Tre partite in poco più di una settimana. E’ questo il programma che attende l’Inter al rientro dalla pausa. Verona, al Bentegodi, sabato 23, Lipsia martedì 26 e Fiorentina, al Franchi domenica 01 dicembre. Il futuro nerazzurro passa da qui e dall’importanza che va data a queste tre sfide
Due trasferte da prendere con le pinze
Dopo aver giocato due gare di campionato tra le mura amiche, ora, ad attendere l’Inter ci sono due trasferte di campionato. Due partite diverse, ma, al tempo stesso molto simili tra di loro. Due gare, prima di tutto impegnative.
La prima trasferta sarà, come per tutte le squadre, inevitabilmente condizionata dalle fatiche accumulate in nazionale, soprattutto per quei giocatori che rientreranno da oltreoceano. Questa però non deve essere una scusante perché, sulla carta, l’Inter ha a disposizione un turno favorevole rispetto alle due principali antagoniste, Juventus e Napoli, impegnate rispettivamente contro Milan e Roma. Tra le tre sfide che attendono i nerazzurri, quella di Verona è quella che dovrebbe vedere maggiormente le “seconde linee”. In attacco, ad esempio, non è utopia pensare al duo europeo che domenica hanno terminato i loro impegni e sono già tornati a lavoro con Inzaghi. Vincere e vedere l’effetto che fa.
La domenica successiva c’è la sempre impegnativa trasferta di Firenze. Gli ultimi risultati dicono che la viola ha cominciato a girare secondo le volontà del suo mister, Raffaele Palladino. Quest’aspetto sicuramente complica la trasferta in quella che fu la città natale di molti geni del panorama culturale italiano. Tornare con i 3 punti potrebbe essere paragonato ad una rima di Dante o ad un dipinto di Raffaello
Due trasferte impegnative. Due trasferte in cui fare il massimo
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Futuro nerazzurro in Champions
Menzione, oltre che capitolo, a parte merita la Champions. L’Inter ha guadagnato una posizione di tutto rispetto che potrebbe agevolare il futuro nerazzurro. Un’agevolazione che potrebbe essere ampliata dalla partita casalinga con il Lipsia.
La formazione tedesca, che nel suo percorso ha già incrociato i tacchetti con la Juventus, è ancora ferma a 0 punti in classifica. Questa difficoltà è un dettaglio che i nerazzurri devono cercare di sfruttare a proprio favore. Una vittoria metterebbe in discesa il percorso.
A 4 gare dal termine, la sensazione è che con due vittorie la formazione di Simone Inzaghi potrebbe assicurarsi un posto tra le prime 8 della competizione evitando lo scoglio degli spareggi di febbraio. Un particolare non da poco. E’ facile prevedere che per questa sfida importante l’Inter, davanti al pubblico amico possa indossare, in termini di formazione, il suo abito migliore. Battere il Lipsia per prenotare, con la prevendita, un posto al sole degli ottavi
Fare l’Inter e vedere l’effetto che fa
In una celebre canzone di Jannacci i protagonisti volevano andare allo zoo per vedere l’effetto che avrebbe fatto gridare ad una falsa fuga del leone. Potrebbe essere la metafora giusta per raccontare questo trittico nerazzurro
Fare l’Inter e vedere l’effetto che fa. Una presentazione che racchiude questo trittico settimanale che attende i nerazzurri. Inter che, comunque, dal derby in poi, vanta un trend di risultati positivo.
Se in Champions il discorso ha una sua relatività, se non per quanto detto sopra, è in campionato che le conseguenze potrebbero essere interessanti
Vincere a Verona restituirebbe, con forza, la pallina nel campo di chi parla di Anguissa dimenticando Empoli o Oliveira, di chi attacca senza la consapevolezza di saper difendere pur essendo conscio di avere un vantaggio importante rispetto alle rivali. Vincere a Verona e poi mettersi comodamente in poltrona per vedere le rivali e vedere un po’ l effetto che fa.
E Firenze? Beh vincere a Firenze sarebbe un altro segnale di forza di un Inter che si sta ritrovando, di un Inter che non deve dare adito alle dichiarazioni altrui, ma che deve provare a spingere per vedere l’effetto che fa e perché il futuro nerazzurro passa da qui
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