Vino e dintorni

Post da incorniciare:
1) de Bartoli RISERVA è stato pre me come per San Paolo sulla via di Damasco;
2) D'Araprì è la fra le 10 cantine che preferisco da sempre (il loro pas dosè è incredibile, soprattutto visto il prezzo);
3) ovviamente Charles Heidsieck è il mio champagne preferito, fra i "base" secondo me ora come ora può sorpassare Roederer.

Mi ritengo fortunato perché ho avuto modo di assaggiare tutti i prodotti delle due Maison in questione, con eccezione delle cuvee de prestige (Cristal e Blanc de Millenaires): che dire, stiamo parlando di prodotti straordinari. Sui base se la giocano alla grande, un gradino sotto metto Pol Roger e Bollinger, per restare in tema di grandi Maison. Sui millesimati invece ha preferito Heidsieck sul rosè mentre Roederer sul blanc de blancs.

In ogni caso stiamo parlando di prodotti con una qualità eccelsa.
 
Mi ritengo fortunato perché ho avuto modo di assaggiare tutti i prodotti delle due Maison in questione, con eccezione delle cuvee de prestige (Cristal e Blanc de Millenaires): che dire, stiamo parlando di prodotti straordinari. Sui base se la giocano alla grande, un gradino sotto metto Pol Roger e Bollinger, per restare in tema di grandi Maison. Sui millesimati invece ha preferito Heidsieck sul rosè mentre Roederer sul blanc de blancs.

In ogni caso stiamo parlando di prodotti con una qualità eccelsa.
Se ti capita prova anche Lallier: ho conosciuto il produttore e il distributore e ti dico che il loro base ricorda molto Lanson Extra-age (fresco e fine ma anche consistente) tant'è che glielo dissi sperando di non aver detto una puttanata e invece mi confermarono che era il loro intento.

Piuttosto, dato che ti vedo ferrato: Champagne buoni che ancora non costano un'occhio della testa?
 
Se ti capita prova anche Lallier: ho conosciuto il produttore e il distributore e ti dico che il loro base ricorda molto Lanson Extra-age (fresco e fine ma anche consistente) tant'è che glielo dissi sperando di non aver detto una puttanata e invece mi confermarono che era il loro intento.

Piuttosto, dato che ti vedo ferrato: Champagne buoni che ancora non costano un'occhio della testa?

Eh, mi verrebbe da dirti che stiamo parlando di prendere terni al lotto, non perché dubito della capacità produttive ma perché, champagne buoni che non abbiano prezzi alti li trovi dai vigneron, cioè le cantine piccole. Solo che, quando apri un vino di una maison, sopratutto con riferimento alle basi, sai che, nonostante le annate, nel bicchiere troverai proprio quel che ti aspettavi.
Con i piccoli è diverso, perché loro sono molto più soggetti alle differenze delle varie annate, e un produttore che quest'anno ti lascia a bocca aperta magari l'anno prossimo produce cose terribili.

Posso darti alcuni riferimenti: Mathieu Princet per il brut premier cru, sicuramente Lemaire, poi assolutamente Michel Marcoult (mi ha sorpreso l'Exception). Più commerciale H. Blin. Purtroppo ne avevo altri di cui però non ricordo i nomi.
 

Numerodue

Leggenda
  Moderatore
  Supporter
  Mod dell'anno
Concordo fino ad un certo punto. Ci sono cantine che lavorano bene e cantine che lavorano male, cantine che hanno costi più alti e cantine che hanno costi più bassi: un amarone per forza di cose deve costare di più di un vino non passito, un metodo classico per forza di cose deve costare molto più di uno charmat.

Poi, se mi dici che un Romaee Conti non giustifica il prezzo di svariate migliaia di euro a bottiglia, ti do ragione, per quanto ci sia ricerca dietro al prodotto, ma li subentrano due fattori: il fatto che i francesi sappiano vendersi dannatamente bene (da questo punto di vista noi siamo indietro di anni e anni) e il classico fattore marketing (il classico esempio è quello della Ferrari/Panda: chiaro che anche nel vino c'è chi è una Ferrari e chi è una Panda, e tante volte il proprietario della Ferrari manco la sa guidare. Anche nel mondo del vino, moltissimi aprono bottiglie da migliaia di euro che riuscirebbero a stento a distinguere da un prosecco o da un tavernello).

(y) però spesso non è un male perchè certe realtà vivono grazie a questi fessi danarosi... E' un po' come il discorso auto che facevo con TonyPacati nel baretto, ci sono auto da ricchi e auto da arricchiti, lo stesso è per il vino.
 

Giuse1979

Vice capitano
domandone...ma vini Cinesi? nessuno ha avuto modo di cimentarsi?
mi ricordo al corso di degustazione che colui che teneva le lezioni ci raccontò di come rimase stupito insieme ad altri suoi colleghi quando scoprirono di aver dato più della metà delle medaglie a vini cinesi in un concorso internazionale a etichette coperte in cui era tra i giudici.
ormai i confini della viticoltura sono definitivamente andati oltre ai soliti noti paesi produttori.
 
domandone...ma vini Cinesi? nessuno ha avuto modo di cimentarsi?
mi ricordo al corso di degustazione che colui che teneva le lezioni ci raccontò di come rimase stupito insieme ad altri suoi colleghi quando scoprirono di aver dato più della metà delle medaglie a vini cinesi in un concorso internazionale a etichette coperte in cui era tra i giudici.
ormai i confini della viticoltura sono definitivamente andati oltre ai soliti noti paesi produttori.
mai provati ma me li aspetto come gli americani: tecnicamente perfetti. D'altronde se il patron di Louis Vuitton ha investito miliardi in Cina è perchè si vende bene.
Saranno i classici rossi muscolosi iper-ultra sensoriali, ma resta il fatto che saranno bombardati di pesticidi, fatti sulla pelle di operai sottopagati e senza anima.
Non ne faccio un discorso d'elite per cui solo noi e i francesi possiamo fare vini, dico solo che se lavori così fra 100 anni non hai radicato nella cultura cinese un beneamato ***** della cultura del vino e che resterà un mero prodotto da investimento/facile guadagno; e se queste sono le condizioni se lo possono bere appunto gli arricchiti (visti i prezzi).
 
Alto