Cosa c'entra Suning con le scelte che Chelsea, Manchester United, City o Barcellona hanno fatto per il loro CEO?
La sola cosa che sto dicendo è che gestire un'azienda non è una cosa che si improvvisa. Se uno ha fatto il giocatore significa che negli anni in cui dovevi formarti stavi a correre dietro ad una palla. Mi pare piuttosto irragionevole pensare che nel momento in cui uno si ritira dal calcio poi sia pronto a rispondere a domande che abbracciano tutti gli ambiti, da quello commerciale a quello finanziario, da quello relativo alla comunicazione fino alle strutture. Il CEO questo deve fare, quotidianamente. Che genere di preparazione ti dà a fare questo essere stato calciatore? Diverso se parlassimo di fare il DS. Quello è un ruolo specifico che ha a che fare con la gestione tecnica di una rosa.
Peraltro per ora non mi pare che Suning abbia scelto di affidare la presidenza al giovane Zhang, quindi non so bene come la mia posizione possa essere aziendalista.
Per il resto, credo che mi troverò tendenzialmente spesso in accordo con le scelte di Suning, non perché Suning è la proprietaria della squadra che tifo ma perché la sta gestendo in una maniera moderna e razionale che è conforme ai principi che sono miei. Quei principi sono miei perché funzionano, mica per questioni di principio. Moratti era il proprietario della mia squadra e gli volevo bene, ma non ero praticamente mai in accordo con la sua gestione perché era una gestione tremenda ed infantile. Se Suning fa scelte altrettanto tremende ed infantili (e l'acquisto di Mario e Barbosa potrebbe così configurarsi) le criticherò come ho criticato le varie rocambolesche sciocchezze di chi lo ha preceduto.
La tendenza c'è perché rispetto ad anni fa le società sportive sono drammaticamente cresciute come complessità strutturale. Il campo, il mercato sono ora solo una piccola parte di quello di cui un dirigente deve occuparsi. Tu puoi benissimo non condividere questa tendenza, quello è legittimo, ma non aspettarti che cambi perché lo ritengo decisamente improbabile. A meno che non si parli di società che hanno alle spalle una struttura superiore che si occupa di tutto ciò che non è calcio giocato. E questo Suning potrebbe pure farlo... ma perché inserire un'altro anello alla catena di comando, che già ora è complessa? In gergo questo si chiamerebbe "managing a 2-floors building from the penthouse". Poi mi risulta che Zanetti stia studiando. Se lo sta facendo con serietà (e questo non posso saperlo) magari tra qualche anno puoi avere un uomo che mette assieme la figura cara ai tifosi, l'uomo di campo, e almeno una qualche competenza in termini di gestione societaria.
Quanto a Zhang jr., il presidente non è il CEO, non deve gestire la società. Deve indicare, insieme al board, un indirizzo strategico. È molto giovane, ma questo è sia un rischio che un vantaggio. La giovane età non ha creato problemi a Zuckerberg che si trovava ad affrontare quotidianamente questioni ben più complesse.
P.s. La moglie di Moratti non so che formazione avesse. Quella di Zhang jr. invece sì.