Storie, Anti-storie, Fanta-storie.

Muzungu

Campione
Sì, questo accadde quando Malta era diventata una base ben difesa. Nel 1940, quando l'Italia entrò in guerra, era invece quasi inerme eppure i nosti ammiragli non fecero nulla. Aspettavano anche loro che la guerra venisse vinta altrove, da altri, come dice @carlo314
Sì l'errore fu nostro che pensavamo ad una guerra breve e ad un trattato con gli inglesi a fine guerra invece di farli sloggiare subito dal Mediterraneo... d'altronde figuriamoci ai vertici della Marina non passava nemmeno per la testa di attaccare gli inglesi.

Nel corso della guerra comunque si arrivò ad un punto in cui Malta era talmemente indebolita che un'invasione sarebbe stata possibile poi come dice @Jack92 Rommel arriva a Tobruch e i piani cambiano...
 
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Ed é interessantissimo provare a ricostruire il perché... Che é poi l'aspetto interessante della storia per me, piú del calibro dei cannoni o del numero dei carri armati.
Graziani fa parte di una struttura il cui capo é Mussolini, convinto che la guerra sia finita, vinta da Hitler e che servano solo un po' di morti da gettare sul tavolo delle trattative. Questa idea dall'alto filtra verso il basso e nessuno é troppo interessato a prendere dei rischi.
Graziani si allinea perché a star fermi non ci si sbaglia: i Tedeschi sono a Parigi, magari invaderanno anche l'Inghilterra, basta aspettare... Ma qualcosa deve fare perché lo chiede Mussolini. La tira per le lunghe il piú possibile (intanto un po' di colpe puó darle a Balbo che é morto) e intanto chiede quindi alla sua intelligence di tabilire che cosa c'é in Egitto.
La sua intelligence naturalmente non é insensibile a questo clima di prudenza, che tanto la guerra la vincono gli altri, e gli dá una stima delle forze inglesi insensata, ma anche molto conveniente, quindi Graziani decide convenientemente di prenderla per buona... "Invade" l'Egitto ma si ferma subito perché non ha i camion per proseguire. Che é in parte vero, ma é anche vero che non ha camion perché li usa male per portare materiale non necessario in prima linea, per costruire un'acquedotto che dovrebbe servire all'avanzata (neppure ai tempi di Cambise...) e lascia in Tripolitania un'armata al completo a far la guardia a non si sa cosa. Se volesse come minimo potrebbe prendere i camion dell'armata in Tripolitania e usarli per l'avanzata in Egitto, ma non lo fa, e tutti sappiamo come andrá a finire.

Morale della storia: nessuno vuole fare la guerra sul serio e assumersi le responsabilitá del caso, i leoni dei proclami si trasformano in prudenti lumachine che si trincerano dietro a ordini e rapporti, primo non prenderle. E quando le prendono tutti in fondo non hanno colpa: Graziani non aveva un esercito mobile, i comandi di settore si sono fatti sorprendere ma loro avevano dato l'ordine di pattugliare il deserto... Perché é tutta gente che vive in un ambiente di tengo famiglia, ha una carriera, meglio non far niente e perdere una battaglia da innocenti che fare qualcosa e rischiare di vincerla, ma rischiare anche di passare dalla parte dei colpevoli se le cose vanno male.

E qui si torna al discorso fatto tempo fa su una "strategia" basata sul fatto che "gli altri" dovessero fare le cose al posto nostro.
Ne avevamo già parlato qualche mese fa sempre su discorsi inerenti alle "gloriose" guerre italiane.


Piuttosto a proposito di guerra oggi è una data di una certa importanza.
 
Secondo un'enciclopedia che possiedo, Malta era praticamente già presa, il piano era pronto, le forze addestrate per mesi, Kesselring e Cavallero erano già d'accordo su tutto, persino Hitler si era deciso a dare il suo consenso: dopo la presa di Tobruk, Rommel avrebbe dovuto fermarsi, attendere la presa di Malta, e poi ripartire

Succede però che Rommel conquista Tobruk, e preso dalla foga annuncia di voler continuare l'avanzata, perchè Alessandria è praticamente li, dai, ci siamo!

Al rifiuto di Kesselring, suo superiore, Rommel va diretto a lamentarsi da Hitler, ed essendo un suo pupillo ottiene da questi il permesso di continuare l'avanzata, togliendo forze al piano per Malta (per evitare ulteriori beghe con Kesselring, Hitler arriverà addirittura a promuovere Rommel Feldmaresciallo, facendolo pari grado di Kesselring :cod )

e gli italiani tornano a casa con la coda tra le gambe, lasciando praticamente una portaerei tra l'italia e l'africa in mano agli inglesi

Rommel era un pazzo. Un pazzo di quelli in senso "buono", ma sempre pazzo. Spregiudicato, imprevedibile e soprattutto ben poco controllabile dalla gerarchia militare. Unisci questo carattere a un talento naturale per la strategia e ottieni appunto Rommel.
 

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Opportunismo e furbizia da quattro soldi: Mussolini doveva credere che Hitler fosse proprio scemo e si facesse impressionare da operazioni del genere; qualche roccia delle Alpi Occidentali presa ai Francesi, già battuti dai Tedeschi. Un pezzetto di deserto preso agli Inglesi.
Risultato: lo sciocco, inetto e irresponsabile si rivelò Mussolini.

Sciocco, inetto e irresponsabile e contornato da uno stuolo di corrotti e in malafede che per compiacerlo gli hanno sempre taciuto le condizioni del nostro poderoso esercito.
 

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Rommel era un pazzo. Un pazzo di quelli in senso "buono", ma sempre pazzo. Spregiudicato, imprevedibile e soprattutto ben poco controllabile dalla gerarchia militare. Unisci questo carattere a un talento naturale per la strategia e ottieni appunto Rommel.

Con il vantaggio che finchè non sono comparsi sulla ribalta i Montgomery, gli Eisenhower etc etc si è ritrovato con avversari che vincevano quando avevano la netta superiorità di mezzi, un po' come Lee fino all'arrivo di Grant. In Africa Auchinleck ha fatto più danni delle cavallette, fosse rimasto lui al comando Rommel sarebbe arrivato alle piramidi
 
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