Suning

Biscione63

Vice capitano
La prestazione rimane pessima. 11 contro 10 e rischiavano pure di pareggiarla. Giocatori che hanno dna da perdenti. Rafinha che non gioca da un anno ha fatto vedere la sicurezza che ti insegnano a barcellona nelle giocate. Spero parta titolare perche e l unico con un po di classe. Vecino e borja pessimi ma se sono arrivati dietro all inter dell anno scorso ci sarà un motivo e noi li siamo andati a prendere bha. C e da rifondare via i brozovic i perisic i candreva e anche i miranda che oramai e qui solo per lo stipendio.

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in generale concordo con questa analisi, personalmente le cessioni le avrei fatte già l'estate scorsa, alle giuste plusvalenze

Rafihna purtroppo non credo abbia 90 min nelle gambe e venendo da un lungo infortunio credo non vogliano rischiare, visto che abbiamo come possa cambiare la partita

Per BV/Vecino non puo essere un parametro che vengono da chi ci stava dietro, altrimenti non fai mercato che dalla Juventus Roma, Napoli etc non viene nessuno e Dybala era retrocesso in B
BV è stata una buona operazione come costo/qualità/funzionalità nell'immediato, non è certo un prospetto futuro
Ma ha grande visione di gioco e palleggio, Rafihna lo cercava spesso come altra boa per far girare palla
Vecino è in forte flessione, ma come BV hanno fatto molto bene all'inizio e

Diciamo che non sono queste 2 operazioni/costi che sono state completamente sbagliate
Al momento di tutti gli acquisti Dalbert manca all'appello e sono 20 mil che pesano molto per la ns situazione
 

Biscione63

Vice capitano
E Suning prepari 80 milioni per i riscatti di Rafinha e Cancelo più altri 100-150 per 2-3 giocatori seri da INTER.
Altrimenti la Rube ne farà altri 10 consecutivi :facepalm:

non saremo noi che la prossima stagione possiamo contendere lo scudetto ai gobbi
sperando ovviamente che lo vinca il Napoli quest'anno

SE raggiungiamo la CL (4 posto) i prossimi obiettivi realistici sono lottare per il 2/3 posto + superare i gironi CL + arrivare magari in finale CI
 

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
non saremo noi che la prossima stagione possiamo contendere lo scudetto ai gobbi
sperando ovviamente che lo vinca il Napoli quest'anno

SE raggiungiamo la CL (4 posto) i prossimi obiettivi realistici sono lottare per il 2/3 posto + superare i gironi CL + arrivare magari in finale CI

Assolutamente. Anche perche' gia' abbiamo una rosa minima e con il solo Santon del vivaio l'anno prossimo sara' un'impresa fisica affrontare il girone di CL. O abbiamo un kulo clamoroso col sorteggio, altrimenti l'opzione piu' credibile sara', almeno per il prossimo anno, una ritirata strategica in EL, incassando comunque un fottio di soldi.

Intanto Kondo/cancelo, imho, e' uno scambio mascherato. Le cifre in ballo fanno chiaramente intendere che entrambe le parti riscatteranno il giocatore dato che entrambe ci guadagnano:

- il Valencia fa super pv su cancelo e si becca i 10mln extra per pagare los tipendio di Kondo prima di cederlo/rinnovarlo
- noi ci liberiamo dell'ammortamento di Kondo, spostandolo su un giocatore che ha molta piu' possibilita' di essere un titolare da noi. Oltre a prendere 4 invece di 7 lordi. inoltre ci facciamo pure un pelo di PV
 
Rafinha e Karamoh, il nuovo che avanza: l’Inter svolta e trova qualità e freschezza

Il centrocampista brasiliano e il talento francese protagonisti nel successo di ieri pomeriggio sul Bologna
di Fabio Alampi, [MENTION=2220]Fabio[/MENTION]Alampi 12 febbraio 2018, 8:00


Sarà anche che in questo momento dai suoi centrocampisti Spalletti riesce a spremerne poca, ma la qualità di Rafinha è tutta lì da vedere. E nella staffetta con Brozovic c’è la fotografia di un’Inter che schifa le vie di mezzo. Fuori il croato ciondolante beccato dal pubblico, dentro il brasiliano felpato osannato come nuovo messia. Sarà un caso, ma tempo 5 minuti l’Inter ha svoltato proprio grazie all’ex Barça e a Karamoh.
I due invocati da Massimo Moratti per dare la scossa a una squadra accartocciata su se stessa. Il tocco di prima a innescare il francese per la rete del 2-1 viene replicato dopo 3′ con un guizzo da pantera e palla a mandare di nuovo in porta l’ex Caen, ipnotizzato da Mirante. Passano altri 2′ e una mossa felina di Rafinha costringe Mbaye all’entrataccia che lascia il Bologna in 10. Di fatto l’ultimo arrivato in una manciata di minuti ha squarciato in due il match come una tela di Lucio Fontana. Ma più dei singoli episodi, a colpire è la sensazione che il ragazzo di San Paolo che giusto oggi compie 25 anni possa illuminare quella zona chiave a ridosso dell’area avversaria dove l’Inter stentava anche quando piovevano vittorie.

Ed è come se ieri Spalletti avesse consegnato nei piedi di Rafinha la svolta «centrista» nel giorno in cui le ali in difficoltà sono finite una in panchina (Candreva) e l’altra a fare l’interno (Perisic). Perché il ragazzo con quel mancino fatato taglia e cuce solo palloni d’alta sartoria, vede la giocata con quell’anticipo che fa la differenza tra un buon giocatore e un campione, salta l’uomo con facilità e soprattutto verticalizza (e bene) appena può. Ieri poi ci ha messo anche la grinta che non ti aspetti – vedi doppio tackle consecutivo e braccia mulinate a gasare San Siro – e anche una sensibilità da… medico.

«Perché ho tolto Karamoh e non Perisic che aveva problemi alla spalla – racconta infatti Spalletti –? Yann aveva subito un lieve indurimento, all’inizio mi ha detto che stava bene ma poi Rafinha mi ha fatto cenno che c’era qualche problema col francese». Cui poi ha dedicato la foto sui social, con la dedica: «Grande sforzo. Nessuno ha detto che è facile. Felicitazioni fratello». Ancora più importanti le opzioni tattiche che si aprono grazie alla duttilità di Rafinha. Che va a nozze da trequartista ma ieri si è mosso pure a destra e può ricoprire qualsiasi ruolo dalla metà campo in su. «Lui ha grandissima qualità – spiega Spalletti -, è un centrocampista offensivo o una punta. Certo, per ora non ha la corsa per le scorribande sulla fascia e non gli si può chiedere di inseguire un avversario fino alla propria area. Non ha ancora i 90′ nelle gambe e la sua situazione va monitorata. Gestendo anche gli allenamenti perché ogni tanto gli si gonfia ancora il ginocchio che l’ha costretto ad un anno di stop». Ora torneranno i dibattiti sulla possibile titolarità di Rafinha già dalla prossima sfida, sabato sera a Marassi contro il Genoa. Quando però ti bastano 10 minuti per strapazzare una partita forse puoi anche permetterti di prendertela con calma.

(La Gazzetta dello Sport)
 
D

Denver

Guest
La prestazione rimane pessima. 11 contro 10 e rischiavano pure di pareggiarla. Giocatori che hanno dna da perdenti. Rafinha che non gioca da un anno ha fatto vedere la sicurezza che ti insegnano a barcellona nelle giocate. Spero parta titolare perche e l unico con un po di classe. Vecino e borja pessimi ma se sono arrivati dietro all inter dell anno scorso ci sarà un motivo e noi li siamo andati a prendere bha. C e da rifondare via i brozovic i perisic i candreva e anche i miranda che oramai e qui solo per lo stipendio.

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