promossi bocciati inter

Dopo l’ennesima crisi invernale dell’Inter, i giudizi sulle difficoltà di Spalletti non si sono fatti attendere.
In questo articolo abbiamo provato ad analizzare le prestazioni dei singoli calciatori, cercando di capire chi tra questi può essere considerato promosso, bocciato o rimandato.

RIMANDATI

ICARDI – A pesare sono le aspettative. Se la crisi di gol è una colpa da condividere con i compagni di reparto, dal capitano dell’Inter ci si aspetterebbe di più in determinazione. E non – come pensano in molti – “perché chiede l’aumento“, ma perché è un campione, e ha tutte le capacità per poterlo fare. Basti vedere Inter-Juve dello scorso campionato.

LAUTARO – È acerbo ma ha grosse potenzialità. Spetta a lui e a chi lo allena riuscire a sfruttarle.

BORJA VALERO – L’impegno e la classe dello spagnolo non sono in discussione. La tenuta fisica un po’ meno.

KEITA – Prima parte di stagione da comparsa, seconda in netto miglioramento. È l’unico esterno che in questo momento sembra avere il gol tra i piedi o la giocata risolutiva. Spalletti si aspetta tanto dal suo ritorno dall’infortunio.

ASAMOAH – In generale, lì a sinistra è stato un miglioramento; ma troppe volte si disconnette dalla partita facendo errori imperdonabili (vedi PSV e Juve).

D’AMBROSIO – Troppo distratto dietro, poco incisivo davanti. L’impegno, come sempre, c’è, ma in quel ruolo ci vuole di più.

BOCCIATI

MIRANDA – Aver perso la titolarità ne ha forse condizionato il rendimento. Ormai sembra arrivato il tempo dell’addio.

JOAO MARIO E DALBERT –  Rispetto agli anni precedenti, i due sembrano andare in campo con la testa, regalando in alcuni casi prestazioni più che buone. Ma non emergono mai quando le difficoltà si fanno maggiori.

NAINGGOLAN – Il suo apporto alla causa interista, è stato praticamente inesistente. E pensare che per lui abbiamo sacrificato Zaniolo. Arrivato come l’acquisto più importante (sia economicamente che a livello di aspettative tecniche) il Ninja, in campo non ha mai ripagato la fiducia.

PERISIC – Insieme a Nainggolan, la delusione dell’anno. Manca di lucidità negli ultimi passaggi, più volte appannato davanti alla porta, si lascia trascinare giù nei momenti di confusione e in più chiede di essere ceduto nel mercato di gennaio.

VECINO  E GAGLIARDINI – In una squadra che ha bisogno vitale di creare gioco, i due mediani risultano essere troppo limitati e limitanti. Quando c’è bisogno di forzare la giocata, l’errore è dietro l’angolo. L’uruguaiano ha in più strappi e inserimenti a palle inattive, ma non basta.

CANDREVA – Pecca di supponenza e sembra giocare più per se stesso che per la squadra, finendo per diventare inconcludente.

PROMOSSI

SKRINIAR – Gli avversari che sono riusciti a saltarlo si contano sul palmo di una mano. Quello che sorprende, però, è la voglia palese di non piegarsi davanti alle difficoltà.

HANDANOVIC – Nonostante gli manchino dei fondamentali che aiuterebbero a dare più sicurezza (le uscite alte), e che alcune volte sembri peccare di superficialità, il portiere sloveno ha spesso “miracoleggiato” tra i pali portando punti e clean sheets.

BROZOVIC – Due anni fa avrebbe sorpreso vederlo tra i promossi, ma Marcelo è ormai cresciuto. Sul piano del gioco il giudizio dovrebbe essere rimandato a quando potrà dialogare con altri interpreti. Corsa e palle recuperate, non mancano.

DE VRIJ – Duro quanto basta negli interventi, elegante con la palla tra i piedi. Qualità-prezzo, il miglior acquisto della stagione.

POLITANO – Che sia il giocatore che porta più qualità e imprevedibilità là davanti, forse, non è una bella notizia. Sta di fatto che Matteo ha sorpreso per utilità e dedizione alla causa. Ma mancano i gol.

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Laureata in cinema e appassionata di film, calcio, musica e serie tv. Interista sin da bambina, ho imparato a leggere con gli articoli sull'Inter. Per evoluzione naturale ho iniziato anche a scriverli.