Nicola Berti

nicolino è lo stereotipo dell'interista,il mio idolo da adolescente.

verissimo...:ghigno:

Nella trasmissione che fa in gazzetta è sempre un piacere ascoltarlo, è rimasto come era all'epoca, spontaneo, semplice, istrionico, guascone.
Poi mi fa troppo ridere che si muove tutto quando parla e c'ha sto modo di parlare che sembra sempre alticcio, ti dà l'idea sia appena uscito dal baretto:ghigno:

Anche di faccia non è cambiato per niente.

Grande Nick.
Nick=L'interista
 
ieri su IC Nicolino ha detto che e' il gol che e' rimasto piu nel suo cuore...

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dribbla maldini, tunnel a costacurta che poi fa fallo ....poi baresi tira il pallone addosso a lui

dalla punzione, segna Nicolino sotto la nostra curva di testa...:sbav

peccato che poi Taccola....:wall
:sbav
:piango

Me lo ricordo quel derby, benissimo.
Tipico suo, sgroppata palla al piede, botte con gli avversari, falli, caciara, proteste vibranti, e poi il gol...:ghigno:

Il bello di quei derby è che c'erano proprio antipatia e dissapori tra i giocatori di inter e milan, almeno tra i più storici.

Berti racconta spesso che nella palestra dove allora entrambe le squadre facevano i riscaldamenti pre-partita già volavano occhiatacce, pallonate buttate nell'altra metà a mo' di provocazione, promesse di mazzate in campo, ecc...:ghigno:
:sbav
 
Sommerso dai tweet, Berti risponde. "I miei derby? Io al Milan cominciavo a dar fastidio nel riscaldamento in palestra!"

Strabordante, come era in campo, entusiasta, fortissimo: il dietro le quinte delle risposte che Nicola Berti dà ai followers su Twitter tramite il profilo @Inter è a tratti anche esilarante. Esattamente come correva in campo, Berti risponde, fosse per lui, andrebbe avanti tutta la sera, perché "i tifosi per me sono sempre stati tutto, ho bisogno di essere caricato e riesco a dare le carica, è incredibile andare allo stadio e sentire ancora che mi cantano 'Nicola Berti facci un gol'. All'Inter ho vissuto anni fantastici, non c'è niente nella vita come scendere in campo a San Siro e sentire il pubblico, neanche la misuri l'adrenalina che ti corre in corpo".

Il migliore con cui ha giocato, Ronaldo. L'uomo derby che verrà, Mauro Icardi. Il simbolo dell'integrità, Facchetti. Lo 'charme' nerazzurro per eccellenza, Peppino Prisco. Il rimpianto, non aver giocato in quell'Inter di Simoni beffata in campionato e vincitrice della Coppa Uefa. Snocciola nomi e storie. I derby sono il suo punto di riferimento, allora, quando era in campo sentiva di più la rivalità con il Milan che non con la Juventus.

"Allora, la Juve era ben poca cosa. Il Milan era il vero avversario, avevamo a San Siro una palestra in comune per il riscaldamento, io cominciavo già lì a dar fastidio. C'era una rivalità vera, assoluta, ce la sentivamo dentro. Una pallonata a un milanista mica si nega, no? Ve lo ricordate quel 3-1 dell'aprile del '93? Un destino, dovevo proprio segnare al milanista più antipatico, Sebastiano Rossi".

A San Siro c'è praticamente sempre, la stagione del Triplete racconta di averla seguita tutta, da tifoso normale, era a Kiev, a Mosca, è ovviamente stato a Madrid. "Ho un'immagine, di Massimo (Moratti, n.d.r.) che torna in albergo come avrebbe potuto farlo chiunque, in taxi. Ci sono cose che fanno riflettere".

Gli chiedono perché non ci fischiano un rigore, risponde "perché si sbagliano". E ride, tanta vita passata nel calcio insegna molto, "quanti sono gli scudetti della Juventus? Molti meno di quelli che dichiarano, sempre".

Nel futuro nerazzurro vede Mazzarri e due nuovi acquisti, il terzo posto per la prossima stagione e poi l'Inter che trionfa ancora. Dice che è e sarà sempre a disposizione del Club, intanto arrivano centinaia di tweet, qualcuno gli ricorda quella rete al Bayern Monaco, e lui racconta di quella folle corsa all'Olympiastadion innevato, quella voglia di andare sotto la sua curva, "era come cercare di andare oltre il gol, di sentirne il senso". Nerazzurro allora, ora, per sempre.
 
Idolo INDISCUSSO ed Indiscutibile, almeno per me.

I vari Guarin & Co dovrebbero guardarsi a ripetizione un po' di suoi video.

E riguardo al video postato sopra del Derby, anche chi mette le punizioni in area dovrebbe guardarsi come si pennella una palla.
 
Cosa pensi di Kovacic, in ralzione al futuro all'Inter?
"Kovacic è giovane, fortissimo e con caratteristiche straordinarie”.

Il miglior momento all’Inter?
“Il primo anno, quando abbiamo vinto lo scudetto dei record”.

Il primo pensiero dopo il gol all’Olympiastadion?
“Nessun pensiero in particolare, volevo solo correre ancora per andare verso i miei tifosi. Che momento!”.

Ti ricordi la rimonta in casa con l’Aston Villa?
“Mi ricordo la rimonta straordinaria con un mio secondo gol bellissimo di controbalzo, emozionante”.

Quattro centrocampisti dell’Inter con cui avresti voluto giocare?
“Dico Oriali, Cambiasso, Stankovic e Suarez”.

Hai mai pensato a diventare dirigente dell’Inter?
“Sono e sarò sempre a disposizione dell’Inter”.

Il miglior giocatore con cui hai giocato?
“Certamente Ronaldo, senza discussione”.

In quale dei centrocampisti dell’Inter ti rivedi?
“Un po’ in Guarin…”.

Chi prenderesti per la mediana?
“Ci vuole un altro grande centrocampista”.

Cosa aveva di speciale l’Inter dei record?
“Era una squadra nuova che si è integrata con la vecchia, c'era uno spirito di squadra straordinario”.

Oggi chi potrebbe essere l’uomo derby?
“Spero tanto Mauro icardi, può dar fastidio a tutte le squadre. E’ sempre pericoloso”.

Un giocatore con le tue caratteristiche sarebbe l’ideale per l’Inter?
“Certo che sì”.

C’è un allenatore con cui non ti sei trovato bene?
“No, devo dire che ho avuto un buon rapporto con tutti”.

Hai ancora contatti con qualcuno dell’Inter dei record?
“Certo con Lothar, Aldo Serena, Ferri, Bergomi, Zenga”.

Il Liverpool di Rodgers è arrivato settimo al primo anno, ma ora lotta per lo scudetto. Mazzarri può fare lo stesso?
“L’Inter deve lottare per stare al top. Sono sicuro che nei prossimi anni lotteremo per i primi tre posti, poi vedremo. Siamo l’Inter, non dimentichiamolo”.

Dov’eri quando l’Inter ha vinto la Champions?
“Ero a Madrid!”.

L’emozione del gol al volo al Milan nel derby di aprile 1995 vinto per 3-1?
“Era destino che dovessi segnare colpendo proprio il più antipatico del Milan, Sebastiano Rossi”.

Quanti scudetti ha la Juve?
“Molti meno di quanti ne dichiarano, sempre”.

Sentivi di più la rivalità con il Milan o la Juve?
“Con il Milan perché la Juventus non era una rivale forte”.

Facchetti cosa ha rappresentato per te?
“Un esempio di integrità, una brava persona”.

In cosa sei riuscito a ritrovare l’adrenalina di San Siro?
“In niente, come si fa? E’ impossibile”.

Che ricordo hai di Paul Ince?
“Un amico, un fratello, un sorriso indimenticabile”.

Come ti vedresti al posto di Peppino Prisco a difendere i colori nerazzurri?
“Peppino è inavvicinabile”.

Se dovessi prendere un giocatore, chi acquisteresti?
“Dovrebbe essere Dzeko”.

Chi è il tuo giocatore preferito?
“Dico Diego Aramando Maradona”.

Nell’estate 1988 attendevi la conferma dell’acquisto.
“Fu un’estate strana: mi avevano venduto al Napoli, ma io rifiutai. Volevo solo l’Inter”.

Come vedresti una finale Champions Inter-Milan nel 2016?
“Piangerei per non poter giocare”.

Perché non si è aperto un ciclo dopo lo scudetto dei record?
“C’erano tante squadre forti: il Napoli e la Sampdoria”.

Quanto godevi a segnare nel derby da 1 a 10?
“Non si può misurare”.


I 4 attaccanti che Prandelli deve portare in Brasile?
“Balotelli, Cerci, Insigne e Destro”.

Perché non ci fischiano un rigore?
“perché si sbagliano”.

Il gol che ti ha fatto godere di più in nerazzurro?
“Quel gol nel derby del 10/4/'93, gliel'avevo promesso a 'quegli altri’”.


Zenga allenatore dell’Inter nella prossima stagione?
“Per la prossima c’è Mazzarri, però lo vedrei bene”.

A quali delle tre Coppe Uefa sei più legato?
“Le prime due ho fatto gol, la terza l'ho vissuta meno perché poi sono andato via, ma poi sono venuto allo stadio!”.

Chi potrebbe rappresentare gli interisti oggi?
“Cambiasso e Zanetti sono le persone giuste”.

Cosa hai provato all’esordio in nerazzurro?
“Eravamo ad Ascoli, vinto 3-1, una grande emozione”.

La tua partita più importante?
“Il primo derby in cui ho segnato”.


Ti ricordi il gol fatto in 8 secondi?
“Lo fece Matteoli, ma andai a spizzarla di testa, un po’è anche mio”.

Nell’Inter di quale annata ti sarebbe piaciuto giocare?
“Mi sarebbe piaciuto giocare nell’Inter di Simoni del 97’-98’”.

Ti ritieni fortunato a non aver giocato lo Juve-Inter del fallo di Iuliano su Ronaldo?
“Invece avrei voluto esserci, lascia stare. Sempre…”

Cosa hai detto a Costacurta e Maldini prima di segnare nel derby del 1993?
“Gli dissi ‘vi faccio gol’”.


Che numero useresti se giocassi ora?
“L’8, lo ho ceduto all’epoca solo a Paul Ince”.

Regalaci una perla sul Milan.
“La terza B non è lontana”.

Il valore dei tifosi per te?
"Tutto, avevo sempre bisogno di loro, ci trascinavamo a vicenda, che bello!”.

La cosa più antimilanista che hai fatto?
“Quando i milanisti festeggiavano in Vittorio Emanuele gli tiravo i pomodori”.


Cosa serve all’Inter per tornare ai massimi livelli?
“Un altro anno di Mazzarri e un paio di grandi acquisti”.

L’avversario più difficile mai affrontato?
“Maradona”.

Thohir la persona giusta per il rinnovamento?
“Mi sembra che abbia il giusto entusiasmo, il resto lo vedremo nei prossimi mesi”.

Che momento vorresti ripetere con l’Inter?
“Ogni momento”.

Un giocatore che ti piacerebbe vedere in nerazzurro?
“Marek Hamsik”.


Ci sono giovani italiani da lanciare?
“E’il momento giusto per lanciare i giovani, staremo a vedere chi”.

Confermeresti Mazzarri?
“Sì”.

Cosa pensi di Mauro Icardi?
“Lo adoro”.

I ricordi più belli di Peppino Prisco?
“Aveva sempre la battuta pronta e sempre un grande charme"

Nick, dove sei?
A volte ti vedo ancora galoppare in campo, protestare, e ovviamente segnare al milan:piango:piango:piango
:tiprego::tiprego::tiprego:
 

ilteo77

Prima squadra
una volta l'ho visto al primo arancio e quando la nord se ne accorda ha iniziato a cantare "NICOLA BERTI FACCI UN GOL e SALTA CON NOI NICOLA BERTI" e lui ha saltato ogni volta!!

GRANDE NICK
 
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