Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

Ricordo, tra l'altro pare che quella campagna acquisti che fecero fu il motivo della nascita del fair play finanziario

ma fu una roba indecente perchè cr7 a 94 milioni, kaka 68 benzema e alonso 35 milioni l'uno

provarono a fare di tutto per fermare l'egemonia del barcellona, la squadra era fortissima. Perdere con il lione agli ottavi fu pazzesco
 

Maurolen

Titolare
  Bannato
Prendetevi due minuti e leggete questa romantica storia nerazzurra perché merita ⚫? Paolo Rossi: "La notte del 22 maggio camminavo per le vie di Milano e avevo una strana sensazione. Vedevo i ragazzi di 17-18 anni fare festa, io era più di 40 anni che aspettavo… Ci rimasi quasi male. Camminavo da solo. Andai fino in Piazza Duomo a vedere, in disparte, la gente che impazziva. Poi mi diressi verso casa, in Porta Romana. Eppure sentivo che stavo dimenticando qualcosa. Alle 6 del mattino mi svegliai di soprassalto. Mi stavo dimenticando una promessa fatta a mia mamma, mancata qualche anno prima. Mi aveva chiesto: «Se dovesse capitarmi qualcosa e l’Inter dovesse vincere la Champions, ricordati di portarmi un ricordo di quella serata». Mia mamma era più di un ultras. L’ultima partita che vide a San Siro fu un Inter-Borussia Moenchengladbach di coppa Uefa. Era con me ai popolari. A un certo punto la vidi schiaffeggiare un tedesco. «Mi ha insultato» si giustificò. E io: «Ma se non conosci nemmeno la sua lingua…». Da quel giorno, quando giocava l’Inter, l’ho sempre tenuta a casa. Soffriva troppo allo stadio. Con il ricordo di quella promessa, alle otto uscii di casa per andare da lei. Per strada c’erano tutti i residui dei festeggiamenti. I ragazzini andavano in giro con la sciarpa nerazzurra al collo. Ma mi colpì una figura, in particolare. All’orizzonte mi apparve un ragazzo, barcollante, con bandiera e sciarpa, visibilmente euforico. Si avvicinò. E, dopo avermi riconosciuto, gridò: «Campioni! Campioni! Dove sono gli altri?». «La festa è finita» gli risposi. E gli domandai: «Hai visto baracchini che vendono bandiere, sciarpe o gadget dell’Inter? Perché ho fatto una promessa a una persona che non c’è più». Lui si sfilò la sciarpa dal collo: «Questa è stata a Madrid, sono appena tornato. E’ tua!». Con la sciarpa al collo, andai al cimitero di Lambrate. Comprai delle margherite e la nascosi dietro ai fiori, non mi sembrava opportuno entrare in quel luogo come allo stadio. Mantenni la promessa fatta a mia mamma. Legai la sciarpa intorno alla sua foto. Ero imbarazzato. Mentre mi alzai, alla mia destra vidi un signore che stava piantando una bandiera dell’Inter di fronte a una tomba. Mi sorrise. C’era tanto nerazzurro al cimitero e il mio imbarazzo iniziale si trasformò in una risata quando vidi una Coppa dei Campioni gonfiabile attaccata all’ala di un angelo di un monumento funebre. Per me quel giorno in qualche modo è stato l’apice del calcio romantico. Oggi mi fermo a guardare i ragazzini che giocano proprio con quello spirito. Moratti questa storia la conosce già. Ora spero che il signor Zhang la legga per capire che cosa vuol dire essere interisti. Perché se l’atletica è uno sport, il calcio è una metafora della vita”.
 
Secondo me le top3 erano barca manutd e Chelsea
In seconda fila Liverpool noi e Bayern
Real Madrid al posto del Liverpool, e per il resto sono d'accordo.
Il Liverpool era a fine ciclo, tant'è che non passò nemmeno il girone , il Real è sempre il Real, avevano fatto un mercato faraonico condito dall' acquisto record di Cristiano Ronaldo.. sulla carta dietro alle 3, ma comunque in seconda fila.
nello specifico la prima fila era 1) Barcellona , 2) Chelsea, 3) Manchester United
il Barca era la più forte, ma il Chelsea nei favori partiva davvero vicina ai catalani
Squadra fortissima, matura, che nell' anno precedente era stata fermata solo da uno scippo ovrebesco in semifinale nei loro confronti, avevano aggiunto lo "specialista"della Coppa Ancelotti e alcuni suoi giocatori stavano giocando il miglior anno della carriera .. in primis Drogba, perchè il Drogba 2009-2010 nei numeri è stato il piu' forte di tutti
Per gli ottavi di finale infatti eravamo senz'atro sfavoriti. Averli superati, ed in modo convincente , ci diede una spinta e una convinzione fortissima, che era proprio tutto quello che ci era mancato fino ad ora.
Ricordo che non ci credevo per nulla alla vittoria della Champions , dopo quell' ottavo capii che stava nascendo davvero qualcosa di diverso. Impossibile ignorare questa percezione anche per i più miscredenti.
 
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