Al 94’ esplode la gioia nerazzurra: un cross di Barella — entrato dalla panchina — viene deviato da Frese e finisce alle spalle di Montipò, protagonista fino a quel momento. È il gol che decide la sfida e consegna all’Inter una vittoria sofferta ma fondamentale per 2-1 contro il Verona.
Per oltre 40 minuti i nerazzurri avevano dato l’impressione di poter gestire il match con tranquillità: il vantaggio firmato da Zielinski (gol bellissimo, da un calcio d’angolo perfetto di Calhanoglu) sembrava indirizzare la partita. Poi, poco prima dell’intervallo, il calo di concentrazione che ha rimesso in corsa l’Hellas, bravo a sfruttare l’occasione e a pareggiare con Giovane.
Chivu, che aveva scelto un ampio turnover in vista della Champions, ha rischiato più del previsto: solo Zielinski ha davvero brillato tra i titolari mentre il resto della squadra ha faticato a trovare ritmo e intensità. Dopo il pareggio, il Verona ha addirittura sfiorato il colpaccio sul finale di primo tempo, costringendo l’Inter a una ripresa tutta in salita.
Nella seconda parte di gara, i cambi del tecnico hanno dato nuova energia ai nerazzurri. Lautaro e Bonny non hanno inciso, meglio Calhanoglu e Pio, quest’ultimo decisivo nell’azione del gol finale. Alla fine, proprio quando sembrava inevitabile un pari, Barella ha trovato la giocata giusta che vale tre punti pesantissimi.
L’Inter sale così al secondo posto con 21 punti, mentre per il Verona resta solo l’amarezza di una sconfitta maturata nel finale — l’ennesima di una stagione ancora senza vittorie. Per la squadra di Chivu sono 8 vittorie nelle ultime 9 partite.
