Il Var, nonostante le polemiche di alcuni personaggi del mondo dello sport, piace e convince sempre di più. Il Secolo XIX sintetizza i motivi principali che definirebbero questa rivoluzione una rivoluzione più che appropriata. Prima di tutto un elemento, che non sempre è stato tutelato: “La regolarità della competizione che viene garantita senza guardare in faccia nessuno, con le grandi del campionato che si sono viste trattare come matricole qualunque dall’imparziale strumento elettronico. Questo è il primo cambiamento e forse il più eclatante: assisteremo forse alla sparizione completa della locuzione “sudditanza psicologica” di cui nessuno sentirà la mancanza. Ma c’è un altro cambiamento, per forza di cose meno evidente a chi la partita la guarda ma molto concreto per chi invece la partita la gioca. Il Var ha mutato il modo di comportarsi in campo dei giocatori. E’ una rivoluzione che interessa quindi anche il modo di affrontare la partita dei calciatori che hanno dovuto adattare il proprio comportamento sul terreno di gioco. Si può dire che nelle prime giornate ci sarà stata pure qualche contraddizione, ma sono stati certamente di più gli errori gravi evitati.”
(Il Secolo XIX)