Ieri sera sono terminati gli impegni dei giocatori nerazzurri con le rispettive nazionali e già da oggi torneranno a disposizione di Luciano Spalletti, liberi di concentrarsi al 100% sulla ripresa del campionato e per la prossima gara di campionato, in programma domenica, contro il Verona. Già da alcuni giorni, tuttavia, il tecnico nerazzurro ha potuto contare su due pedine in più: Ivan Perisic e Marcelo Brozovic, entrambi risparmiati dal ct croato Dalic per l’amichevole contro il Messico e congedati in anticipo per permettere loro di allenarsi in vista del prossimo impegno di campionato.

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La rinascita nelle ultime settimane

Proprio il centrocampista ex Dinamo Zagabria sta vivendo in queste ultime tre settimane un buon momento di forma: tanta corsa ed interdizione contro Napoli e Sampdoria. Ben 14 i palloni recuperati in quelle che possono essere definite come le sue due migliori prestazioni a livello difensivo, di cui 11 solo contro i partenopei. Inoltre in entrambe le gare è risultato quello che ha macinato più chilometri di tutti: 13.499 km contro il Napoli, 12.842 contro la Sampdoria. Grazie al suo encomiabile impegno, si è guadagnato la fiducia di Spalletti, il quale ha deciso di puntare su di lui e di schierarlo insieme a Gagliardini e Rafinha (che sia questo il centrocampo più affidabile?) anche nel prossimo match, panchinando dunque quelli che fino a poche settimane fa erano due titolari indiscussi, ossia Borja Valero e Vecino.

Un passato fitto di delusioni

Il croato è consapevole che, dopo essere stato messo in vendita nel mese di gennaio e quasi ceduto al Siviglia, deve tuttavia lavorare ancora molto sia per mantenere un posto nell’undici titolare che per guadagnare definitivamente la fiducia dei tifosi: è importante rammentare, infatti, che il croato è sempre stato uno dei più bersagliati dalle critiche del pubblico interista per il suo atteggiamento in campo che ne ha sempre condizionato il rendimento.

Una speranza per il futuro?

Un Brozovic in grado di esprimere il suo potenziale è sempre stato il sogno di tutti i tifosi interisti; un sogno che, tuttavia, è sempre stato infranto dopo alcune ottime prestazioni fornite dal centrocampista croato. La speranza è che i mondiali a giugno siano da stimolo al giocatore per garantire una maggiore costanza nel rendimento.

 

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Laureato in lingue per la mediazione linguistica, amante di storia e letteratura cinese. Interista grazie a mio padre, sogno di vedere un'Inter leggendaria come quella di Mourinho.