Razzismo nel calcio: che soluzioni?

Interfan

Amala
  Amministratore
  Moderatore
Di sicuro non vi sono passati inosservati i fatti dei giorni scorsi.
Pene severe nei confronti dell'Inter e dei suoi tifosi che però vorrei tenere da parte per un momento.
Ritengo questo forum e chi lo frequenta, di un livello intellettuale superiore alla media, per tanto con questo thread vorrei si parlasse di un argomento molto serio: il razzismo nel calcio (e non lo scopriamo certo oggi).

Alla soglia del 2019, cosa possiamo fare noi tifosi in primis e le società e federazioni per fermare questo stupido sentimento.
Per favore, vista la sensibilità dell'argomento, astenetevi dal commentare inultimente o con post che non c'entrano nulla con il topic.

 

Angelus

Stella
  Moderatore
Di sicuro non vi sono passati inosservati i fatti dei giorni scorsi.
Pene severe nei confronti dell'Inter e dei suoi tifosi che però vorrei tenere da parte per un momento.
Ritengo questo forum e chi lo frequenta, di un livello intellettuale superiore alla media, per tanto con questo thread vorrei si parlasse di un argomento molto serio: il razzismo nel calcio (e non lo scopriamo certo oggi).

Alla soglia del 2019, cosa possiamo fare noi tifosi in primis e le società e federazioni per fermare questo stupido sentimento.
Per favore, vista la sensibilità dell'argomento, astenetevi dal commentare inultimente o con post che non c'entrano nulla con il topic.

Provo a dire la mia, pur rischiando di dire qualche castroneria.

Mi par di capire che la maggior parte degli ululati proviene dalle curve, dove sta il tifo organizzato. Se fosse così, si potrebbero profilare due situazioni

-scioglimento delle curve e divieto assoluto di creare organizzazioni con più di 5/6 tifosi. In questo caso si potrebbe aumentare il numero di steward presenti allo stadio e l'installazione di più telecamere. In caso di episodi di razzismo, dovrebbe essere più agevole per gli addetti alla sicurezza individuare i responsabili ed allontanarli con eventuale daspo.

-qualora non si sciogliesse il tifo organizzato, occorrerebbe un numero ancora maggiore di steward, telecamere e polizia per far fronte agli eventuali casi di razzismo nelle curve, poiché è facile prevedere che i colpevoli opporranno resistenza e saranno spalleggiati dai vicini.

In entrambi i casi sarebbe però opportuno auspicare anche un aiuto da parte del pubblico. Molto più facile con la prima situazione descritta per ovvi motivi.

Inoltre, una tale dispendio di soldi per la sicurezza implica necessariamente che sia o il comune o la società ad investire, i cui costi verrebbero compensati (anche) dagli introiti dello stadio. Su questo punto, però, siamo ad un punto morto da decenni, dal momento che i comuni non intendono rinunciare (salvo pochissimi casi) ai soldini che porta il calcio.
 
Per fermare il razzismo nello sport occorre prima fermarlo nella vita di tutti i giorni, è utopico pensare che il calcio sia un'isola (relativamente) felice, completamente svincolata dalla realtà.
Purtroppo viviamo in una situazione temporale e socio-economica (e perfino politica) che invece favoriscono l'insorgere di sentimenti razzisti anche in persone che normalmente non ci penserebbero neppure ...
 
Provo a dire la mia, pur rischiando di dire qualche castroneria.

Mi par di capire che la maggior parte degli ululati proviene dalle curve, dove sta il tifo organizzato. Se fosse così, si potrebbero profilare due situazioni

-scioglimento delle curve e divieto assoluto di creare organizzazioni con più di 5/6 tifosi. In questo caso si potrebbe aumentare il numero di steward presenti allo stadio e l'installazione di più telecamere. In caso di episodi di razzismo, dovrebbe essere più agevole per gli addetti alla sicurezza individuare i responsabili ed allontanarli con eventuale daspo.

-qualora non si sciogliesse il tifo organizzato, occorrerebbe un numero ancora maggiore di steward, telecamere e polizia per far fronte agli eventuali casi di razzismo nelle curve, poiché è facile prevedere che i colpevoli opporranno resistenza e saranno spalleggiati dai vicini.

In entrambi i casi sarebbe però opportuno auspicare anche un aiuto da parte del pubblico. Molto più facile con la prima situazione descritta per ovvi motivi.


Inoltre, una tale dispendio di soldi per la sicurezza implica necessariamente che o sia il comune o la società ad investire, i cui costi verrebbero compensati (anche) dagli introiti dello stadio. Su questo punto, però, siamo ad un punto morto da decenni, dal momento che i comuni non intendono rinunciare (salvo pochissimi casi) ai soldini che porta il calcio.

Concordo.
Quello che ho evidenziato in neretto è stato già efficacemente raggiunto in Inghilterra, dove pure avevano i famigerati hooligans. Il motivo ? Semplice: gli stadi di proprietà delle società !
 

Interfan

Amala
  Amministratore
  Moderatore
Più steward, più telecamere e pene più severe per quello che succede allo stadio.
Ogni coro, striscione, inno alla violenza, odio e razzismo DEVONO essere puniti.
A prescindere che sia la curva o il primo rosso. Lo scempio che vediamo nello stadio DEVE finire.
Facciamo sei mesi di pugno duro e cominciamo ad ottenere i primi risultati.
Allo stadio solo per tifare pro e non contro gli altri
 

carlo314

Fuoriclasse
  Moderatore
  Supporter
Io odio il razzismo e ho pena dei razzisti. Ho smesso di frequentare la nord nel 1985, stufo di vedere saluti romani, di ascoltare stronzate sui forni crematori etc. Questo per dire che NON difendo il tifo interista, MA... oggi leggo I giornali e un paese si ripulisce la coscienza grazie al calcio: il razzismo non è il sindaco di Lodi, non sono gli abitanti di Goro che facevano I blocchi stradali contro l'arrivo di 20 profughi, non è un ministro della Repubblica che ne fa e ne dice una al giorno, il problema non è chi si rifiuta di farsi servire dal cameriere nero, SONO QUELLI ALLO STADIO CHE SONO RAZZISTI!!!!

Roba da pazzi...

Quindi vengo al punto: per me il rimedio sono azioni dure e mirate contro chi si rende responsabile di atti intollerabili ALLO STADIO E FUORI: ci sono le telecamere, si colpiscano gli urlatori senza pietà. Ma fuori dallo stadio si colpiscano quelli che impediscono alla famiglia eritrea di prendere posesso della casa popolare, come successo l'anno scorso a Roma Talenti, si colpisca chi propaga odio e paura per interesse personale o di gruppo. Se ci si limita agli stadi è solo ipocrisia: Koulibaly magari ci resta male per gli insulti, ma a fine partita controlla il suo bank statement e si tira un po'su. Le vittime disperate del razzismo sono quelle che in tv non si vedono.
 
D

Denver

Guest
Concordo.
Quello che ho evidenziato in neretto è stato già efficacemente raggiunto in Inghilterra, dove pure avevano i famigerati hooligans. Il motivo ? Semplice: gli stadi di proprietà delle società !

veramente quando li beccavano finivano in galera, altro che daspo.......... non saltava fuori il solito giudice buonista!
 
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