Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

Ricordo bene, ma lo stadio non era tutto esaurito (c'erano anche el famose restrizioni legate a quel periodo post calciopoli)

Al massimo saranno state 65.000 persone, ma forse esagero

A Inter Toro del 1965 erano in 80.000

Hai ragione, ho appena controllato. Erano 46'148 spettatori. Strano, me lo ricordo pieno :strano

Mi ricordavo anche uno stadio pieno in occasione del centenario contro la Reggina, ma in realtà erano solo 64'575 spettatori :strano

Invece nella partita scudetto poi pareggiata contro il Siena c'erano ben 76'633 spettatori.

Che strano, ero presente a tutte le partite, ma avevo un ricordo assolutamente diverso :strano
 
Hai ragione, ho appena controllato. Erano 46'148 spettatori. Strano, me lo ricordo pieno :strano

Mi ricordavo anche uno stadio pieno in occasione del centenario contro la Reggina, ma in realtà erano solo 64'575 spettatori :strano

Invece nella partita scudetto poi pareggiata contro il Siena c'erano ben 76'633 spettatori.

Che strano, ero presente a tutte le partite, ma avevo un ricordo assolutamente diverso :strano

in realtà a quell’inter torino c’era molta più gente..boh, misteri botteghino
 
RIVA ALL'INTER, IL TORMENTONE DEL MERCATO DEGLI ANNI '60

RIVA ALL'INTER, IL TORMENTONE DEL MERCATO DEGLI ANNI '60

Quand'ero ragazzino il mercato si chiudeva il 15 luglio e il giorno dopo il Corriere ((ma anche la GDS) pubblicava la formazione delle 18, poi 16 dal 1968, di serie A, scrivendo con lettere MAIUSCOLE i nuovi giocatori acquistati.

Poi dal 15 luglio a fine luglio i quotidiani si riempivano con le interviste ai giocatori in vacanza (non alle Maldive, ma a Recco, come Facchetti, a Lignano, come Corso…i più snob al massimo si concedevano la Sardegna)

E dall'1 agosto si partiva con le cronache dai ritiri: prima di Ferragosto non c'erano amichevoli estive.

Dunque tutto era scandito da un Calendario e da una Liturgia che oggi sarebbero impensabili.

I giornali riportavano ampiamente tutte le voci di mercato, mentre radio e TV, rigorosamente RAI, davano notizie solo delle "ufficialità".

Dunque sotto l'Hotel gallia, vicino alla stazione centrale, si assembravano campanelli di giornalisti, direttori sportivi, curiosi e facchini in livrea bordeaux.

Abitando non lontano dal Gallia, qualche volta, nei giorni caldi del mercato, gli ultimi, anch'io orecchiavo le voci, assai fantasiose, che rumoreggiavano intorno a quel sacro albergo.

Ricordo che, sfumato Eusebio con l'infausta - per noi - chiusura delle frontiere post Corea nel 1966, Herrera, persa la Coppa lo stesso anno, chiese a Moratti, giustamente, un rinforzo per l'attacco.

L'Inter avrebbe potuto acquistare l'astro nascente Gigi Riva, ma il mago voleva a ogni costo Pascutti del Bologna (che ci puniva sempre): anzi, l'idea aera rilevare Riva dal Cagliari e girarlo a Bologna.

Un'assurdità: l'affare non andò in porto e l'Inter prese l'ultratrentenne Vinicio, che fu un flop terribile.

Gli anni successivi Riva diventò l'uomo mercato, inseguito dalle tre strisciate, pronte a offrire 800 milioni per acquistarlo.

Ricordo, nelle mie peregrinazioni da flaneur intorno al Gallia, che un cameriere dell'albergo aveva diffuso la notizia che Riva era dell'Inter.

Ovviamente ci credetti, ma non fui il solo.

Il giorno dopo l'attaccante venne considerato vicinissimo all'Inter da tutti i quotidiani.

Nulla di vero: era già l'Inter di Fraizzoli ed era un'Inter che faceva sognare meno..

Sarebbe arrivato Mario Bertini, pagato 400 milioni, ragguardevole cifra e colpo di mercato comunque importante.

Il biglietto di presentazione ai tifosi di Ivanoe Fraizzoli
 
Quand'ero ragazzino il mercato si chiudeva il 15 luglio e il giorno dopo il Corriere ((ma anche la GDS) pubblicava la formazione delle 18, poi 16 dal 1968, di serie A, scrivendo con lettere MAIUSCOLE i nuovi giocatori acquistati.

Poi dal 15 luglio a fine luglio i quotidiani si riempivano con le interviste ai giocatori in vacanza (non alle Maldive, ma a Recco, come Facchetti, a Lignano, come Corso…i più snob al massimo si concedevano la Sardegna)

E dall'1 agosto si partiva con le cronache dai ritiri: prima di Ferragosto non c'erano amichevoli estive.

Dunque tutto era scandito da un Calendario e da una Liturgia che oggi sarebbero impensabili.

I giornali riportavano ampiamente tutte le voci di mercato, mentre radio e TV, rigorosamente RAI, davano notizie solo delle "ufficialità".

Dunque sotto l'Hotel gallia, vicino alla stazione centrale, si assembravano campanelli di giornalisti, direttori sportivi, curiosi e facchini in livrea bordeaux.

Abitando non lontano dal Gallia, qualche volta, nei giorni caldi del mercato, gli ultimi, anch'io orecchiavo le voci, assai fantasiose, che rumoreggiavano intorno a quel sacro albergo.

Ricordo che, sfumato Eusebio con l'infausta - per noi - chiusura delle frontiere post Corea nel 1966, Herrera, persa la Coppa lo stesso anno, chiese a Moratti, giustamente, un rinforzo per l'attacco.

L'Inter avrebbe potuto acquistare l'astro nascente Gigi Riva, ma il mago voleva a ogni costo Pascutti del Bologna (che ci puniva sempre): anzi, l'idea aera rilevare Riva dal Cagliari e girarlo a Bologna.

Un'assurdità: l'affare non andò in porto e l'Inter prese l'ultratrentenne Vinicio, che fu un flop terribile.

Gli anni successivi Riva diventò l'uomo mercato, inseguito dalle tre strisciate, pronte a offrire 800 milioni per acquistarlo.

Ricordo, nelle mie peregrinazioni da flaneur intorno al Gallia, che un cameriere dell'albergo aveva diffuso la notizia che Riva era dell'Inter.

Ovviamente ci credetti, ma non fui il solo.

Il giorno dopo l'attaccante venne considerato vicinissimo all'Inter da tutti i quotidiani.

Nulla di vero: era già l'Inter di Fraizzoli ed era un'Inter che faceva sognare meno..

Sarebbe arrivato Mario Bertini, pagato 400 milioni, ragguardevole cifra e colpo di mercato comunque importante.

Il biglietto di presentazione ai tifosi di Ivanoe Fraizzoli


Hai reso perfettamente l'atmosfera di quegli anni e di quelle stagioni dove il calcio era "un'altra cosa"......
Complimenti.
E una sottolineatura per l'accenno "baudleriano" all'aristocratico girovagare nullafacente per le vie di Milano.....:ghigno:
 
E' IL CONTRARIO DI QUEL CHE DELIRANO I MEDIA: IL DERBY LO VINCE QUASI SEMPRE IL FAVOR

E' IL CONTRARIO DI QUEL CHE DELIRANO I MEDIA: IL DERBY LO VINCE QUASI SEMPRE IL FAVOR

A mia memoria, e non citandoli tutti, ma solo quelli che mi sovvengono.


ANNI 60-70

derby andata 1963/64: Inter arranca, Milan va bene: Inter-Milan 0-2

derby andata 1964/65: Inter senza Corso, Milan in formissima: Milan - Inter 3-0
ritorno 1964-65: Inter in rimonta, Milan in calo: Inter-Milan 5-2
derby 1966 e 1967: semplicemente Inter decisamente più forte. Risultati: Milan-Inter 0-1, Milan-Inter 1-2 Inter - Milan 4-0 e un pari
derby 68-69 : Milan scudettato, vincerà la Coppa Campioni, Inter che non è più la Grande Inter: Milan-Inter 1-0
derby 69-70: andata 0-0, ritorno, Inter in rimonta sul Cagliari, vince l'inter 1-0
derby 1970-71: come nel 1965. All'andata Milan in forma vince 3-0, al ritorno Inter in rimonta vince 2-0


TUTTE L EVOLTE HA VINTO LA FAVORITA, LA PIU' IN FORMA, LA PIU' FORTE!!!!
 
D

Denver

Guest
Moratti non volle fare uno sgarbo alla Sardegna portando via Riva dal Cagliari: non dimenticare dove si trova la Saras.......
 
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