Bisogna avere il coraggio dell'onestà. Da entrambe le parti.
Per me è difficile perchè è un allenatore, anzi, l'unico allenatore dell'Inter che sono riuscito ad odiare. Ma le cose vanno dette come sono.
Ha fatto bene un po' ovunque? Ha a volte cavato sangue dalle rape? E' come dice winston_smithII competente e preparato? Sì, chiaro che sì. Sono dati oggettivi.
Però all'Inter ha toppato, e ha toppato di brutto. Dopo un anno e mezzo (!!!) nelle sue mani l'unica cosa che era in grado di produrre la squadra era una insopprimibile voglia di pennichella con un calcio soporifero, noioso, monotono e inguardabile. E addirittura in via di peggioramento, è questa la cosa più importante. Andare allo stadio era una vera e propria tortura e infatti eravamo sempre più pochi e comunque sempre più annoiati. Non c'era più entusiasmo e l'aria era diventata sempre più irrespirabile. Anche questi sono dati oggettivi, non è onesto affermare il contrario.
E andare sempre alla ricerca del modo di avvalorare le proprie tesi con teorie pseudo-sillogistiche (da entrambe le parti, sia chiaro) anche questo non è onesto. I fatti sono lì, e sono inconfutabili.
Il suo limite all'Inter è stato quello di non aver capito il suo limite e alla fine è andato a intrappolarsi in una ragnatela dalla quale non ne usciva più, anzi, più si dibatteva più ne restava prigioniero. L'esonero è stato un bene per noi ma anche e soprattutto per lui.