Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

STAMPA NEL PASSATO

STAMPA NEL PASSATO

Come stiano le cose oggi lo sappiamo bene.

Va detto che anche in passato non siamo mai stati trattati bene dalla stampa, e comunque peggio delle altre strisciate, compreso il Bologna degli anni ‘60

L’unico giornalista scrittore di enorme pregio che, per ragioni tattiche (contropiede psicologicamente e storicamente adatto all’italica stirpe, negata al gioco d’attacco dispendioso e machiavellicamente attrezzata alla difesa e contrattacco), antropologico razziali (siamo italiani e quindi non siamo atleti, salve eccezioni della razza lombarda..) e di rivalità etnica (con la scuola dei pennivendoli napoletani, in primis Palumbo del Corriere, ma anche Ghirelli, da lui disprezzati perché amanti del bel giuoco, e quindi riveriani e bulgarelliani, cioè infoiati dagli abatini..) filo interista è stato Brera, prima alla GDS, poi al Giorno.

Significativo il titolo che diede all’articolo sul derby del ‘49: “Gioco verticale 6 Gioco orizzontale 5”.
C’è tutto. [MENTION=38191]giua[/MENTION]nbrera ne sa...

Per il resto, il corriere era filomilanista, grazie alla scuola napoletana imperante, e, tra i giornali del pomeriggio, l’Inter godeva dei favori della stampa di destra, Notte e Corriere Lombardo

Più imparziale la GDS, spazzatura il testo
 
IL PRIMO DERBY VINTO ALLO STADIO

IL PRIMO DERBY VINTO ALLO STADIO

La stagione magica della Grande Inter per le vette di gioco raggiunte fu proprio quella in cui alla fine perdemmo tutto, 1966-67

Finalmente mio padre mi portò allo stadio a vedere un derby, novembre 1966.

Giornata autunnale classica, bigia e umida.

Arrivo circa alle 12.30 e, caso strano e anomalo, pranzo in un ristorante vicino allo stadio, dalla parte dell’ippodromo.

Posto, solito centrale nei “distinti” di allora (attuale primo arancio).

Giochiamo in casa del Milan, ma il pubblico è più o meno diviso a metà (al massimo 10.000 abbonati rossoneri)

L’Inter è partita forte e ha vinto quasi tutte le prime partite, siamo alla nona o decima giornata (quasi sempre il derby era in calendario alla nona).

Ma questa volta il Milan, che avrebbe fatto un campionato modesto, se la gioca

Rivera sbaglia un gol incredibile, o Sarti fa una grandissima parata

Sembra destinato allo 0-0, ma a un quarto d’ora dalla fine, spunto imperioso di Mazzola - all’epoca secondo me MIGLIOR ATTACCANTE DEL MONDO - che dalla sinistra scotta un tiro che forse sarebbe comunque entrato, ma che entra dopo deviazione di Maddé.

Il massimo, vittoria piuttosto sculata che premia i più forti..
 
Come stiano le cose oggi lo sappiamo bene.

Va detto che anche in passato non siamo mai stati trattati bene dalla stampa, e comunque peggio delle altre strisciate, compreso il Bologna degli anni ‘60

L’unico giornalista scrittore di enorme pregio che, per ragioni tattiche (contropiede psicologicamente e storicamente adatto all’italica stirpe, negata al gioco d’attacco dispendioso e machiavellicamente attrezzata alla difesa e contrattacco), antropologico razziali (siamo italiani e quindi non siamo atleti, salve eccezioni della razza lombarda..) e di rivalità etnica (con la scuola dei pennivendoli napoletani, in primis Palumbo del Corriere, ma anche Ghirelli, da lui disprezzati perché amanti del bel giuoco, e quindi riveriani e bulgarelliani, cioè infoiati dagli abatini..) filo interista è stato Brera, prima alla GDS, poi al Giorno.

Significativo il titolo che diede all’articolo sul derby del ‘49: “Gioco verticale 6 Gioco orizzontale 5”.
C’è tutto. [MENTION=38191]giua[/MENTION]nbrera ne sa...

Per il resto, il corriere era filomilanista, grazie alla scuola napoletana imperante, e, tra i giornali del pomeriggio, l’Inter godeva dei favori della stampa di destra, Notte e Corriere Lombardo

Più imparziale la GDS, spazzatura il testo

Scherzi?, Sempre stato stra-convinto del contrario: E Rivera di qua, Rivera di là...
 
Scherzi?, Sempre stato stra-convinto del contrario: E Rivera di qua, Rivera di là...

no, no

seguita bene la questione...si odiavano...Brera riteneva Rivera un campione INCOMPLETO, perché fisicamente inadeguato, il principe degli abatini..

Quanto all’Inter, Brera si vantava sempre - con qualche ragione - di avere convinto Herrera a molare il podismo sfrenato a favore del contropiede, da sempre da lui ritenuto il modulo di gioco più adatto ai furbi e poco atletici italiani..

Amava quindi l’inter, ridicolizzando i giornalisti che esaltavano il compassato bel giuoco del milan riveriano..
 
D

Denver

Guest
State sbagliando di brutto: Gianna Brera era un supertifoso del Genoa, ci ha scritto pure un libro con la sua storia.......
 
no, no

seguita bene la questione...si odiavano...Brera riteneva Rivera un campione INCOMPLETO, perché fisicamente inadeguato, il principe degli abatini..

Quanto all’Inter, Brera si vantava sempre - con qualche ragione - di avere convinto Herrera a molare il podismo sfrenato a favore del contropiede, da sempre da lui ritenuto il modulo di gioco più adatto ai furbi e poco atletici italiani..

Amava quindi l’inter, ridicolizzando i giornalisti che esaltavano il compassato bel giuoco del milan riveriano..

Meno male! La rivalutazione postuma del Giùan mi riempie di piacere.

Pensavo odiasse invece Bettega, che in effetti mi par di ricordare, sapeva rispondergli per le rime.
 
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