Piero Ausilio

AUSILIO: "SIAMO STUFI DI ROSSI PER FALLETTI! PER ME È FINITA PARI, HO VISTO GRANDE INTER"
01.12.2015 12:42 di Dario Di Noi Twitter: @DarDinoRio
Fonte: Sky
Nel post gara del San Paolo, il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio ha ribadito le sue convinzioni sulla partita col Napoli a Sky Sport. Queste le sue parole: "Una grande partita come Napoli-Inter, tra due squadre che si giocavano il primo posto, davanti a un pubblico eccezionale, non può essere rovinata dal protagonismo e da un mancato senso di responsabilità che, in questi casi, deve essere assolutamente totale. Senso di responsabilità vuol dire che il primo fallo di Nagatomo era una simulazione, non c’era.

E se hai sbagliato la prima volta, a quel punto stai attento, manca un minuto, le squadre vanno a riposo, 1-0 per il Napoli e si rientra 11 contro 11. Poi vediamo come finisce. Siamo stati ingenui a prendere il primo gol. C’è poi una considerazione tecnica: non siamo qui a pensare solo al signor Orsato, io parlo di un episodio.

In quel caso Orsato ha sbagliato e ha determinato una cosa molto semplice: una squadra in 10, l’altra in 11. Il primo tempo non abbiamo giocato la partita come pensavamo di poter fare, nel secondo non ho visto una grande Inter, ma una grandissima Inter. In 10 contro 11 ha concesso al Napoli pochissimo, ha rischiato di pareggiare e moralmente per me questi ragazzi la partita l’hanno pareggiata.

Hai preso due pali all’ultimo minuto, ho contato 5-6 palle gol importanti nel secondo tempo, per me la partita è finita in pareggio. L’Inter è un po’ stufa di finire le partite in 10 per simulazioni, come successo a Palermo, o per un falletto, come quello di Melo a Bologna. E’ la terza volta consecutiva in trasferta, comincia ad essere troppo pesante".
 

ufo club

Vice capitano
AUSILIO: "SIAMO STUFI DI ROSSI PER FALLETTI! PER ME È FINITA PARI, HO VISTO GRANDE INTER"
01.12.2015 12:42 di Dario Di Noi Twitter: @DarDinoRio
Fonte: Sky
Nel post gara del San Paolo, il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio ha ribadito le sue convinzioni sulla partita col Napoli a Sky Sport. Queste le sue parole: "Una grande partita come Napoli-Inter, tra due squadre che si giocavano il primo posto, davanti a un pubblico eccezionale, non può essere rovinata dal protagonismo e da un mancato senso di responsabilità che, in questi casi, deve essere assolutamente totale. Senso di responsabilità vuol dire che il primo fallo di Nagatomo era una simulazione, non c’era.

E se hai sbagliato la prima volta, a quel punto stai attento, manca un minuto, le squadre vanno a riposo, 1-0 per il Napoli e si rientra 11 contro 11. Poi vediamo come finisce. Siamo stati ingenui a prendere il primo gol. C’è poi una considerazione tecnica: non siamo qui a pensare solo al signor Orsato, io parlo di un episodio.

In quel caso Orsato ha sbagliato e ha determinato una cosa molto semplice: una squadra in 10, l’altra in 11. Il primo tempo non abbiamo giocato la partita come pensavamo di poter fare, nel secondo non ho visto una grande Inter, ma una grandissima Inter. In 10 contro 11 ha concesso al Napoli pochissimo, ha rischiato di pareggiare e moralmente per me questi ragazzi la partita l’hanno pareggiata.

Hai preso due pali all’ultimo minuto, ho contato 5-6 palle gol importanti nel secondo tempo, per me la partita è finita in pareggio. L’Inter è un po’ stufa di finire le partite in 10 per simulazioni, come successo a Palermo, o per un falletto, come quello di Melo a Bologna. E’ la terza volta consecutiva in trasferta, comincia ad essere troppo pesante".

"per me è finita pari" è una gran kakata, è finita 2-1 per il napoli e lo dimostra il fatto che ci hanno scavalcato nella classifica ufficiale, che è l'unica che conta.
cose così mi fanno venire in mente lo scudetto "morale" della roma e le vittorie "morali" della rube in champions.
per il resto ok, cose che si sanno, l'espulsione a nagatomo, a conti fatti è stata mirata ma anche male, visto che è risultata quasi grottesca.
 
tutte queste cose sono chiacchiere. E' inutiole dire siamo stufi dei rossi, occorre alzare il telefono in sede privata e urlare al capo dei designatori di avere rispetto.
 
Alto