Ritmi in Champions League

Angelus

Stella
  Moderatore
Premetto che non voglio fare una tragedia per quanto accaduto contro il Borussia (ci sta, in fondo), la cosa che più mi ha stupito è la capacità dei tedeschi di correre e pressare come indemoniati fino al fischio finale, contrariamente all'Inter (e non solo).

Secondo voi quale potrebbe essere il motivo per cui le squadre europee sono avanti anni luce in fatto di condizione fisica?
 

equilibrium

Vice capitano
  Supporter
non credo sia una questine fisica, ma di mentalità e di tecnica. Perche noi non abbiamo corso meno del borussia, ma abbiamo corso a vuoto perchè loro erano in grado di palleggiare ed eludere il nostro pressing, noi abbiamo giocatori che anche se non sono marcati non è detto che riescano a stoppare il pallone ( vedi Vecino 2 volte nel secondo tempo)
 
Io credo che l'upgrade di risultati , soprattutto in campionato, sia stato ottenuto grazie al gioco inevitabilmente dispendioso di Conte.

Sia in A che in CL abbiamo mostrato fasi di match con cali fisici importanti, in cui non riusciamo né a salire, né a compattare i reparti.

Accadono a tutte le squadre queste fasi , ma noi siamo più soggetti in quanto le ( poche ) riserve non sono al livello dei titolari.

E perché non abbiamo il piano B, inteso come un sistema di gioco basato sulla tecnica, finalizzato a far passare minuti e far correre gli avversari.

Perciò sarebbe importante aggiungere gente di carisma , capaci di trascinare i compagni facendo le scelte giuste nei momenti difficili, oltre a qualche giocatore con tecnica superiore
 
Da un lato c'entrano i ritmi della Serie A, basti pensare a noi oppure all'Atalanta: in campionato esempio per grinta, tenacia, corsa, gioco e blablabla mentre in Europa basta uno Slavia Praga o una Dinamo Zagabria per rimettere tutti in riga.

Dall'altro, come già detto nel 3d, mentalità e tecnica: il Borussia sembrava avere uno o due uomini in più di noi, per quante maglie gialle c'erano nella nostra metà campo. Noi, dopo il 2-0, abbiamo iniziato a giochicchiare, a tenere palla e a sprecare ripartenze (sbagliando, al solito, passaggi o addirittura tornando indietro).
 
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