L’Inter liquida la pratica Benevento in 7′ e si regala il quarto di coppa contro la Lazio che, regolamento alla mano si disputerà al Meazza in gara secca il 30 gennaio. La sfida di ieri pomeriggio, nel deserto di San Siro, è stata utile per qualche prima volta. Quella di Dalbert, tanto per cominciare, che non segnava addirittura da 4 anni e che ieri sera ha firmato la sua prima prodezza in nerazzurro, confermando peraltro i progressi delle ultime uscite. Anche a causa di un infortunio, non metteva piede in campo da 3 mesi, ma il trend di crescita evidentemente prosegue. E pure l’exploit di Lautaro, autore di una doppietta (la prima da interista) e arrivato a 5 centri stagionali in 16 uscite. Lo ha fatto, però, quando ha fatto i centravanti, con Icardi uscito all’intervallo. Per il resto, dal punto di vista tattico, la gara non ha offerto spunti particolarmente indicativi. Forte del 2-0, l’Inter si è ritrovata spesso troncata in due. Gli elementi più offensivi, con la voglia di continuare a far gol, faticavano a rientrare e a dare una mano in copertura. Candreva, ad esempio, anche lui autore di una doppietta, ha avuto grande continuità nella spinta e nelle giocate, affondando quasi sempre il colpo sulla destra. Là dietro, però, ha finito per abbandonare Vrsaljko, che tra i nerazzurri è apparso l’elemento in maggiore difficoltà. E anche così si spiegano le 20 conclusioni finali del Benevento.
MAURO ICARDI: PRIMO GOL DEL 2019 ED ORA IL RINNOVO
Il nuovo anno interista comincia nella maniera più scontata, ovvero con un gol di Icardi. Evidentemente, non come era finito il 2018, visto che Maurito era rimasto a secco nelle ultime 3 uscite, contro Chievo, Napoli e Spal. Ma chissà che quella rete non sia un segnale (positivo) per una settimana che si annuncia molto importante per il rinnovo di contratto del capitano nerazzurro. Nelle prossime ore, infatti, ci sarà l’incontro tra Wanda e la dirigenza del club di corso Vittorio Emanuele. Difficile che sia già oggi, più probabile domani o mercoledì. Ma non sarebbe così sorprendente se l’appuntamento dovesse andare in scena senza annunci preventivi. Dopo i fuochi d’artificio dei giorni scorsi, infatti, sulla vicenda è calato il silenzio. Ma la settimana interista non si esaurirà al confronto con Wanda.
ESCE MIRANDA ED ENTRA ANDERSEN
L’incontro per il rinnovo di Icardi non sarà l’unico della settimana. Fra i giocatori già in rosa, bisognerà capire come evolverà la situazione di Miranda. Il brasiliano avrebbe fatto capire di voler cambiare aria. Nel caso l’Inter per lasciarlo andare pretende 8-10 milioni, soldi che tornerebbero buoni per acquistare un sostituto: in prima fila rimane Andersen della Sampdoria. Per il mercato futuro, proseguiranno i contatti con il Cruzeiro e il Chievo per portare in Italia il portiere 18enne Brazao (con i veronesi si parlerà anche dei fratelli Vignato, talenti del vivaio gialloblù). Previsto un vertice anche con l’Empoli per mettere le mani sul centrocampista Traorè, fra le rivelazioni della prima metà di campionato. Da non dimenticare poi De Paul, obiettivo primario per l’estate: l’Inter vuole cercare di bloccarlo prima che si scateni un’asta. L’Udinese valuta Da Paul 25-30 milioni e dice no a contropartite, ma ai friulani non dispiacciono i giovani Emmers (mezzala in prestito alla Cremonese) e Adorante (attaccante della Primavera).
AUMENTO DI CAPITALE IMMINENTE?
Non sarà in settimana e, forse, nemmeno entro la fine di gennaio, ma probabilmente per inizio febbraio, in ogni caso l’Inter avrà presto un nuovo azionista ad affiancare Suning. Proseguono, infatti, le grandi manovre per completare il deal che vedrà un fondo privato con sede ad Hong Kong rilevare la quota (31% di Thohir). Per completare l’operazione servirà un aumento di capitale, con benefici evidentemente per le casse del club, poi dovrà essere modificata la composizione del Consiglio di Amministrazione, con uscita definitiva dei membri legati a Thohir e ingresso dei nuovi, in rappresentanza del fondo.