Intanto il Boavista, che dopo la retrocessione a tavolino per illecito nel 2008 era sprofondato nell'anonimato della serie C, dall'anno prossimo torna nella massima serie...ecco come...
La Lega portoghese ha, ufficializzato che nella prossima stagione il Boavista sarà riammesso in Prima Divisione da dove fu cacciato nel 2008 per effetto della Calciopoli portoghese, ribattezzata 'Apito dourado' (fischietto d'oro). I fatti sono noti. Tre club (Porto, Boavista e Uniao Lieira) furono accusa di aver corrotto un gruppo di arbitri e finirono sotto processo con penalizzazioni farsa per Porto e Uniao e retrocessione per il Boavista.
Lo storico club di Oporto cadde in Secondo Divisione e iniziò un periodo di crisi economica che finì per cancellarlo dal panorama del calcio portoghese nel quale è recentemente ricomparso. I dirigenti, però, iniziarono una dura battaglia giudiziaria contro la Federazone portoghese e nei mesi scorsi il Tribunal Administrativo de Circulo di Lisbona (paragonabile al nostro Tar) ha dato ragione al Boavista chiedendo alla Federazione di cancellare il verdetto del Consiglio di Giustizia che aveva reso operativa la retrocessione del 2008. Vicenda spinosa, con richiesta di indennizzo da 23 milioni di euro e ricorsi (bocciati) della Federazione.
In Portogallo il calcio si è piegato a un tribunale amministrativo. La prossima stagione il campionato sarà allargato da 16 a 18 squadre, cambiando il sistema di retrocessioni, per fare posto al Boavista.