Attendevamo questa partita sin da quando l’urna di Nyon aveva inserito l’Inter in un girone di ferro con Tottenham, Barcellona e Psv Eindhoven ed immediatamente abbiamo calcolato i punti che i nerazzurri avrebbero dovuto conquistare prima di giungere a questo fatidico incontro con qualche sicurezza per quanto riguarda il cammino in Champions League. Inter-Barcellona non sarà una partita normale: è ancora impressa nella memoria quella notte leggendaria (20 aprile 2010) nella quale l’Inter di Josè Mourinho inflisse una dura sconfitta ad un Barcellona stellare e gettò le basi per la qualificazione in finale.

Un’impresa che oggi i nerazzurri, guidati da Luciano Spalletti, tenteranno di replicare, consci del fatto che, come allora, i catalani sono superiori qualitativamente. Questo, però, non implica che Icardi e compagni non debbano entrare in campo con l’obiettivo di vincere questo importantissimo match, che potrà dire molto sulla maturità dei nerazzurri fuori dai confini italici.

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Squadra in forma

Anni di tiki-taka hanno insegnato a tutti che il Barcellona del Camp Nou e quello fuori casa non sono la stessa squadra, seppure rimangano temibili. L’Inter può uscire da San Siro con i 3 punti ma a patto che replichi la  partita disputata 8 anni fa: non subire passivamente gli attacchi del Barcellona (errore commesso in alcuni momenti due settimane fa) ma attenderli e saper pressare i loro portatori di palla. Altri interpreti, altra caratura internazionale, questo è vero, ma in partite come queste, fattori come lo spirito di squadra, il campo e la tifoseria giocano un ruolo fondamentale.

La squadra, come abbiamo visto nelle ultime partite di campionato, è in una forma fisica e psicologica eccellente: i difensori, pur con qualche sbavatura, hanno dato prova di solidità (e non a caso l’Inter ha la miglior difesa del campionato); a centrocampo, Brozovic è sempre più sicuro di sé e riesce ad interpretare perfettamente il doppio ruolo di regista ed incontrista, Vecino è in crescita in entrambe le fasi, riserve come Borja Valero, Gagliardini e Joao Mario (questi ultimi due indisponibili in Champions League) hanno dimostrato di sapersi far trovare pronte e Radja Nainggolan ha dimostrato di aver pienamente recuperato dall’infortunio ripresentandosi con un goal allo scadere contro il Genoa.

L’attacco rimane la vera “incognita”: se Icardi è la solita garanzia e Politano diventa sempre più titolae inamovibile, Keita, Perisic e Martinez devono ancora ritrovare il feeling con il goal, che sembra essersi spento per tutti e tre. Riguardo il match, sorge un dubbio sul modulo che adotterà il tecnico nerazzurro: manterrà quel 4-3-3 che ha permesso di stendere Lazio e Genoa con punteggi roboanti o tornerà al suo classico 4-2-3-1? Dando per scontata la presenza di Nainggolan in campo, non vi sarebbe un cambiamento significativo, poiché anche con un centrocampo a 3 il Ninja tenderebbe ad accentrarsi, formando di fatto un 4-2-3-1 in fase offensiva.

I probabili 11 – Inter-Barcellona

In porta, manco a dirlo, ci sarà Samir Handanovic; lo sloveno finora si è comportato discretamente in porta, pur avendo terrorizzato qualche volta il pubblico di San Siro con qualche incertezza di troppo (vedasi l’ultima partita contro il Genoa). Sulla destra, Vrsaljiko è favorito su D’Ambrosio per un posto da titolare. Da non escludere, però, un suo inserimento a partita in corso, magari per sostituire lo stesso terzino croato e per sfruttare i suoi inserimenti sui calci d’angolo. A sinistra, invece, Asamoah ha il posto assicurato, complice l’assenza di Dalbert dalla lista Champions. La coppia di centrali dovrebbe essere composta da Skriniar e DeVrij (ma attenzione a Miranda); dovrebbe appunto, perché lo slovacco è sempre leader della difesa nerazzurra, sebbene all’andata abbia commesso degli errori di marcatura su Rafinha e Jordi Alba, mentre Miranda può far valere la sua esperienza in ambito internazionale. Possibile che il tecnico di Certaldo voglia concedere un po’ di riposo all’olandese?

A centrocampo, a prescindere dal modulo che verrà adottato, i titolari saranno Vecino, Brozovic e Nainggolan: servono muscoli e polmoni per aggredire i portatori di palla del Barcellona e questo esclude Borja Valero dai probabili titolari. Sicuramente lo spagnolo sarà della partita, quando entrerà nel secondo tempo al posto di uno dei tre (più probabile il belga).

In attacco, confermato il tridente Politano-Icardi-Perisic; l’ex Sassuolo è in un ottimo momento di forma e sabato ha trovato la sua seconda rete in maglia nerazzurra. Perisic è ritenuto pressoché imprescindibile da Spalletti, anche quando non è in forma, ed in ogni caso il suo sostituto (Keita Baldé) non offre ancora le stesse garanzie in entrambe le fasi. Per Icardi si prospetta un duello fino al 90° con due colossi come Pique e Lenglet.

Dove vederla

Inter-Barcellona sarà visibile in esclusiva su Sky Sport. Per gli abbonati, sarà possibile vederla anche in streaming su Sky Go, che consente di vedere il match su PC e dispositivi mobili. Calcio d’inizio alle ore 21.

Una piccola curiosità sulla partita: il Barcellona giocherà per la prima volta con la terza maglia; ricorda molto la stessa maglia vista 8 anni fa nel match a San Siro, quando perse 3-1. San Siro ovviamente tutto esaurito registrerà il record di incassi per una squadra italiana con ben 5.8 milioni che in una sola serata vanno ad aggiungersi alla casse della società neroazzurra.

barcellona terza maglia 2018-2019

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