Sneijder confessa: "Sogno di battere il Real Madrid in finale di Champions"

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giangu 89

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Sneijder confessa: "Sogno di battere il Real Madrid in finale di Champions"

Buon anno Sneijder. Cosa chiede al 2010? «Mi aspetto molto: spero di vincere il campionato, di andare avanti in Champions ma, prima di tutto, che i miei cari stia no bene e siano felici».

Intanto si è portato avanti chiedendo alla sua fidanzata, Yolanthe Cabau van Kasbergen, di sposarla. «Già. Ci stavo pensando da due mesi, aspettavo solo il momento giusto per farlo».

Scusi Wesley, ma lei cosa ha risposto? «Beh, ha detto sì, altri menti non sarei qui. Le ho chiesto di sposarmi mentre con la famiglia e gli amici di sempre eravamo in volo per Dubai... È stato un grande mo mento. Mi sono inginocchiato e le ho detto “Vuoi sposarmi?”... Like a big man!».

Già, un uomo grande così. A proposito, Mourinho non si vergogna di dire che l’Inter è Sneijder dipendente. Le era mai capitato in carriera di avere un tecnico che la stimasse tanto? «Solo una volta, erano i tempi dell’Ajax, avevo un allenatore, ovvero Henk Ten Cate, che mi aveva fatto sentire davvero importante per lui. Mourinho mi fa giocare proprio nella posizione in cui posso fare quello che so fare».

Questione di feeling. «Sì, proprio così. Di allenatori ne ho avuti tanti in carriera, ma solo due sono stati speciali perché hanno capito che io sono un dieci, che mi hanno messo completamente a mio agio. Per questo vi posso tranquillamente confessare che questo è il periodo migliore di tutta la mia vita».

Mourinho ha anche detto che è inspiegabile che uno come Sneijder nel Real Madrid non fosse titolare. Almeno lei si è dato una spiegazione? «Nel primo anno ho giocato spesso, poi sono iniziati i problemi. Già durante il precampionato le cose sono iniziate a cambiare, presidente nuovo, allenatore nuovo. Ho sentito molte parole da parte di Valdano, bla, bla bla... ma ora non voglio più parlare del Real perché qui sono molto felice».

Perché con la Lazio ha visto la partita in curva? «L’avevo già fatto ai tempi dell’Ajax. Ci tenevo a incontrare queste perso ne che amano l’Inter, sono parte dell’Inter e seguono l’Inter anche nei posti più impensabili e quando fa dieci gradi sotto zero. Posso assicurarvi che è molto differente stare in campo e stare in curva, ma posso anche garantirvi che la prossima volta che giocherò una partita a San Siro, quando l’Inter farà gol, riuscirò davvero a capire cosa succede lassù. Me ne sono reso conto di persona, è stato un grande momento e mi sono pure molto divertito».

Lei è all’Inter da qual che mese ma sembra di starci da una vita. Qual è il segreto? «In genere, sono un tipo che non ci mette molto ad ambientarsi. Quando so no andato a Madrid, era la prima volta che lascia vo l’Olanda e ci ho messo sei mesi per capire dove ero finito. All’Inter, anche se vivevo in hotel, ho impiegato due settimane per capire la città. È incredibile come mi abbia no accolto tutti: i compagni, i tifosi e la gente che incontro per strada. Io amo Milano, amo l’Inter e sto bene anche nella vita privata e questo mi aiuta a lavorare bene».

Sull’argomento, che consiglio si sente di dare a Diego che in Italia sembra ancora un pesce fuor d’acqua? «È un ottimo giocatore, e ve lo posso dire perché ci ho giocato contro con l’Ajax quando era ancora a Brema. Credo debba so lo stare tranquillo, per ché la Juve non sta attraversando un bel periodo. Diego tuttavia può diventare la chiave per questa Juve e la Juve deve avere fiducia in lui. Diego, per le qualità che possiede, saprà aiutare la sua squadra, ha i mezzi per farlo e, ripeto, deve solo stare tranquillo».

Qual è l’avversario più pericoloso per lo scudetto? «Forse il Milan, che ha iniziato male ma ora è diventato molto competiti vo. Per lo scudetto c’è però anche la Juventus e la sosta è arrivato per loro proprio nel momento giusto. Questo è un periodo particolare perché ci siamo fermati per due settimane e si è azzerato tutto. Mercoledì sarà come ripartire di nuovo, cancellando tutto quello che è successo prima. È vero, siamo davanti, ma dobbiamo continuare così perché la seconda parte del campionato è quella più importante».

A proposito, David Beckham, appena arrivato, ha detto che spera che il prossimo derby finisca 4- 0... ma per il Milan. Risposta? «Vedremo, vedremo... Ma credo che non finirà come dice lui».

Come si batte il Chelsea? «Non sono preoccupato per aver pescato il Chelsea, sapevamo infatti che, arrivando secondi nel girone, ci sarebbe toccata una grande. Loro sono molto forti, tuttavia - come ho detto - non dobbiamo essere preoccupati ma dobbiamo giocarcela sa pendo di poter vincere».

Quello col Chelsea è un esame di laurea per questa Inter? «Sono due partite molto, molto importanti per questa società. Tutti devono realizzare il fatto che andremo a giocare una sfida che vale come una grande doppia finale e che in mezzo ci sarà pure da lottare per il campionato».

Cosa sceglie tra scudetto e Champions? «La Champions, of course. Prima però voglio vincere il campionato, poi... anche la coppa».

La finale sarà a Madrid, arrivarci con l’Inter, avrebbe il sapore della rivincita nei confronti del Real? «Beh, sarebbe fantastico. Se andasse così, spero proprio di incontrare il Real. E di batterlo».

Qual è il gol più importante che ha segnato finora all’Inter? «Credo quello di Kiev, perché senza quel gol sarebbe stato difficile andare avanti in Europa. Anche se eravamo sotto, avevamo la sensazione che avremmo vinto e ci siamo riusciti proprio al l’ultimo minuto. Kiev ci deve insegnare qual è la strada giusta per andare lontano, ovvero combatte re, combattere e combattere. Se credi in una vittoria, poi la vittoria arri va».

Dove può arrivare l’Olanda ai Mondiali? «Non saliremo certo sull’aereo per andare a fare soltanto tre partite. L’Olanda il Mondiale vuole vincerlo perché è una buona squadra e l’ha di mostrato agli Europei battendo Italia e Francia».

Sneijder, faccia infine un fioretto: quando la sentiremo parlare in italiano? «Datemi ancora due-tre mesi. Per ora l’italiano lo capisco, ma parlarlo è un’altra cosa. Finora non ho avuto molto tempo per prendere lezioni, ma adesso mi metterò sotto. Promesso».
sogno o realtà ? :stor
 
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