Werckmeister Harmonies

FrancescoSC

Campione
  Interfan del mese
Mai, mai, scorderai l'attimo, la terra che tremò
L'aria si incendiò e poi silenzio.
E gli avvoltoi sulle case sopra la città senza pietà
Chi mai fermerà la follia che nelle strade và.
Chi mai spezzerà le nostre catene.
Chi da quest'incubo nero ci risveglierà chi mai potrà
 
io
fortuna che ho un cevvello eccezziunalo
veramente eccezziunalo
ma
la gente mi ritiene un animalo
gran bell'animalo
poppute' campa' parapa'
m'hanno fatto emigra'a'a'!
ma
fortuna che ho un cevvello eccezziunalo
veramente eccezziunalo
si
io mancio le orecchiette
ma al cavialo
so istesso di un maialo
 
Uccidete la libertà
e servitevi dei peggiori
per un sollievo insaziabile.

Rincorrete sogni e fatene un fagotto;
non c'è niente di più distruttivo
di un'anima in cerca di cose impossibili.

Concedetevi agli errori
più disgustosi
e alle scelte più inopportune,
niente di così semplice
in questo universo delirante

e se non riuscite a sorridere
della vostra malagrazia
cambiate lo sguardo;
fatevi di tutto
e se non ci riuscite
andate ad osservare
i grappoli d'uva di settembre
che spuntano nelle colline
e amate ciò che desiderate
ma non fate l'errore
contrario;

coltivate bellezza
e dimenticate la distruzione:
datevi in pasto ai servi
ma tenetevi lontani dai padroni.

Svuotate i posacenere di nascosto
e affrontate gli odori dell'odio;
se non ci riuscite
andate a guardare le onde
più alte del vostro ego
e soffocate
in pace

ma se non ci riuscite
alzate la musica
e prendete distanza dal vostro terrore:

niente di più semplice
in questo universo malato,

Osservate le stelle
slogandovi il collo
e parlate di tutto ciò
che non vi appartiene
con disperata speranza;

se non ci riuscite
accarezzate i vostri animali
ed innamoratevi
di quegli occhi spalancati

senza aggiungere nulla
di vostro,
senza aggiungere
una sola dannata parola.

Se non ci riuscite
morite pure
tra le braccia di donne orrende
che vi hanno già imprigionato
costringendovi a mentire
sulla vostra libertà

e allora
leccate al sacrificio
che vi siete scelti

e se non ci riuscite
dimenticate tutto
lasciando che questo vento gelido
vi avvolga.
 
Tout a été dit cent fois

Tout a été dit cent fois
Et beaucoup mieux que par moi
Aussi quand j'écris ces vers
C'est que ça m'amuse
C'est que ça m'amuse
C'est que ça m'amuse et je vous chie au nez


Tutto è stato detto cento volte

Tutto è stato detto cento volte
E molto meglio che da me
Sicché quando scrivo versi
È che ciò mi diverte
È che ciò mi diverte
È che ciò mi diverte e vi cago sul naso.

(Boris Vian)
 

ufo club

Vice capitano
quann'éramu 'nta i barracchi
un'néramu cuntènti,
ca vulìamu a casa nova 'e muratùra ...
ma nun pinzavamo ca quannu càttimu
nì rumpimmu 'i mussa ...
 

FrancescoSC

Campione
  Interfan del mese
si sta come
d'estate
nel forno
le patate

ODE ALLA PATATA (P.Neruda).

Papa,
ti chiami
papa
e non patata,
non nascesti castigliana:
sei scura
come
la nostra pelle,
siamo americani,
papa,
siamo indios.
Profonda
e soave sei,
polpa pura, purissima
rosa bianca
sepolta,
fiorisci
là dentro
nella terra,
nella tua piovosa
terra
originaria…

Papa
materia
dolce,
mandorla
della terra…

Onorata sei
come
una mano
che lavora nella terra,
familiare
sei
come
una gallina,
compatta come un formaggio
che la terra produce
nelle sue mammelle
nutrici,
nemica della fame,
in tutte le nazioni
si piantò la sua bandiera
vittoriosa…

Universale delizia,
non aspettavi
il mio canto,
perché sei sorda
e cieca
e sepolta.
A malapena
parli nell’inferno
dell’olio
o canti
nelle fritture
dei porti,
vicino alle chitarre,
silenziosa,
farina della notte
sotterranea,
tesoro infinito
dei popoli.
 
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