La pausa del campionato che volgerà al termine questa sera con l’anticipo della 29a giornata era stata accolta, da molti interisti, come manna dal cielo. Si trattava di un’opportunità per recuperare i vari giocatori infortunati o non al meglio e lasciarsi alle spalle un periodo di instabilità sia dentro che fuori dal campo. Il ritorno all’allenamento di Icardi, poi, sembrava prefigurare un ritorno alla totale normalità (se mai fosse esistita all’Inter).
Invece, pare che la dea bendata abbia rimosso le proprie bende e che, vedendoci perfettamente, le abbia appioppate ai giocatori dell’Inter come fasciature. Infatti, gli impegni delle nazionali hanno reso la pausa un’occasione per perdere altri giocatori per infortunio, piuttosto che recuperarne. Il primo ad affiancare il lungo degente Nainggolan è stato Stefan De Vrij, colpito da una distrazione muscolare con la nazionale olandese, che gli ha impedito di scendere in campo in entrambe le sfide affrontate dai Paesi Bassi. In questo caso, tra l’altro, pare che l’infortunio sia più grave di quelli che avevano escluso il difensore dai precedenti incontri con la Lazio, tanto puntuali da sembrare diplomatici.
La scoperta dell’infortunio di Lautaro Martinez è stata decisamente più sorprendente. Se il problema di De Vrij era già noto dai primi giorni di allenamento in nazionale, quello di Lautaro è stato descritto al ritorno ad Appiano come un affaticamento per poi, in classica tradizione interista, trasformarsi anch’esso in una distrazione. L’assenza di Lautaro apre anche a scenari e a scelte più interessanti, inserendosi nel contesto del ritorno di Icardi.
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Lautaro, Icardi e il romanzo Inter
L’infortunio di Martinez sembra davvero essere il nuovo capitolo di un romanzo, nel quale ogni evento sembra appunto scritto per svilupparne i personaggi, offrendo loro occasioni per il tradimento, la crescita, la redenzione, etc… Ora, Icardi potrebbe avere l’occasione di essere nuovamente protagonista, e magari di farsi almeno in parte perdonare per la lunga assenza.
Tornando ai fatti pratici, infatti, l’ex-capitano sembrerebbe il sostituto più logico di Lautaro: avere due centravanti di livello, appunto, permette di sostituire con facilità il titolare. In questo senso, verrebbe da dire: menomale che Lautaro ha “atteso” il ritorno di Icardi per infortunarsi. Quest’ultimo rimane comunque un marcatore affidabile e ormai anche esperto, che ha guidato l’attacco dell’inter per anni. Di certo sarebbe capace di tornare a farlo anche subito, vero?
Gli ostacoli al ritorno da titolare di Icardi
Eppure, il ritorno immediato da titolare di Icardi è tutt’altro che assicurato. Anzi, lo si potrebbe certamente considerare improbabile per quanto riguarda la prossima partita contro la Lazio. Dopotutto, Icardi non si è allenato per più di un mese, e l’ultima settimana di allenamento con il gruppo non può essere sufficiente a riportarlo sul piano fisico dei compagni che hanno lavorato con continuità. La lunga assenza lo costringerebbe ad entrare in campo a mezzo servizio, incapace di completare i 90 minuti e a rischio infortunio per la ridotta abitudine allo sforzo. Inoltre, l’Icardi sterile e impreciso visto nelle ultime partite prima della crisi, probabilmente anche perchè afflitto dal fastidio al ginocchio, ci ha dimostrato quanto il giocatore possa essere inefficace quando non al meglio fisicamente.
Anche “premiare” con la titolarità un giocatore che si è a tutti gli effetti ribellato alla società, abbandonando i compagni nei momenti di difficoltà, potrebbe non essere cosa ben vista dal gruppo, aspetto che l’allenatore deve comunque tenere in considerazione. Infatti, secondo alcune testate sportive, anche la convocazione di Icardi per la Lazio è a rischio, in quanto il giocatore potrebbe non essere nemmeno pronto per subentrare dalla panchina. La prima convocazione, che potrebbe quindi combaciare con la prima da titolare, sarebbe dunque posticipata alla sfida infrasettimanale contro il Genoa, che permetterebbe anche di evitare la fredda accoglienza di San Siro nei confronti dell’ex-capitano al suo ritorno in campo.
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L’alternativa Keità
Oltre ai due centravanti di ruolo, l’alternativa al centro dell’attacco si chiama Keità Baldè. L’ala sinistra ha già coperto il ruolo di seconda punta alla Lazio con un certo successo, ed è probabilmente l’esterno dell’Inter con il miglior fiuto del gol, con il vantaggio su Politano, per esempio, di avere un fisico più vicino a quello ideale dell’attaccante centrale. Il senegalese è uno di quelli che ha approfittato della pausa per recuperare la condizione dopo un lungo stop per infortunio, giocando poco più di un tempo nell’ultima amichevole disputata in nazionale.
La sua ultima, deludente, prestazione contro l’Eintracht è stata palesemente limitata dalla condizione fisica non ottimale, più che dal ruolo, dunque non è escluso che il suo impiego come punta Domenica possa dare i frutti sperati. Se poi dovesse tornare al livello raggiunto prima dell’infortunio, che gli ha permesso di essere l’attaccante più pericoloso della squadra per qualche settimana, potrebbe rivelarsi davvero utilissimo. In ogni caso, sembra proprio lui il favorito per sostituire Lautaro nella sfida champions contro i biancocelesti.