La parabola di Radja Nainggolan dopo il suo passaggio in nerazzurro, soltanto due anni fa, i tifosi l’avevano immaginata sicuramente in modo diverso. Un anno con decisamente più bassi che alti e infine, anche complice l’avvicendamento Conte – Spalletti, la decisione di escludere il Ninja dal progetto tecnico 2019-20 insieme agli altri epurati: Perisic e Icardi.

In queste giorni, la società Inter sta programmando il mercato e il nome di Radja Nainggolan è sicuramente entrato nel vivo delle discussioni di Ausilio, Marotta e Conte.

Al Cagliari non rimarrà

Partiamo da quella che, anche per ammissione del Ds del Cagliari Giulini, è l’ipotesi meno accreditata. Il Cagliari non riscatterà Nainggolan – vista la scadenza del prestito secco – a differenza di Icardi che aveva già un prezzo per il riscatto fissato – e con gli isolani che non sembrano assolutamente intenzionati ad investire 20 milioni per il giocatore.
Il club sardo potrebbe al massimo, chiedere una proroga del prestito.
La particolare situazione della moglie Claudia (sarda) era stata una delle cause a spingere verso la scelta isolana, per stare più vicino alla famiglia. Questo sarebbe l’unico motivo plausibile per confermare la sua permanenza in Sardegna.
Nonostante il possibile benestare del giocatore dunque, pare che il Cagliari si sia chiamato fuori da solo.

Prestito o acquisto in Europa?

Difficile trovare un estimatore in Europa per Radja, il giocatore va per i 33anni, dunque pensare a un club in grado di accollarsi il suo ingaggio + il costo del cartellino, pare improbabile. Già l’anno scorso l’Inter provò a piazzarlo in Europa, ma alla fine, l’unica ipotesi concreta fu appunto quella dell’Italia e del Cagliari. L’alternativa potrebbe essere la Fiorentina. L’Inter deve ancora decidere le sorti dello scambio Biraghi-Dalbert e c’è sempre il discorso aperto su Chiesa. Il belga potrebbe al massimo, rientrare in uno di questi discorsi con i Viola.

Ritorno nella Capitale

Negli ultimi giorni viene proposto con insistenza infine, il ritorno di Nainggolan alla Roma. Grande amore del ninja, la capitale ha regalato al cosiddetto jolly di centrocampo i suoi anni migliori senza ombra di dubbio. Qualche marachella di troppo e l’addio di Spalletti lo hanno accompagnato alla porta dopo 4 anni in giallorosso, durante i quali Nainggolan si è preso la città.
Noi interisti dovremmo ricordarlo bene: 26 febbraio 2017, Inter 1-3 Roma. Nainggolan giocò una partita clamorosa, segnando due gol che rimarranno a lungo nella memoria di chiunque abbia visto quella partita. Quella prestazione si può considerare come il manifesto del periodo giallorosso di Radja: una macchina da corsa perfettamente assettata.
La Roma non si è ancora espressa, anche perché la società capitolina sta vivendo un momento particolare con la trattativa che pare ormai sfumata per il passaggio di proprietà. La cifra richiesta dall’Inter è  di circa 20 milioni, con la Roma ha già messo in conto di sfoltire la rosa, specialmente a centrocampo. La linea societaria del duo Pallotta-Petrarchi inoltre sta puntando molto su giocatori giovani, motivo per cui il ritorno di Nainggolan stonerebbe. Inoltre ci sentiamo di escludere questa possibilità: rimandarlo a Roma, vorrebbe ammettere di aver sbagliato la valutazione su Zaniolo.

Ritorno a Milano

E allora ecco che il ritorno a Milano si fa sempre più concreto. Conte è un suo estimatore. Già la scorsa estate aveva provato a convincere Marotta a trattenerlo a Milano. Ma la società, per spinta di Zangh è stata ferma nella decisione di mandare via Perisic, Icardi e Nainggolan, colpevoli di non aver avuto una condotta “da Inter”. Flashforward un anno dopo…Nainggolan potrebbe aver “scontato” l’anno di purgatorio al Cagliari. Il giocatore belga, soprattutto nella prima parte della stagione, ha fatto benissimo e anche grazie alle sue prestazioni, la squadra sarda ha accarezzato a lungo il sogno Europa.

Dal mercato inoltre non giungono notizie incoraggianti per Conte: il Barcellona sembra orientato a tenersi stretto il pupillo Vidal. Ecco allora che si compone il puzzle, con l’ex CT della Nazionale, che con Nainggolan, avrebbe a disposizione quel centrocampista di esperienza e quel guerriero che manca gli all’Inter.

CONCLUSIONE

Considerati poi i probabili partenti: Borja Valero, Vecino e Gagliardini, un centrocampo composto da Brozovic, Barella, Sensi, Eriksen, Tonali e appunto Nainggolan ad alternarsi per i 3 posti da titolare della mediana di Conte, non è affatto un brutto centrocampo.

Il ritorno di Nainggolan all’Inter prende forma e a noi l’idea piace.