Il campionato è alle porte e l’Inter, forte dei suoi sette (otto?) acquisti, si presenta ai nastri di partenza con l’aria di chi quest’anno non vuole essere una tra le tante, bensì una delle protagoniste. Ma che Inter sarà quella di quest’anno?
Difesa: Modulo e interpreti
I primi nodi da scogliere sono di livello tattico, come giocherà questa inter? L’ultima parola spetta, naturalmente, al mister. La nostra idea è che lo schieramento ideale per Spalletti resti quello della passata stagione, con qualche differenza. Niente difesa a tre quindi, o perlomeno non sembra essere il modulo su cui partirà la stagione. In queste amichevoli estive lo schieramento a quattro dietro sembra quello che ha più convinto. La coppia di centrali Skriniar-Miranda ad oggi è quella che da più certezze, anche perché il nuovo acquisto De Vrij non sembra aver ancora assimilato del tutto i meccanismi richiesti dal coach. L’olandese è tecnicamente uno dei migliori centrali del campionato italiano e senza dubbio troverà molto spazio nel corso della stagione, al momento però il muro formato da Milan e Joao rappresenta una sicurezza assoluta.
Per quanto riguarda i terzini le domande si infittiscono, chi sarà titolare? Sul lato destro del campo la lotta è tra D’ambrosio e il nuovo acquisto Vrsaljko. Sotto l’aspetto puramente tecnico il croato si fa preferire, ma il buon Danilo è più incline alla fase difensiva, aspetto da non sottovalutare visto che il reparto d’attacco di quest’anno è decisamente a trazione anteriore, con scarse attitudini difensive. Probabilmente almeno in questo inizio di stagione il titolare sarà il nostro numero 33, sopratutto perché il suo compagno di reparto ha iniziato la preparazione da poco più di una settimana. Una titolarità fittizia comunque, perché quando l’asticella si alzerà, specialmente in coppa, un giocatore con l’esperienza internazionale di Vrsaljko non potrà sedersi in panchina.
Dall’altro lato invece, gli interrogativi aumentano. Ad inizio luglio avevamo due certezze: la titolarità di Asamoah e la probabile partenza di Dalbert; beh Spalletti ha ribaltato tutto. Il terzino francese ha sorpreso tutti, crescendo di partita in partita durante il ritiro estivo. Per gridare al miracolo è ancora presto ma non ci stupiremmo nel vedere Henrique più volte titolare in questa stagione. Asamoah invece è arrivato come uomo d’esperienza e chiude la preseason come certezza insostituibile. Con lui in campo la squadra gioca meglio ed è più sicura, non solo quando viene schierato da terzino, ma anche da mezzala a centrocampo. Il terzino titolare è indubbiamente lui ma, tra un turno di riposo e partite dove verrà schierato a centrocampo, anche il nostro Dalbert avrà il suo spazio, creando una vera e propria staffetta su quella fascia.
Centrocampo: Equilibrio cercasi
A meno di ventiquattro ore dalla chiusura di questa sessione estiva di calciomercato, i centrocampisti a disposizione del mister sono: Brozovic, Vecino, Gagliardini, Naiggolan, Borja Valero e Joao Mario (?). A questi si aggiungono l’adattato Asamoah e probabilmente anche il giovane canterano Emmers. Dando per scontato che Marcelo e il Ninja siano intoccabili, resta da capire chi completerà il terzetto in mezzo al campo. Qualitativamente parlando, Vecino dovrebbe essere l’indiziato principale a prendersi il posto da titolare, ma quest’anno il centrocampo potrebbe essere chiamato ad un lavoro diverso da quello dello scorso anno. Con un reparto d’attacco rimpolpato da gente prettamente offensiva come Keita, Politano e Lautaro, in mezzo al campo i nostri ragazzi potrebbero essere chiamati ad un lavoro più di copertura che di spinta; con Brozovic nel ruolo di mediano/regista, con Nainggolan a fare da collante tra i due reparti e, in questo caso, con Gagliardini o Asamoah a fare da diga davanti la difesa. Con questa configurazione il ruolo del Ninja sarebbe decisivo, poiché avrebbe il ruolo di anello di congiunzione tra un centrocampo di stampo difensivo e un attacco che punterà in maniera costante la porta avversaria. Equilibrio è la parola chiave; con esso l’Inter potrà controllare la zona nevralgica del campo.
Icardi-Lautaro, sì o no?
È la domanda dell’estate, e le super prestazioni del giovane Toro non hanno fatto altro che accrescere negli Inter Fans la voglia di vedere, dopo tanto tempo, le due punte. Spalletti ha provato ripetutamente la coppia argentina in questo tour estivo e i risultati sono incoraggianti; i due si cercano e si trovano, dimostrando che c’è del feeling tra di loro. La vera domanda è come schierarli contemporaneamente senza stravolgere gli equilibri della formazione tipo. Un modulo a due punte classico significherebbe l’uscita di Perisic dall’undici titolare e la cosa va esclusa a priori, il croato è troppo importante nello scacchiere spallettiano. Un’altra idea potrebbe essere quella di posizionare Lautaro dietro Icardi, quasi da trequartista. Questa soluzione però andrebbe a toccare anche il ruolo di Nainggolan, costringendolo ad arretrare sulla linea dei centrocampisti. Anche questa soluzione stride un po’, visto che il Ninja è diventato un trequartista proprio sotto l’ala del tecnico toscano. Ci sentiamo di escludere un Lautaro versione esterno d’attacco, l’acquisto di Keità ha portato il numero di esterni a 5 (al momento), non avrebbe avuto senso il suo acquisto se il tecnico avesse considerato il Toro in quella posizione. In conclusioni, Icardi e Lautaro insieme è un gran Sì. Come? Beh, sarà compito del nostro preparatissimo tecnico trovare una soluzione a questo rebus.
Il fattore T
Non nascondiamoci, la squadra quest’anno è forte e completa in ogni reparto. Ciò che farà la differenza in questa stagione è il “fattore T”, in altre parole la testa. Se Perisic si confermerà quello dei mondiali, evitando dunque i periodi di letargo e continuando con il suo lavoro a tutta fascia; Se Brozovic continuerà ad essere il tuttocampista degli ultimi mesi; Se il nuovo acquisto Keita eviterà di essere preda dei suoi eccessi comportamentali, Se Icardi, oltre a bomber implacabile, deciderà in alcuni frangenti di sacrificarsi per il bene della squadra; Se il Ninja metterà il campo davanti alla vita mondana.
I “Se” sono tanti ma se verranno tutti rispettati, con duro lavoro e testa sulle spalle, l’Inter 2018/2019 potrà guardare a questa stagione gonfiando il petto, consapevole che nessuno può farle paura. L’Inter è qui signori, ed è pronta divertirci.
“Buona stagione calcistica a tutti i lettori di Interfans.Org”