E’ ancora tutta da decifrare la nuova Inter di Luciano Spalletti, eccellente in termini di risultati, ma ancora da rivedere se si parla di gioco. Il tecnico di Certaldo lo sa, come scrive La Gazzetta dello Sport nella propria edizione odierna, e toccherà i punti giusti per migliorare in ciò in cui i nerazzurri possono farlo: “‘La squadra ha iniziato da poco e ancora non è riuscita a fare quei miglioramenti che l’hanno completata come qualità — ha argomentato l’allenatore nerazzurro — Queste partite, su questi campi, se non le chiudi soffri fino in fondo’. Ecco una delle rughe su cui bisogna massaggiare per evitare che si approfondisca. Chiudere le partite quando si capisce che c’è margine, non abbassare la concentrazione, giocare costantemente come se la partita fosse inchiodata sul pareggio”.
Il tecnico di Certaldo non è preoccupato dei momenti di pausa che l’Inter si concede durante la partita e sa che questo fattore potrà essere messo a punto col tempo: “‘Non sono preoccupato, conosco il valore dei miei giocatori. Questi calciatori mi piacciono e mi piaceranno fino all’ultima partita. Abbiamo subito delle ripartenze perché volevamo stare lì, alti. A volte non riusciamo a dare continuità alle dimostrazioni di carattere e andiamo in difficoltà. Veniamo da certi campionati e non si può guarire in un giorno’. Per lunghi tratti però la manovra è stata lenta, prevedibile. Un difetto emerso anche nelle precedenti uscite di questa Inter. Difetto di fabbricazione vista l’assenza di un incontrista. Ma dato che la struttura della squadra sarà questa almeno fino a gennaio, Spalletti continuerà a lavorare per rendere più ‘artistica’ l’Inter da metà campo in su”.
Non è fortuna, secondo Spalletti, quella dell’Inter, che ora si trova al secondo posto in classifica in compagnia della Juventus: “‘Siamo fortunati? Provino ad affrontarci gli altri, poise ne accorgeranno. Possiamo essere più pazzeschi, certo, ne abbiamo le qualità’. Nel cantiere Inter uno degli argomenti più discussi è quello del trequartista. L’impressione è che la base sia stata trovata e che per il derby non ci saranno grossi cambiamenti. ‘L’Inter è pronta per qualsiasi partita al di là di chi sia l’avversario. I cali di atteggiamento non ci devono stare, ma questa squadra l’anno scorso è arrivata a trenta punti dalla Champions quindi deve mettere a posto ancora alcune cose. Contro il Benevento dovevamo gestire meglio alcuni momenti, poi ci sono stati tratti di gara in cui pensavamo fosse facile, invece la palla deve fare sempre lo stesso rumore…’. Il rumore da Inter, quello che porta a stare lassù. Mantenendo la concentrazione pertutta la partita”, conclude La Gazzetta dello Sport.