Siamo qui spogli
come alberi o grano
a pretendere un vento
che ci lasci addolcire
le miserie oltraggiose
che impigriscono i canti
siamo stanchi di avere
senza mai poter dare;
siamo stanchi di sguardi
in disunite stagioni
che ricongiungono al grembo
depravati mercanti
io lo so, tu lo sai,
siamo fatti di niente
e speriamo ignoranti
luminosi bagliori.
Siamo qui derelitti
come carni spietate
per la bocca dei porci
che ci leccano il culo
mentre stiamo fingendo
un'emerita patria
povera solamente
per chi la sa cantare
piuttosto che erigere
statue o stazioni
clavicembali sghenghi,
malfamate intenzioni,
tentativi di sguardi
da un po' già lacerati
come certe, offuscate,
presunzioni cretine.
AH! Vedi Obdulio, t'ha ascoltato... Ora te la vedi tu...