Il progetto è ambizioso come gli obiettivi, ovvero riportare l’Inter nei piani alti della classifica e sconfiggere l’”ossessione” chiamata Juventus. Per farlo Luciano Spalletti ha deciso di creare un super team che lo accompagni «26 ore al giorno, due di straordinario», come ha raccontato durante la sua presentazione, uno staff che ricordi il modello degli sport americani, in particolare la NFL – il football -, dove esiste un allenatore per la fase offensiva e uno per quella difensiva, essendo di fatto due squadre differenti che si alternano sul campo. Per questo, al suo storico gruppo di lavoro – il vice Domenichini e gli assistenti tecnici Baldini e Pane; più il preparatore atletico Iaia che ha conosciuto nella Roma e Bonaiuti, già preparatore dei portieri dell’Inter e con Spalletti a Udine nel ’04-05 -, Spalletti affiancherà l’ormai ex allenatore dell’Empoli, Giovanni Martusciello con l’incarico di allenare i movimenti della fase difensiva. Più che assistente Spalletti e Martusciello si conoscono da tantissimi anni, insieme sono stati protagonisti della cavalcata che portò l’Empoli dalla C1 alla Serie A fra il ’95 e il 98, con Spalletti in panchina e Martusciello sul campo. Il nuovo allenatore dell’Inter ha seguito con attenzione la stagione dell’Empoli, culminata con una retrocessione per certi versi clamorosa considerando il crollo dei toscani nelle ultime giornate, ma ha osservato e apprezzato la fase difensiva che Martusciello ha saputo dare alla squadra, uno dei segreti dell’annate passate dei toscani quando in panchina c’erano Sarri e Giampaolo (Martusciello era il loro vice). Fino al primo luglio Martusciello non si legherà ufficialmente all’Inter, ma il suo addio all’Empoli è già stato certificato visto che la società ha scelto Vincenzo Vivarini, ex Latina, per guidare la squadra in B. L’Inter, quindi, avrà un vero e proprio allenatore da prima squadra che si occuperà della difesa, di fatto, il piano che aveva in testa Clarence Seedorf per il Milan se fosse rimasto in panchina nella stagione ’14-15: sarebbero infatti arrivati Stam per allenare la difesa e Crespo per l’attacco. Niente da fare. Adesso ci proverà Spalletti e finalmente l’Inter riavrà uno specialista per la retroguardia, un tecnico di grande profilo un po’ come fu nel biennio ’06-08, quando Mancini ebbe come vice Mihajlovic prima che il serbo iniziasse a camminare da solo.
(Tuttosport)