi ha cambiato. Lavoro moltisismo, probabilmente più della persona media, ma devo trovare il tempo per dire alle persone che gli voglio bene.
Ah, alla fine Rick Fox mi ha richiamato, e gli ho detto che gli voglio bene.
D'ora in poi cercherò di dire alle persone care che gli voglio bene, invece di rimandare ogni volta, perchè non si sa mai cosa possa accadere in questa vita".

Shaq ha pianto per tutto il tempo. Ma quando è uscito dagli studi televisivi e si è ritrovato davanti un gruppo di tifosi dei Lakers, è tornato per un attimo lo Shaq che conosciamo. Ha richiamato l'attenzione dei presenti dicendo "One more time!", e ha lanciato il coro "Kobe! Kobe!", saltando e cantando con tutti i presenti.

Vedi l'allegato 2380087
Veramente toccante.
Negli anni hanno parlato in molti sul loro rapporto.
Questo chiarisce una volta per tutte quello che è stato, ma soprattutto quello che poteva essere per una delle coppie più dominanti nella storia di questo sport.
 
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