Gigi Garanzini nell’edizione odierna de La Stampa ha commentato la sesta giornata di Serie A, con una parentesi sull’Inter.
“La domanda sull’Inter è la stessa di due stagioni fa, ai tempi della fuga iniziale targata Mancini in cui i risultati fioccavano e di gioco non c’era traccia. Ma se non altro è proiettata nel futuro. Quella sul Milan è invece assai più attuale, perché è vero che in campo i milioni non vanno: ma dopo averne spesi un paio di centinaia, mal contati, due sconfitte secche come quelle subite contro Lazio e Sampdoria un certo rumore lo fanno. Andiamo per ordine, di classifica. […] Ora la domanda è tornata d’attualità, perché la classifica dice che l’Inter è a un passo dalla coppia Napoli-Juventus e a prima vista ne rappresenta l’unica alternativa. Mentre chi ha seguito le tre ultime uscite sa che contro Crotone, Bologna e Genoa sono piovuti punti davvero casuali in rapporto a quel che sui tre campi si è visto. Quindi? Quindi questa versione nerazzura appare più solida di quella, i due soli gol al passivo significano solidità, la presenza di Spalletti è più rassicurante rispetto a quella del secondo Mancini. Ma un conto è cavarsela contro avversari di secondo piano: altro è questa modestia di manovra contro ostacoli alti […]”, scrive il giornalista.