riflessione sul calcio italiano

Per me uno dei problemi del calcio italiano è questo volersi porsi all'avanguardia pure in una situazione di palese inferiorità sotto tutti i punti di vista come quello attuale (tanto nemmeno una eliminazione mondiale può scalfire certe convinzioni)
Perchè tanto bastano due - tre risultati positivi per tornare alla narrativa che gli allenatori italiani sono i migliori( semmai Erano, ma la nuova scuola di allenatori italiani è mediocre suvvia. Gli allenatori stranieri , nel 2019, sono piu' bravi) , che abbiamo gli arbitri piu' bravi al mondo ( frase che sento dire dai giornalisti e che mi manda in bestia. L' arbitro di Juve-Ajax si è portato a spasso tutto il sistema arbitrale italiano ) , che i giovani italiani sono fortissimi e bastano alcune prestazioni per partire con paragoni improponibili che portano al rapido declino , anche per la capacità di tutelare il patrrimonio data la tendenza a creare aspettative esagerate
Se il calcio italiano vuole rinascere deve innanzitutto smettere di sopravvalutarsi
Ma infatti è il calcio italiano odierno ad essere sopravvalutato, qui si parlava di storia :nonso
 
Il mito del calcio italiano è nato coi mondiali vinti da Mussolini negli anni 20 con il giocatore più forte della storia del calcio italiano, Giuseppe Meazza.

Fino agli anni 60 il calcio italiano era zero.

Poi l'Inter del Mago Herrera ci ha riposizionati nel panorama.

Ma su quei successi ci siamo costruiti una reputazione (oltre che altri successi, tipo il Milan di Rocco) che sono durati tipo 40 anni.

Su quella scia, il calcio italiano tra fine anni 80 ed inizio anni 90, complici anche e sopratutto i grandi investitori (Berlusca, Moratti) ha vissuto il suo top.
Ma tutto il resto della nostra storia calcistica è di secondo piano, rispetto alle grandi spagnole e inglesi.
Le spagnole ed inglesi hanno dominato il calcio per 1 secolo.
La coppa delle fiere che all'epoca era più difficile della coppa campioni

La verità è che come sempre accade in questo paese, ci siamo raccontati un'epica romanzata.
Una storia verosimile, ma principalmente falsa e che ha poggiato le basi sulle vittorie della nazionale, che ormai contano pochissimo.

Insomma finito quel decennio/quindicennio, siamo ritornati al solito nulla, coi gobbi che vincono campionati in serie, in un calcio che fatica a voler cambiare e modellarsi sul resto del mondo.

In fondo la sottocultura del furbismo all'italiana, ci condiziona anche nello sport.
Il massimo risultato col minimo sforzo.

Chissà quando cambieremo.

E se mai cambieremo.
Mai lette tante stupidaggini concentrate in un solo post
 
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