Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

La peculiarità vorrebbe essere consentire ai più giovani di conoscere cose del passato che forse non sanno.

Mi giovo della mia anzianità

Seguo l'Inter degli anni '60 e ho avuto la fortuna di avere un padre molto appassionato che mi ha raccontato molto delll'Inter, anche dell'Inter di Meazza, di Wilkes, di Lorenzi, Nyers…

Insomma, copro quasi tutto il periodo storico (meno l'epoca dei fratelli Cevenini…) e ho una grande memoria, quasi autistica..
 
Ricordi di mio padre

Ricordi di mio padre

Mio padre fu un medico milanese, curiosamente scomparso proprio un giorno di luglio del 2006 in cui la squadra da sempre da lui odiata in principalità, la Juventus, venne retrocessa in B, con la sua reputazione..

Si occupava di diagnosi precoce dei tumori femminili e fondò un centro di avanguardia scientifica al Fatebenefratelli.

A parte questo, nei suoi racconti, risalenti a ben prima del 1998 che tutti voi ricordate, traspariva sempre come i ladri di Torino fossero sempre stati odiosamente favoriti dal sistema, fin da quando la famiglia Agnelli ne assunse il controllo.

Inoltre, negli anni del quinquennio bianconero 30-35, sorprendentemente, se vogliamo, la squadra del calcio spettacolare era l'Inter di Meazza, mentre la squadra cinica, quella che vinceva di misura grazie alla saldezza difensiva e, pare, con aiuti arbitrali rilevanti, era la Juve.


Per contro il Milan era inesistente. Mio padre non nutrì mai particolare rivalità o acredine antimilanista perché appunto all'epoca i rossoneri erano nulli (e l'Inter non perse derby in quel periodo per circa un decennio)
 
Ricordi di mio padre

Ricordi di mio padre

Come è noto l'Inter giocava in centro all'Arena, mentre il Milan a San Siro fin dagli anni '20

Una mia curiosità era il tipo di incitamento allo stadio negli anni '30.

Diceva mio padre che l'Inter, pur costretta a cambiare nome dal regime (Ambrosiana, come noto) venne sempre riconosciuta e incitata allo stadio come Inter

E questo è ovvio, direi.

Negli anni '30 comunque nessuno cantava allo stadio (lo facevano solo inglesi e scozzesi) mentre le urla erano intensi, così come erano frequenti i pestaggi. Il modo di incitare era comunque il classico In.ter In-ter, quello che oggi è scomparso…...
 
è vero che l'Inter era la squadra della borghesia…innegabile


solo che con un meccanismo che i sociologi ben conoscono, così come l'aristocrazia è imitata dagli snob borghesi, così la borghesia è ammirata e assecondata dalla maggior parte del popolo proletario, che desidera diventare "piccola borghesia"


questo spiega come mai l'Inter si trasformò in un fenomeno nazionalpopolare, al contrario del Milan
Era la squadra dei "sciuri" e tutti volevano essere sciuri….
 
Alto